venerdì 6 Dicembre 2024

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Sanremo 2004, viaggio nella storia del Festival

Debutta il televoto, Tony Renis alla direzione artistica viene boicottato dalla major discografiche che disertano in massa la kermesse. Niente big e giovani, i cantanti concorrono in un’unica categoria

Sanremo 2004 Simona VenturaLa cinquantaseiesima edizione del Festival della canzone italiana, in scena al Teatro Ariston di Sanremo dal 2 al 6 marzo del 2006, è stato condotto da Simona Ventura, affiancata da Maurizio Crozza, Paola Cortellesi e Gene Gnocchi, sotto la guida attenta del direttore artistico Tony Renis. Ventidue le canzoni in gara raggruppate in un’unica categoria, dunque, niente suddivisione tra “Campioni” e “Nuove Proposte”. Tanti gli artisti all’esordio, tra cui segnaliamo i debutti di Neffa, Mario Venuti, Pacifico, Paolo Meneguzzi, Adriano Pappalardo, Mario Rosini, la The Blues Brothers Band, Morris Albert, Danny Losito e le Las Ketchup, i Gipsy Kings, DJ Francesco, Piotta, i DB Boulevard, Simone Tomassini, Andrè, Stefano Picchi, Linda e Veruska, oltre al ritorno di pochissimi veterani, come Andrea Mingardi, Mietta, Omar Pedrini (in gara con i Timoria nel 1991), Bungaro, Daniele Groff, Massimo Modugno e il vincitore assoluto Marco Masini, con la canzone “L’uomo volante”.

Numerosi e prestigiosi gli ospiti che si sono alternati nel corso delle cinque serate, dai The Black Eyed Peas a Lionel Richie, passando per Dolores O’Riordan, Natalie Cole, gli Aventura, Haiducii, i Neri per Caso, Al Bano Carrisi, Toto Cutugno, Marcella Bella, Bobby Solo, Mino Reitano, Gino Paoli e Adriano Celentano.

Top e Flop di Sanremo 2004

Top
1. Marco Masini  – “L’uomo volante”
2. Mario Venuti – “Crudele”  
3. Daniele Groff – “Sei un miracolo”  

Flop
1. Adriano Pappalardo – Nessun consiglio”   
2. Danny Losito e Las Ketchup – “Single”  
3. Piotta – “Ladro di te”

Sanremo 2004 MasiniAd imporsi nelle classifiche di vendita all’indomani dalla kermesse, oltre che nella memoria collettiva del pubblico, sarà soprattutto la canzone vincitrice “L’uomo volante” di Marco Masini, seguita a ruota da Crudele di Mario Venuti e “Sei un miracolo” di Daniele Groff. Tra gli altri brani di successo presenti in questa edizione, ricordiamo: “Le ore piccole” di Neffa, “Guardami negli occhi (Prego)” di Paolo Meneguzzi, Sei la vita mia di Mario Rosini, “Guardastelle” di Bungaro, “Aria, sole, terra e mare” di Linda, Generale Kamikaze di Stefano Picchi, Cuore di Morris Albert e Mietta, “Quando l’aria mi sfiora” di Massimo Modugno e Gipsy Kings, È stato tanto tempo fa di Simone, Era bellissimo di Dj Francesco, Basterà dei DB Boulevard, È la musica di Andrea Mingardi e The Blues Brothers Band, Lavoro inutile di Omar Pedrini, Solo un sogno di Pacifico e Un angelo legato a un palo di Veruska.

LE CONCLUSIONI DEL DIRETTORE

Edizione particolarmente difficile per il Festival di Sanremo quella condotta all’ultimo momento da Simona Ventura (originalmente avrebbe dovuto esserci Paolo Bonolis al timone) che registrò il risultato più deludente della storia della kermesse fino ad allora dal punto di vista televisivo: nemmeno 9 milioni di ascoltatori e appena il 39% di share seguirono le 5 serate di cui una fu addirittura battuta dalla puntata del ‘Grande Fratello’ di Barbara d’Urso. Tra le novità più rilevanti è sicuramente da annoverare l’introduzione del televoto che, per la prima volta, fece la sua comparsa nella gara canora diventando, via via, uno strumento di valutazione fondamentale. A vincere senza alcuna concorrenza è Marco Masini, tornato al Festival dopo alcuni anni passati lontano dalle scene a causa del pressante ostracismo della critica nei suoi confronti.

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.