Ritrovamenti: spazio a “Peter Pan (Vuoi volare con me?)” di Ultimo

Le canzoni che sono rimaste nel tempo nonostante non siano state estratte come singoli dai rispettivi album di provenienza. A cura di Giovanni Saracino
Bentrovati a “Ritrovamenti”, la rubrica dedicata alle canzoni che, pur non essendo state al centro della promozione di un progetto discografico, hanno continuato a risuonare nel cuore degli ascoltatori. Ogni settimana, Giovanni Saracino ci accompagnerà in un viaggio tra melodie e parole che meritano di essere riscoperte. Oggi parliamo di “Peter Pan (Vuoi volare con me?)” di Ultimo.
Queste gemme musicali raccontano spesso storie intime e universali, che svelano sfumature meno note degli artisti a cui appartengono e, forse, anche per questo si sono conquistate una propria dimensione nel tempo. In ogni puntata, andremo a scoprire un pezzo di passato che, in qualche modo, continua a trovare spazio anche nel presente.
Ritrovamenti: spazio a “Peter Pan (Vuoi volare con me?)” di Ultimo
L’indiscutibile successo di Ultimo e del suo ultimo tour, coronato dal concerto previsto il prossimo anno a Tor Vergata con un record annunciato di spettatori, conferma la forza del cantautore romano anche nei brani mai lanciati ufficialmente come singoli. Tra questi, “Peter Pan (Vuoi volare con me?)”, tratto dall’album “Peter Pan” del 2018, è un esempio perfetto: lento, poetico, romantico, intriso di sogno, come solo il cantautore romano sa fare.
Nonostante si collochi soltanto al 29esimo posto tra le canzoni più ascoltate del suo repertorio, il brano vanta quasi 30 milioni di streaming e oltre 12mila ascolti giornalieri: numeri che smentiscono qualsiasi possibile lettura negativa. Un risultato che dimostra l’ampio seguito dell’artista, capace di andare ben oltre il suo pubblico più fedele.
Nell’album, altri brani hanno avuto maggiore esposizione radiofonica e successo di classifica: da “Il ballo delle incertezze” a “Ti dedico il silenzio”, da “Poesia senza veli” a “Cascare dai tuoi occhi”, tutti pubblicati come singoli. Colpisce però che proprio la title track, simbolo stesso dell’immaginario di Ultimo, non sia mai stata promossa: poesia che rappresenta appieno quel ragazzo romantico e sognatore, capace di volare tra speranza e fragilità.
Fin dal debutto nel 2017, Ultimo ha raccolto un enorme consenso popolare, ma anche critiche, soprattutto dalla stampa. Proprio quest’ultima – secondo l’artista – avrebbe contribuito a impedirgli la vittoria al Festival di Sanremo 2019, dove si classificò secondo con il brano “I tuoi particolari”, alle spalle di Mahmood e la sua “Soldi”, sostenuto dal voto della sala stampa. Da allora, i rapporti con i media restano tesi.
Eppure, è impossibile negare la portata del suo successo discografico e la capacità di parlare agli eterni romantici, quelli che nelle sue canzoni trovano il racconto della propria storia d’amore o il sogno di viverne una. Poeta contemporaneo, Ultimo continua a guidare un esercito di sognatori verso nuovi traguardi, pronto a riscrivere nuove importantissime pagine all’interno della storia della musica italiana.