venerdì 22 Novembre 2024

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Sanremo 2016: le pagelle della seconda serata

Dopo l’esordio boom sul piano degli ascolti della prima serata di questa 66° edizione del Festival di Sanremo, la seconda va ancora meglio fissando il record di spettatori negli ultimi 12 anni. Lasciando da parte i numeri vediamo come si sono comportati cantanti e canzoni di questa kermesse che appare sempre più intellettuale che radiofonica.
Dolcenera1. DOLCENERA – ORA O MAI PIU’ (LE COSE CAMBIANO)

Il suo pezzo è l’espressione più alta del pop misto al soul, al gospel bianco, al jazz. Lei è una musicista vera che la musica se la scrive e questo non è un fattore da nulla. Torna a Sanremo dopo 3 anni con un brano che non ha la pretesa di essere un tormentone ma che vuole dimostrare la sua bravura più estrema, la sua potenza vocale assurda, la sua tecnica stratosferica, la sua capacità di reinventarsi continuamente. Detto questo la preferivo nelle sue ultime sperimentazioni elettroniche ma questo è un gran pezzo signori che ha in se quella magia che sul palco dell’Ariston risalta. Brava, brava, bravissima anche per l’esibizione impeccabile. VOTO: 8

clementino2. CLEMENTINO – QUANDO SONO LONTANO

Ecco la seconda proposta rap di questo Festival. Anche lui neanche a farlo apposta parla della situazione del sud Italia mischiando tutto al dramma di chi è costretto a vivere lontano da casa. Ma in Italia per fare rap bisogna per forza parlare di questo tema? Originalità zero. Le strofe sarebbero anche apprezzabili (tralasciando i 200 “frà” che tiene Clementino) ma poi arrivano i ritornelli cantanti in napoletano a gettare il brano tra i peggiori proponibili. Peccato, la melodia poteva essere sfruttata meglio… VOTO: 5

24c0e6ca9417cf5721da954c640eff113. PATTY PRAVO – CIELI IMMENSI

E’ la signora del Festival. E’ la classe, l’eleganza, la storia della musica italiana che dopo 50 anni di carriera ancora vuole essere in gara (alla faccia di quei big che temono Sanremo e la sua classifica e si rifugiano in timide ospitate-lampo). Ieri sera l’Ariston si è alzato in piedi a fine esibizione non tanto per la canzone ma per la Divina e la sua classe. Il brano firmato da Fortunato Zampaglione è una ballata classica che si sposa bene al repertorio della cantante veneta che però dal vivo stecca un po’ troppo. Ma che ci volete fare, a Patty si perdona tutto anche perchè nella versione disco è proprio un bel brano. VOTO: 7

Valerio-Scanu-rainbow-400x2304. VALERIO SCANU – FINALMETE PIOVE

E’ tra i più criticati dell’edizione. Lo è sempre stato eppure questa volta fa centro e si dimostra cresciuto, maturato artisticamente e più misurato del 2010 quando vinse con una memorabile “Per tutte le volte che…”. Il brano scritto da Fabrizio Moro ha forse uno sei ritornelli più orecchiabili e canticchiabili con quel “no tu non hai, tu non hai, tu non hai capito mai” che odora già di tormentone. Bravo Valerio, il modo giusto per ripartire! VOTO: 7.5

francesca michielin-35. FRANCESCA MICHIELIN – NESSUN GRADO DI SEPARAZIONE

E’ la più giovane e forse anceh la pù agitata. Conclude l’esibizione con una liberatoria “è stata una figata”. Canta non al suo meglio forse frenata fin troppo dall’emozione ma è uno di quei brani che può crescere tantissimo tra quelli in gara nel corso delle serata. E’ orecchiabile e ha un ritornello che entra in testa anche se non immediatamente. Leggera, misurata, con spruzzi di quell’electro-pop sperimentato nel corso degli ultimi mesi. Certo non è “L’amore esiste” ma non sfigura. Non vincerà ma può puntare in alto anche in radio. VOTO: 7/8 (alla canzone, l’esibizione non era all’altezza)

235533119-6ca2cc62-d995-4319-9e48-88b27342665f6. NOI SIAMO INFINITO – ALESSIO BERNABEI

Eccolo il più atteso fra tutti. Nessuno sapeva che cosa aspettarsi da lui dopo l’addio ai Dear Jack. Ora la risposta è quanto mai chiara: punta apertamente alle radio richiamandosi il dance portato a Sanremo già da Nek lo scorso anno. Radiofonicamente è il brano che funziona di più di tutta la kermesse e già per questo meriterebbe un premio vista la scarsità di orecchiabilità dei brani di quest’edizione. Il testo non è nulla di speciale (strano visto le prestigiose firme che porta tra cui quella di Roberto Casalino vero e proprio re mida del pop nostrano negli ultimi anni) ma quello che conta è che fa ballare e lui vocalmente non è nemmeno così male. VOTO: 7.5

Sanremo-2016-seconda-serata-Elio-e-Le-Storie-Tese-abiti-Etro7. ELIO E LE STORIE TESE – VINCERE L’ODIO

Ok, potete dirmi che sono un ignorante che non comprende la genialità di questi individui che tutti i critici esaltano come i salvatori del Festival. Per me questa canzone non rientra nella cerchia della musica popolare ma in quella della musica demenziale, satirica e comica. E fino a qui nulla in contrario, ognuno può proporre lo stile di canzone che preferisce. Ma il mio problema sorge dal momento che la dicitura “Festival della canzone popolare” non lascia scampo ad equivoci: a Sanremo ci dovrebbero essere le canzoni popolari, quelle che la gente canta sotto la doccia o per strada e questa non rientra in quella categoria. Geniali per i 7 ritornelli di stili diversi e 0 strofe. Geniali per il testo che fa iniziare ogni ritornello con la parola con cui finisce il precedente. Geniali per il “vincere l’odio” che è l’opposto di “perdere l’amore” di Massimo Ranieri. Ma alla fine per me sono fuori tema totalmente e quello che mi fa rabbia è che arriveranno sul podio sicuramente. VOTO: 0

image8. NEFFA – SOGNI E NOSTALGIA

La sua è una carriera appesa al filo dopo il flop dell’ultimo album. Ma se la situazione è così grava una domande se l’è fatta secondo voi? Secondo me no perchè anche questo brano è un autentico autoplagio di se stesso. Mettetevi a cantare le parole di “Sigarette” (suo recente brano) su questa melodia e scoprirete che ci sta magnificamente. Vuole fare il Celentano di turno peccato che non si è accorto che Celentano era sulla cresta dell’onda qualche decennio fa. Vecchio, vecchio, vecchio. Mi auguro di salutarlo presto. VOTO: 3

Annalisa-rainbow9. ANNALISA – IL DILUVIO UNIVERSALE

Anche lei torna in gara anche quest’anno dopo la partecipazione dell’anno scorso conclusa con un 4° posto più che lodevole. Anche lei si trasforma e diventa grande. Anche lei sceglie un brano poco radiofonico di cui è anche co-autrice. Scelta coraggiosa quella di Nali che si dimostra più sensuale e matura di quanto non lo sia stata mai. Un crescendo infinito con le strofe che appaiono come un vero e proprio flusso di coscienza con tanto di parolaccia. Nel ritornello esce tutta la potenza vocale di cui è capace creando un’atmosfera da togliere il fiato per chi ascolta. Sarebbe un’ottima colonna sonora ma in radio la vedo difficile. Meriterebbe 10 per la qualità ma manca di orecchiabilità. VOTO: 7+

zero-assoluto-300x15010. ZERO ASSOLUTO – DI ME E DI TE

Loro sono i più scanzonati in assoluto, quelli che puntano apertamente al ritornello facile che possa conquistare in un battito di ciglia le radio. Non cambiano di una virgola il loro repertorio e il loro sound riproponendosi come 10 anni. Senza infamia e senza lode finiscono tra gli ultimi quattro in classifica rischiando l’eliminazione. Però in radio andranno. Al Festival un po’ meno. VOTO: 6.5

Tra i giovani si sono esibiti i primi 4 artisti in gara. Le due sfide hanno visto contrapporsi Chiara dello Iacovo a Cecile e Ermal Meta a Irama. Ecco le loro pagelle:

dello-iacovo1. CHIARA DELLO IACOVO – INTROVERSO

Canzoncina leggera leggera che gioca melodicamente senza dare un vero messaggio. La tipica canzone di passaggio senza se e senza ma. Craina, piccolina come la sua interprete ma senza futuro. VOTO: 6

sanremo-10feb-cecile2. CECILE – NEGRA

Lei è l’unica a cavalcare l’onda dell’attualità facendo leva sul suo colore di pelle. Ok ma alla fine tanto fumo ma niente arrosto. Non ci siamo proprio, la voce ce la avrebbe ma questa canzone fa pensare ad una strategia per arrivare il più avanti possibile. VOTO: 5

Seconda-serata-Sanremo-2016-Irama3. IRAMA – COSA RESTERA’

Era il più promettente tra tutti i giovani. Unisce pop e rap leggero in un flusso di coscienza che attraversa il sentimento dell’amore ma anche una riflessione personale sulla propria esistenza. Bravo! Il più bravo. Anche nell’esibizione di ieri sera. VOTO: 7.5

d5fc44c5cf1e46b2f0c321fa646d70df4. ERMAL META – ODIO LE FAVOLE

E’ il grande vincitore annunciato. Il cocco della stampa e colui che un nome già ce l’ha viste le numerosissime collaborazioni come autore dei grandi big della scena pop nazionale. Il suo brano non è certo la cosa migliore che lui abbia mai scritto ma unisce un motivetto pop orecchiabile a delle sfumature elettroniche che piacciono ultimamente. Però ieri sera ha peccato d’intonazione in più di qualche punto. Diciamo che scrive meglio di come canta. VOTO: 7-

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.