Domenico Modugno manca il tris e passa la mano a Tony Dallara, che vince con “Romantica” in coppia con Renato Rascel. Debutto in sordina per Mina.
Il Festival della canzone italiana spegne le sue prime dieci candeline, tra innovazione e tradizione. Andate in scena dal 28 al 30 gennaio del 1960 dal Salone delle Feste del Casinò di Sanremo, le tre serate della kermesse canora sono state condotte dall’attore Paolo Ferrari e dalla giornalista Enza Sampò. La formula e il regolamento rimangono invariati rispetto all’anno precedente, con la commissione selezionatrice dei brani presieduta da Totò. Tra gli interpreti in gara diverse conferme, tra cui: Domenico Modugno, Nilla Pizzi, Gino Latilla, Julia de Palma, Achille Togliani, Betty Curtis, Teddy Reno, Wilma De Angelis, Arturo Testa, Fausto Cigliano, Flo Sandon’s, Giorgio Consolini, Miranda Martino, Gloria Christian e Tonina Torrielli, mentre tra gli assenti illustri figurano il reuccio Claudio Villa, il Duo Fasano e Carla Boni. Diverse le nuove leve, invece, tra cui ricordiamo gli interessanti debutti di Sergio Bruni, Joe Sentieri, Germana Caroli, Irene D’Areni, Mina e la giovane coppia di vincitori composta dal milanese Tony Dallara e il romano Renato Rascel, che convincono la giuria con le rispettive e personali interpretazioni di “Romantica”.
Top e Flop di Sanremo 1960
Top
1. Tony Dallara – Renato Rascel – “Romantica”
2. Wilma De Angelis – Joe Sentieri – “Quando vien la sera”
3. Domenico Modugno – Teddy Reno – “Libero“
Flop
1. Mina – Teddy Reno – “E’ vero”
2. Flo Sandon’s – Gloria Christian – “A come amore“
3. Gino Latilla – Miranda Martino – “Vento pioggia… scarpe rotte“
Renato Rascel è il grande favorito della vigilia, anche se la versione di “Romantica” che otterrà più successo e che verrà ricordata maggiormente nel tempo sarà quella di Tony Dallara, meno classica e considerata molto moderna per l’epoca. Al secondo posto si classifica Domenico Modugno, acclarata stella internazionale, con un brano intenso ma meno nazional-popolare dei precedenti intitolato “Libero”, mentre riscuote un buon successo anche “Quando vien la sera” della premiata coppia Wilma De Angelis e Joe Sentieri. Non emerge Mina, destinata a diventare di lì a poco la leggendaria Tigre di Cremona, presente in concorso con i pezzi “E’ vero” e “Non è facile”, due brani minori del suo repertorio che, paradossalmente, si è arricchito negli anni di canzoni provenienti dal Festival di Sanremo, rivisitate e rese delle pietre miliari della canzone italiana, ad esempio, come “Nessuno” e “La voce del silenzio”.
LE CONCLUSIONI DEL DIRETTORE
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Nico Donvito
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