Ritrovamenti: spazio a “Tutto domani” degli Afterhours

Le canzoni che sono rimaste nel tempo nonostante non siano state estratte come singoli dai rispettivi album di provenienza. A cura di Giovanni Saracino
Bentrovati a “Ritrovamenti”, la rubrica dedicata alle canzoni che, pur non essendo state al centro della promozione di un progetto discografico, hanno continuato a risuonare nel cuore degli ascoltatori. Ogni settimana, Giovanni Saracino ci accompagnerà in un viaggio tra melodie e parole che meritano di essere riscoperte. Oggi parliamo di “Tutto domani” degli Afterhours.
Queste gemme musicali raccontano spesso storie intime e universali, che svelano sfumature meno note degli artisti a cui appartengono e, forse, anche per questo si sono conquistate una propria dimensione nel tempo. In ogni puntata, andremo a scoprire un pezzo di passato che, in qualche modo, continua a trovare spazio anche nel presente.
Ritrovamenti: spazio a “Tutto domani” deglii Afterhours
“Tutto domani”, tratto dall’album del 2008 “I milanesi odiano il sabato” degli Afterhours, è uno di quei brani che spesso passano inosservati, pur racchiudendo in sé tutte le caratteristiche tipiche della band guidata da Manuel Agnelli. Con i suoi ritmi intensi e una poetica sempre incisiva, il pezzo riflette perfettamente l’anima del gruppo, da anni protagonista assoluto della scena alternative rock italiana e punto di riferimento per chiunque voglia avvicinarsi a questo genere musicale.
Gli Afterhours hanno segnato una svolta fondamentale nel panorama rock del nostro Paese, influenzando le nuove generazioni di musicisti e appassionati. L’album “I milanesi odiano il sabato”, che prende il nome dall’omonimo romanzo poliziesco di Giorgio Scerbanenco, ha portato con sé diversi singoli di rilievo come “È solo febbre”, “Pochi istanti nella lavatrice”, “Musa di nessuno” e quello che è probabilmente il brano più conosciuto della band, “Riprendere Berlino”. In un contesto simile, “Tutto domani” è rimasto inevitabilmente in secondo piano, oscurato da tracce più promosse e destinate a un minimo di visibilità nelle radio.
Questa scelta discografica, pur strategica e coerente, ha fatto sì che “Tutto domani” non trovasse spazio neppure all’interno della nicchia dell’alternative rock, dove invece avrebbe potuto affermarsi come un tassello prezioso. È un esempio della coerenza artistica degli Afterhours, capaci di rimanere fedeli alla propria identità anche a costo di restare lontani dal mainstream per lunghi periodi.
Nonostante ciò, “Tutto domani” conserva tutto il valore di un brano che riflette in pieno l’indole della band e che merita di essere riscoperto. Per chi ama l’alternative rock italiano, o per chi vuole esplorare meglio il percorso musicale degli Afterhours, questo pezzo rappresenta una tappa fondamentale, capace di raccontare con autenticità lo spirito di un gruppo che ha fatto la storia, seppur nel loro piccolo, della scena musicale di riferimento.