giovedì 21 Novembre 2024

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Salento Guys: “Per noi l’estate è uno stato d’animo” – INTERVISTA

A tu per tu con il trio di deejay/producer pugliesi, fuori con il singolo intitolato “Ti porterò a ballare”

Tempo di nuova musica per Steven Rocco Frisullo, Luca DB e Antonio Maniglio, meglio conosciuti come i Salento Guys, un team di deejay e di producer che vantano già diversi riconoscimenti e collaborazioni con artisti quali Shade, Federica Carta, Max Pezzali, Benji & Fede, Sud Sound System, Alborosiee e tanti altri. “Ti porterò a ballare” è il titolo del loro nuovo singolo pubblicato da New Music International, impreziosito dal featuring con il cantautore Damiano Mulino.

Ciao ragazzi, partiamo dal vostro nuovo singolo “Ti porterò a ballare”, che sapore ha per voi?

Steven: «Cerchiamo sin da subito di immergervi nel mood del nostro disco: il mare del Salento, tanti ragazzi e tante ragazze che si divertono, la musica nell’aria ovunque ad ogni ora. Possiamo avvicinarlo al sapore di un Moscow mule in spiaggia al tramonto, oppure, se vogliamo, al sapore di labbra salate dopo un bacio».

Cosa avete voluto raccontare tra le righe del testo?

Damiano: «L’idea di fondo è quella di raccontare l’estate salentina, parlando quindi di come tutti trascorrano le giornate, senza programmi e orari, immersi in un quotidiano alternativo e spensierato, con amicizie, conoscenze e a volte nuovi amori. L’unica differenza rispetto a qualche estate fa è che, ad oggi, riusciamo più facilmente a condividere i momenti felici, con scatti rubati e attimi catturati con una storia su Instagram».

A livello musicale, invece, quali sonorità avete voluto abbracciare?

Antonio«Siamo in un periodo in cui la musica italiana è come non mai il frutto della contaminazione di tanti generi, tanti mondi, tante culture. Ancora di più lo è la musica della nostra terra, da sempre crocevia e riferimento nel Mediterraneo. Qui lo stile è quello tipico di una ballata moderna, con forti influenze latine e un piccolo accenno anche al mondo orientale».

Quale significato attribuite alla parola “estate”?

Luca: «Per noi in Salento l’estate non è una semplice stagione, bensì uno stile di vita. E’ un universo alternativo, dove si coglie l’attimo, dove il problema principale è capire la direzione del vento per scegliere dove trascorrere la giornata al mare, dove si vive dalla mattina presto fino all’alba e tante volte non si va nemmeno a dormire per ricominciare la giornata subito dopo una serata in discoteca o a ballare. Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti. Per noi in Salento l’estate è uno stato d’animo, capace di cambiare e di avvicinarsi a qualsiasi tipo di persona».

Com’è nata la collaborazione con Damiano Mulino?

Damiano«Io, Antonio e Luca siamo della stessa città, quindi ci conosciamo praticamente da una vita, accomunati dalla stessa passione, abbiamo pensato di unire le forze circa due anni fa. Abbiamo quindi iniziato a lavorare insieme per la scrittura e l’arrangiamento di canzoni per vari artisti della scena pop italiana. Tra i tanti dischi prodotti insieme è nata “Ti porterò a ballare”, che più prendeva forma e più cresceva in noi l’idea di rilasciarla interamente a nome nostro. E oggi siamo qui, dopo mesi di intenso lavoro, a vedere fuori il nostro disco estivo, con risultati soddisfacenti già dopo qualche giorno».

Quando avete deciso di dare vita a questo progetto musicale?

Steven«Il progetto musicale Salento Guys non è altro che un nome che ci siamo dati nel 2013, ma in realtà io, Luca e Antonio ci conoscevamo da molto prima. Abbiamo condiviso le consolle di tutti i locali del Salento e con questo progetto comune siamo riusciti a raggiungere tanti bei palcoscenici in giro per l’Italia. Insomma, è un progetto che nasce spontaneamente, ormai tra noi ci si considera quasi come fratelli!».

Quali ascolti hanno accompagnato e influenzato il vostro percorso?

Antonio: «Siamo partiti da un concetto per cui volevamo esportare la cultura musicale salentina in una chiave più moderna e in un contesto più esteso. Nei nostri anni di lavoro abbiamo ricevuto notevoli influenze: siamo stati a contatto con artisti giamaicani, tra cui citiamo Alborosie che stimiamo particolarmente; altre culture forti sono state quelle del centro e del Sud America (Messico, Colombia, Argentina). Anche l’Africa è un continente che ci ha trasmesso buone vibrazioni, e che ci ha permesso di far evolvere il nostro modo di creare musica. Insomma, di 100% italiano ci è rimasta soltanto la carta d’identità , dato che ormai possiamo considerarci cittadini del mondo».

Con quale spirito vi affacciate al mercato e come valutate l’attuale settore discografico?

Luca: «Il nostro obiettivo da sempre è creare qualcosa a prescindere dal mercato. siamo riusciti più volte in questi anni a suscitare forti emozioni alle persone: il nostro lavoro da DJ ci facilita molto nel capire cosa vuole il pubblico. Ci teniamo tanto affinché la nostra musica parli da sé e non sia influenzata dalle tendenze che ci circondano».

Tra le vostre precedenti collaborazioni spiccano i nomi di Max Pezzali, Sud Sound System, Alborosiee, Benji & Fede, Shade e Federica Carta, com’è stato lavorare con artisti così diversi tra loro?

Steven: «Tutte queste collaborazioni e produzioni hanno ricevuto la massima attenzione possibile affinché potesse uscire un disco quanto più adatto al mondo di ognuno di loro. Il disco con Alborosie, ad esempio, è un concentrato di reggae e altri ritmi latini molto leggeri e radiofonici, con l’intento di decontestualizzare un artista così legato al suo genere, pur mantenendo il suo stile originario».

Damiano«Anche il lavoro per Benji & Fede ci ha permesso di immedesimarci nel loro mondo e di sentirci ancora più a contatto con i loro fan. Bisogna tenere bene in mente cosa vuole il pubblico dell’artista per potergli dare il giusto supporto».

Per concludere, dove e a chi desiderate arrivare con la vostra musica?

Antonio: «Per noi l’obiettivo è di affermarci nel Paese, ma sarebbe un grande piacere arrivare con la nostra musica anche oltre i confini nazionali. I nostri amici del resto del mondo ci stanno dando un adeguato sostegno, quindi ora sta a noi fare bene per farci sentire il più possibile. Un doppio impegno che porteremo avanti sicuramente come abbiamo sempre fatto: con il cuore e con tanta passione».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.