lunedì 7 Ottobre 2024

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Sanremo 2017: la scheda di Gigi d’Alessio, tutto quello che c’è da sapere

PARTECIPAZIONI A SANREMO:

Gigi d’Alessio torna al Festival di Sanremo per la quinta volta in carriera dopo l’esordio nel 2000 con il successone di Non dirgli mai che si classificò al 10° posto finale dietro ai vincitori Giò di Tonno e Lola Ponce con “Colpo di fulmine”. Nel 2001 fu nuovamente protagonista con il brano Tu che ne sai con cui ottenne l’8° posto dietro alla vincitrice Elisa con “Luce (tramonti a nord-est)”. Nel 2005 fu nuovamente della gara con L’amore che non c’è che si classificò al 2° posto della categoria degli uomini dietro al vincitore Francesco Renga e la sua “Angelo”.

La sua ultima comparsa al Festival fu nel 2012 insieme a Loredana Bertè con cui si classificò al 4° posto con il brano Respirare.

IL BRANO:

Questa volta l’artista partenopeo si propone al Festival con il brano La prima stella, brano scritto e musicato da lui stesso nonché dedicato alla madre scomparsa.

COME NE PARLA LA STAMPA:

“La canzone è dedicata alla mamma che Gigi D’Alessio cerca in una stella del cielo. 6” [Gabriella Mancini, Gazzetta.it]

“Fuori categoria ci metterei anche Gigi D’Alessio, con il suo popolo, perché il suo ricordo per la madre morta apre il discorso sui contenuti” [Marco Mangiarotti, QN]

“Gigi porta un pezzo furbetto dedicato a mammà: La prima stella. Mette dentro cuore e amore (manca giusto o’ sole) e spiega che un figlio può arrivare anche senza far l’amore (riferimento a guerra e adozione). Ma il pezzo non era per mammà? Ci dispiace, Gigi: non ci siamo. Voto: 4” [Simona Voglino Levy, Libero]

“Questa volta la tessitura armonica del pezzo è complessa, ben strutturata, ma, ahinoi, grazie a D’Alessio torna ufficialmente la mamma al festival di Sanremo. Dovrebbe essere proibito dal regolamento, ma non lo è. Era dai tempi di Luca Barbarossa che non succedeva, e già allora era sembrata una scelta per così dire antica. Oggi D’Alessio si rivolge a una mamma che non c’è più (se per questo l’aveva già fatto McCartney in Let it be ma non è una giustificazione) e per il popolo italiano è difficile immaginare qualcosa di più commovente. Insomma “son tutte belle le mamme del mondo”, ma così è voler vincere facile. Troppo facile. “Sento la tua voce”, canta a un certo punto. Mmm…” [Gino Castaldo, La Repubblica]

“Anche Gigi D’Alessio si rivolge a mammà: lei non c’è più, ma il sentimento si diluisce in un minestrone dove entrano anche fecondazione artificiale e migranti” [Andrea Lanfranchi, Il Corriere della Sera]

“Invece, nella lettera a sua mamma morta 32 anni fa ma mai nominata nel testo, Gigi D’Alessio è sorprendente nell’arrangiamento e nello sviluppo dei versi, che diventano una toccante foto di questi ultimi anni” [Paolo Giordano, Il giornale]

“Una canzone dedicata alla mamma che non c’è più, che rivolge gli occhi al cielo e a Dio. A tratti sincera e toccante, a tratti furba con un paio di riferimenti piazzati lì a chi muore in mare e alle maternità surrogate. Strappacore” [Angela Calvini, Avvenire]

“Quella cantata da Gigi d’Alessio in “La prima stella” in un testo struggente di un ricordo lontano nel tempo ma sempre vivo” [Rita Vecchio, Il Messaggero]

“Recuperano la mamma, in senso autobiografico, sia Gigi D’Alessio che Ermal Meta: il primo con un ricordo tradizionale (ma con l’annotazione «Un figlio può arrivare anche senza far l’amore»)” [Marinella Venegoni, La Stampa]

“D’Alessio, peraltro, accende le nostre emozioni più istintive pensando alla mamma morta. Evitiamo il confronto, visto che il tema è alto. Ma Gigi è straordinario” [Renato Tortarolo, Il secolo XIX]

“Dedica questa canzone alla madre morta. È puro stile D’Alessio, senza eccessi, un elogio dei buoni sentimenti e della classica melodia pop” [Paolo Biamonte, Il secoo XIX]

“Giggi, che delusione. Io mi aspettavo di essere travolta dal karaoke impellente, già mi vedevo lì che aprivo le braccia e cantavo il tuo pezzo mentre tutti i colleghi mi guardavano inorriditi… e invece niente. Mi aspettavo di essere trascinata, invece mi hai solo annoiata. Va detto: canzone dedicata a mammà. Indice karaoke: vicino allo 0” [Maria Elena Barnabi, Cosmopolitan]

“Tra i brani che colpiscono di più ci sono senz’altro le due canzoni dedicate alle rispettive mamme da Gigi D’Alessio ed Ermal Meta, entrambi autori dei propri brani. D’Alessio paragona la mamma scomparsa a ‘La prima stella’ del titolo e nel raccontarle com’è diventato il mondo da quando lei non c’è sottolinea che oggi <<un figlio può arrivare anche senza far l’amore>>” [Adnkronos]

“Gigi D’Alessio ha deciso di portare con sé sul palco dell’Ariston una canzone dedicata alla madre (scomparsa quando lui era ancora molto giovane). Un brano profondo e, a tratti, emozionante che risulta essere spesso poco originale. Voto: 5+” [Lorenzo Cappiello, Tanto di Cappiello]

“L’inconfondibile stile di D’Alessio, in un brano dedicato alla madre. L’interpretazione rivela che si tratta di un brano molto sentito. VOTO: 6” [Giovanni Ferrari, Panorama]

“Fedele a se stesso, melodico come pochi ma anche musicista dalle indubbie doti. Il suo filone trova amanti e detrattori in egual misura, ma anche quest’ultimi devono riconoscerne la padronanza del mezzo. Detto ciò anche lui omaggia la madre con questa canzone; il testo è più semplice di quello di Ermal Meta, l’arrangiamento un passo indietro rispetto alle ultime buone cose, l’approccio è quello dell’applauso facile da strappare in sala, quello che però lui già sa, non gli tributerà la critica. FRASE: “Un fiore nasce pure senza luce, un figlio può arrivare senza amore…”. VOTO: 5“ [Fabio Fiume, All Music Italia]

“La mamma perduta, il ricordo, gli affetti, echi di cose già sentite che si mescolano in un brano melodico e nella tradizione, tra violini sviolinanti e immagini teneramente strappalacrime. Il D’Alessio che il suo pubblico ama qui c’è tutto, pregi e difetti” [Giò Alajmo, Spettakolo]

“Gigi presenta una classica ballata orchestrale dedicata alla mamma, una canzone alla D’Alessio perfetta per Sanremo. A vedere i sorrisini in sala stampa durante l’ascolto per i giornalisti viene da fare il tifo per lui. Rispetto a tanti chiamati qui per portare il nuovo Gigi sembra un gigante a Lilliput. Almeno c’è un’idea di armonia, cazzo, e una di melodia. La canzone più classica e onesta di questo Festival” [Michele Monina, Il fatto quotidiano]

“Gigione nostro fa il suo: una classica canzone alla D’Alessio. Se vi piace il genere, a suo modo è impeccabile. Se non lo sopportate, non cambierete di certo idea con un verso come “vorrei gli occhi tuoi nei miei”, che poi si dirigono al cielo per per cercare “La prima stella accesa” (che “vorrei che fossi tu”). Di cosa parla la canzone: Universo, consapevolezza, amore. In breve: Gigi D’Alessio” [Gianni Sibilla, Rockol]

“Lettera a mammà che non c’è più, che non può vedere il figlio e lo strano mondo in cui vive, in cui i bambini si fanno anche senza amore (sarà polemica?), si cura il «vecchio male» e si fugge – o si muore – nel mare. Neodalessiana, colpirà al cuore il pubblico veterosanremese con la melodia assassina, il ricatto degli affetti e degli archi. 5 e mezzo” [Federico Vacalebre, Il Mattino]

“Un racconto stile Gigi d’Alessio con le sonorità che gli appartengono. Dopo Barbarossa anche Gigi D’Alessio dedica una canzone alla mamma. I risultati difficilmente saranno gli stessi, ma il brano del cantante partenopeo non deluderà il suo pubblico” [TV Blog]

“Gigi D’Alessio presenta un brano che è un marchio di fabbrica, inconfondibile, melodico, romantico. Piaccia o no è Gigi” [Andrea Conti, RTL 102.5]

“Compirà 50 anni a Sanremo. La canzone è una ballatona commovente dedicata alla madre. Ad effetto per chi ama il genere. Sufficiente” [Paola Gallo, Radio Italia]

“Che dire poi della “delusione scontata” di D’Alessio? Comunque, non so se son delusa perché è una canzone scontata, o se sarebbe stata scontata una brutta canzone di Gigi… e va bene che sono, forse, anche un po’ prevenuta verso il nostro, ma giuro, il brano non è un granchè: solito “melodramma” partenopeo (con tutto il rispetto per la grande tradizione musicale partenopea, ma qui parlo di ben altra cosa) alla D’Alessio, compresa mamma perduta nel testo (che mi si perdoni, tanto di rispetto per le mamme e le “tragedie”, ma usarle come strappa lacrime e applausi sulle assi dell’Ariston, NO, non lo digerisco). La canzone potrebbe interessare agli autori di C’è Posta per te, e visto che da quelle parti, quest’anno c’è la Maria Nazionale (che non è quella che si fuma… ma l’altra), chissà che ne esca una ispirazione per un’ennesima puntata… Voto: 4” [Mela Giannini, Fare Musica]

“Gigi è Gigggi, su non fate gli snob. Eliminiamo i pregiudizi e pensiamo a quanto sarà bello avere Gigggi nostro a Sanremo. La canzone è per la mamma che non c’è più e se non hai più qualcuno, gusti o non gusti, il testo lo senti. Ai suoi piacerà tantissimo. A noi, uh quanto la canteremo con trasporto. La sala stampa è pronta. 7” [Silvia Gianatti]

VOTO MEDIO DELLA CRITICA AL PRIMO ASCOLTO: 5.79/10 (19° posizione generale)

POSSIBILITA’ DI VITTORIA PER I BOOKMAKERS: 6.7% (12° posizione generale)

COVER DELLA SERATA DEL GIOVEDI’: L’immensità (Don Backy)

IL NUOVO ALBUM:

Uscirà il 24 febbraio il nuovo album di Gigi d’Alessio intitolato proprio 24 febbraio 1967 che corrisponde alla sua data di nascita.

TRACKLIST [autore testo – autore musica]:

(in aggiornamento)

TESTO DEL BRANO:

LA PRIMA STELLA
di G. D’Alessio
Ed. GGD Edizioni – Roma

Potessi avere io le ali e scavalcare il cielo
Volare oltre l’universo
E arrivare dove niente è più lo stesso
Vorrei farti vedere il viso mio com’è cambiato
Qualche ruga mi ha graffiato
Come vedi gli anni passano
Ma non ho chiuso il cuore
Io posso ancora amare
Ho mille sogni ancora da inseguire
Ed il più bello so a chi regalare
Il tempo perso da restituire
A chi mi deve un giorno perdonare
Vorrei
Gli occhi tuoi nei miei
Per guardare insieme
Tutto quello che tu forse non hai visto
Sai quante volte io
Ti ho invocato aiuto
Ed ho implorato pure Dio
Che ho sentito sempre mio
Quante volte ti ho cercato
E ti ho parlato
Ed ho sperato
Mentre guardavo con gli occhi in su
Che la prima stella accesa
Quella fossi tu
Adesso un fiore nasce pure senza sole
Un figlio può arrivare
Anche senza far l’amore
Chi è pronto per morire
Non ha la croce al muro
Che c’è una porta aperta sopra il mare
Per chi da guerre cerca di fuggire
Dal vecchio male ci si può salvare
E avrei potuto anche vederti invecchiare
Sento la voce tua
Ma è nella mente mia
Quello che posso solamente fare
È accarezzare una fotografia
Quante volte ti ho cercato
E ti ho parlato
Ed ho sperato
Mentre guardavo con gli occhi in su
Che la prima stella accesa
Quella fossi tu

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.