Ritrovamenti: spazio a “Parlami” di Laura Pausini

Le canzoni che sono rimaste nel tempo nonostante non siano state estratte come singoli dai rispettivi album di provenienza. A cura di Giovanni Saracino
Bentrovati a “Ritrovamenti”, la rubrica dedicata alle canzoni che, pur non essendo state al centro della promozione di un progetto discografico, hanno continuato a risuonare nel cuore degli ascoltatori. Ogni settimana, Giovanni Saracino ci accompagnerà in un viaggio tra melodie e parole che meritano di essere riscoperte. Oggi parliamo di “Parlami” di Laura Pausini.
Queste gemme musicali raccontano spesso storie intime e universali, che svelano sfumature meno note degli artisti a cui appartengono e, forse, anche per questo si sono conquistate una propria dimensione nel tempo. In ogni puntata, andremo a scoprire un pezzo di passato che, in qualche modo, continua a trovare spazio anche nel presente.
Ritrovamenti: spazio a “Parlami” di Laura Pausini
Pubblicato nel 2004, “Resta in ascolto” è uno degli album più iconici di Laura Pausini. L’ottavo lavoro in studio della cantante di Solarolo ha segnato un momento di grande maturità artistica e ha consolidato la sua fama a livello internazionale.
Tra le tracce di maggiore successo, brani come “Vivimi”, “La prospettiva di me” e la title track “Resta in ascolto” hanno conquistato il pubblico e le classifiche, contribuendo al clamoroso successo commerciale del disco. A questi si aggiunge una triade potente che ha lasciato un segno profondo nella carriera della cantante: “Il tuo nome in maiuscolo”, “Benedetta passione” e “Come se non fosse stato mai amore”.
In questo contesto, “Parlami” è rimasta inevitabilmente un po’ nell’ombra. Nonostante la sua intensità emotiva e la scrittura più ricercata rispetto ad altri brani, non è mai stata lanciata come singolo ufficiale. La mancata promozione radiofonica ha penalizzato ineeluttabilmente la sua diffusione, rendendola meno conosciuta al grande pubblico. Eppure, proprio la sua dimensione più intima e meno commerciale rappresenta uno degli aspetti più interessanti dell’intero album, assieme alle ultime tracce del disco.
Oggi “Parlami” conta poco più di 200.000 visualizzazioni su YouTube, ma riscuote risultati migliori sulle piattaforme di streaming. La versione italiana supera i 760.000 ascolti, con una media di circa 258 stream giornalieri, mentre quella in spagnolo sfiora gli 870.000 (fonte: kworb). Numeri lontani dai successi più noti dell’artista, ma comunque significativi per un brano mai promosso ufficialmente.
Il testo di “Parlami” si distingue per la sua profondità lirica e l’assenza di elementi ripetitivi, senza quella ricerca di un ritornello ridondante. È una canzone che richiede ascolto attento e partecipazione emotiva, qualità che la rendono meno adatta al circuito radiofonico ma perfetta per chi vuole scoprire il lato più autentico e interpretativo di Laura Pausini. Non è un semplice “riempitivo”, ma un vero e proprio brano d’autore che arricchisce l’anima dell’album.
Nel corso degli anni, “Parlami” è stata raramente eseguita dal vivo nei tour italiani e internazionali della cantante. Una scelta comprensibile, vista l’enorme mole di hit che compongono il repertorio dell’artista. Tuttavia, proprio per la sua unicità, meriterebbe di essere riscoperta e rivalutata. È uno di quei brani che non cercano il successo immediato, ma che si fanno spazio lentamente, conquistando chi è disposto ad andare oltre la superficie.
Oggi, in un panorama musicale sempre più guidato dagli algoritmi e dalle mode del momento, “Parlami” rappresenta un invito all’ascolto consapevole. È la dimostrazione che Laura Pausini, anche nei brani meno noti, riesce a esprimere tutta la sua sensibilità artistica, confermandosi una delle voci italiane più potenti e raffinate di sempre.