Rose Villain, la recensione di “Fuorilegge”

Sanremo 2025 Scheda Rose Villain

Tra i protagonisti di Sanremo 2025 ci sarà anche Rose Villain: ecco la nostra recensione di “Fuorilegge”, brano che segna la sua seconda partecipazione in gara al Festival

Torna a Sanremo Rose Villain, lo fa con un pezzo che si intitola “Fuorilegge”, scritto e composto con  Federica Abbate, Nicola Lazzarin (Cripo) e Andrea Ferrara (Sixpm).

Dopo aver anticipato il nostro giudizio con le consuete pagelle realizzate dopo l’ascolto in anteprima riservato alla stampa, approfondiamo il senso e il suono della canzone.

Rose Villain, la recensione di “Fuorilegge”

Rose Villain torna a Sanremo e lo fa con una canzone che affronta il tema del desiderio, vale a dire quel sentimento viscerale e irrefrenabile, che travolge e ridefinisce la percezione di sé e degli altri. Il tutto impreziosito da una scrittura precisa che si fa portavoce di una grande energia. L’artista stessa ha definito “Fuorilegge” come la “mamma di Click boom!”, un pezzo che, sebbene sia uscito prima, in realtà è stato scritto successivamente.

“Se pensarti fosse un crimine, stanotte io sarei fuorilegge”: questa frase è un concentrato perfetto del talento di Rose come songwriter, capace di inserire in poche parole l’essenza di un’emozione complessa, quella della passione che diventa legge a sé, senza regole né limiti. È un’affermazione che suona tanto provocatoria quanto autentica, quasi come se l’artista stesse rivendicando il diritto di vivere pienamente ogni aspetto della relazione, senza compromessi.

Detto questo, però, bisogna ammettere che “Fuorilegge” non possiede lo stesso effetto-sorpresa di “Click boom!”, anche se le varie parti del brano siano più legate tra loro e meno frammentate, restituendo un risultato finale è più organico e rifinito. La forza del brano risiede proprio nella sua capacità di tradurre il desiderio in suono, rendendolo palpabile. Nonostante il confronto con il successo precedente, Rose Villain promette di stravolgere ogni giudizio con la prova dal vivo.

Scritto da Nico Donvito
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