domenica 24 Novembre 2024

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Rose Villain, ospite di One More Time, racconta il suo lato più intimo

Rose Villain (Rosa Luini), protagonista della scena pop e urban del nostro panorama musicale, è l’ospite della nuova puntata del podcast One More Time (OnePodcast) di Luca Casadei.
L’artista si racconta ai microfoni di Casadei ripercorrendo alcune significative fasi della sua vita e gli esordi della sua carriera musicale: dalla sua infanzia di bambina inquieta e solitaria, all’esplosione della sua passione per la musica.
Passione che la porterà a studiare a Los Angeles e poi a New York, fino all’incontro con il produttore Sixpm, oggi suo marito, e all’inizio della collaborazione con il dj e producer Slait.
In un crescendo emotivo, Rose Villain si apre anche su temi personali estremamente delicati rivelando il suo lato più fragile e umano.
Grande spazio al rapporto conflittuale con la madre, sua fiera sostenitrice, ma che sfidava le sue insicurezze.
Ecco quanto ha rivelato sulla perdita della mamma ed il rimorso di non esserle stata molto accanto durante la malattia:
“Ho fatto tanti errori con mia mamma, la sua missione di vita era far sorridere le persone e io, sicuramente, non le ho permesso di farlo con me.
Durante la sua breve malattia, ho avuto poco tempo e veramente non le sono stata a fianco, ero più arrabbiata che dispiaciuta per lei.
Quello che ha fatto per tutta la vita e con tutti, provare a inculcare la gioia, io non l’ho proprio fatto con lei.
Sarà il cruccio della mia vita”.
Ha rivelato, inoltre, di aver sofferto, e di soffrire tuttora, di problemi di ansia che sta combattendo anche grazie alla musica:
“Non mi è venuto il senso del pericolo fino a che non ho fatto un brutto incidente d’auto e lì proprio mi è cambiato tutto.
Sono arrivati una serie di lutti nella mia famiglia, anche di persone giovani, che mi hanno sconquassata completamente.
Mi è arrivato questo senso di pericolo che si è tramutato poi in ansia, in attacchi di panico.
Ancora adesso è molto parte del mio essere e, grazie a Dio, con la musica sono riuscita a trovare un modo per buttarlo fuori”.