giovedì, Maggio 2, 2024

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Road to Sanremo, Dargen D’Amico il cantautorap mai scontato

Jacopo Matteo Luca D’Amico, aka Dargen D’Amico ha esordito nella scena hip hop per poi diventare, come ironicamente ama definirsi, un cantautorap,  un mix tra rapper, cantautore e discografico.

Definisce il suo genere come emo rap, facendo riferimento alla natura dei suoi brani, sempre relativi tematiche personali.

Dargen spazia dalla tradizione autorale italiana, alla musica classica, al pop fino all’elettronica reinventando il tutto con il suo stile.

10 gli album pubblicati: Musica senza musicisti, Di vizi di forma virtù, CD, Nostalgia istantanea, Vivere aiuta a non morire, D’io, Variazioni, con Isabella Turso, Ondagranda con Emiliano Pepe, Bir Tawil, Nei sogni nessuno è monogamo.

Tante le collaborazioni, da Fedez a Marracash, da Fabri Fibra a Tedua, da Enrico Ruggeri agli 883.

“Ho scoperto artisticamente i musicisti della BabelNova Orchestra una diecina di anni fa, quando suonavano nell’ Orchestra di Piazza Vittorio. Mi piaceva molto questo suono che nasce dal dialogo tra culture e ho continuato a seguire con curiosità l’evoluzione delle loro storie. Provo una forte passione per le fotografie e loro sono una fotografia del mondo e di come la musica sia un continuo viaggio di ritorno alla tradizione di ogni cultura”

BALBENOVA ORCHESTRA

Abbiamo scoperto in Dargen, artista che ha sempre rifiutato ogni limite e confine imposto all’arte, una sensibilità e un’attenzione rara verso le tematiche alle fondamenta del nostro percorso. E da subito abbiamo cominciato a fare il tifo per lui.

La nostra nuova Orchestra, composta da musicisti che fanno dell’incontro e del confronto alla pari col diverso la propria ragione di vita, non può che essere onorata di muovere i suoi primi passi insieme a lui sul palco del tempio della canzone italiana, il Festival di Sanremo.

Siamo un’Orchestra che racconta i molteplici volti di un’Italia ormai compiutamente multietnica, e poterlo fare suonando la musica dell’immenso Maestro Morricone con le intense parole di Dargen, è il regalo più grande che potessimo ricevere”.