venerdì, Maggio 3, 2024

CLASSIFICHE

SUGGERITI

Salmo contro le piattaforme, pagano poco e levano la libertà d’espressione

Durissimo attacco di Salmo alle piattaforme streaming e ai social, sul suo profilo Instagram il rapper sardo ha contestato  la poca attenzione nei confronti della musica da parte di internet dopo l’ennesima condivisione finita male a causa delle restrizioni social, queste le parole del rapper :

Già la musica è quasi completamente gratis, perché dovete sapere che le piattaforme di streaming ci pagano un cazzo, non ci danno niente, pochissimo. Eh vabbè, però non posso neanche postare su internet, per fare un po’ di pubblicità alle canzoni che ho fatto per più di 29 secondi. Non si sa il perché, se tu lo posti per 30 secondi ti buttano già la canzone, ma la canzone l’ho fatta io. Neanche se ti mettono in “white list”, forse in quel caso potresti ma mai per più di 29 secondi”

La canzone in questione è Non mi riconosco, firmata da Mace insieme a lui e al giovane Centomilacarie. Salmo ha accusato internet di essere lesivo della libertà di pensiero e di espressione, non solo, il rapper ha commentato la “morale” degli algoritmi di Instagram, che decidono cosa fare, cosa pubblicare e cosa no :

Devi stare attento a quello che dici nelle canzoni, alle foto che posti, ai video che fai, sennò te lo bloccano, l’arte allora, ragà, è da buttare, non c’è più libera espressione”

Alla fine del video il rapper si è accomiatato con una bestemmia. Qualche giorno fa un episodio di censura social è stato denunciato da Enrico Nigiotti, ex XFactor e Amici. Il cantante si è visto censurare il video del brano che ha scritto per il figlio a causa di un piccolo pene che appariva per pochi secondi. Da una analisi minuziosa è risultato essere il pene dello stesso cantante, quando da neonato faceva il bagnetto. Nigiotti poco dopo ha riproposto il video eliminando la scena incriminata e commentando :

“Altro che intelligenza artificiale, avete gli occhi come i gabbiani”. 

Tornando a Salmo il suo sfogo social è stato commentato e trovato appoggio da diversi cantanti, le domanda su cui ci si interroga sono : l’arte può essere sottoposta a censura? Che succede nel momento in cui l’economia dell’arte in qualche modo dipende dalle piattaforme? Quali sono le conseguenze che ricadono sul prodotto artistico che verrà proposto al pubblico?

https://www.instagram.com/reel/C3yGIvis7St/?igsh=MXBmNjNpY21jaTF6aw==