martedì, Aprile 16, 2024

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Sanremo 2018: la scheda di Luca Barbarossa – Tutto quello che c’è da sapere

Precedenti al Festival, giudizi della stampa, quote dei bookmakers, album, tracklist, autori e testo del brano

PARTECIPAZIONI A SANREMO:

Nona partecipazione al Festival di Sanremo per Luca Barbarossa che esordì all’Ariston nel lontano 1981 con la sempre verde Roma spogliata, 4° classificata dietro la vincitrice Alice. Tornerà, poi, al Festival per tre edizioni consecutivi nel 1986-87-88 con i brani Via Margutta (18° posto con Eros Ramazzotti come vincitore), Come dentro un film (9° posto con il trio di Gianni Morandi, Enrico Ruggieri, Umberto Tozzi vincitori) e L’amore rubato (3° posto quando a vincere fu Massimo Ranieri).

La vittoria arriverà nel 1992 quando trionfò (non senza qualche sorpresa vista la favorita Mia Martini) con il brano Portami a ballare. Luca tornerà in gara alla kermesse anche nel 1996 e nel 2003 classificandosi al 10° posto con i brani Il ragazzo con la chitarraFortuna. L’ultima apparizione risale al 2011 quando fu in gara insieme a Raquel del Rosario con il brano Fino in fondo con cui si piazzò 8° dietro al vincitore Roberto Vecchioni.

IL BRANO:

Per la sua nuova partecipazione alla kermesse ligure il cantautore romano ha scelto di presentare la canzone Passame er sale, scritta interamente da lui stesso.

COME NE PARLA LA STAMPA:

“«Io non c’ho le parole che c’hanno i poeti/nun è robba pe’ me». E invece alla fine le parole ci sono e la musica trascina. VOTO: 8” [Rita Vecchio, Il Messaggero]

“”Passami er sale/Er sale fa male/Passami er tempo/er tempo non c’è”. Il protagonista non sa parlar d’amore, non la porta a ballare, ma sa amare nonostante una vita grama. Popolare. Voto: 6.5” [Gabriella Mancini, Gazzetta.it]

“Coraggioso, il cantautore va in gara con una filastrocca in romanesco nell’Italia dei Millennials così lontani dalla lingua dei nonni. Pezzo così così, buono da fischiettare davanti a un bicchiere di vino. Voto: 5” [Luca Dondoni, La Stampa]

“Anche Luca Barbarossa guarda indietro alla propria terra cantando in romanesco e facendo venire in mente gli stornelli di Lando Fiorini in Passame er sale: «Passame i sogni, je metto le gambe». Tentativo coraggioso” [Paolo Giordano, Il giornale]

È una dichiarazione d’amore appassionata ben ancorata nella propria tradizione. L’intero testo di questo brano (che a tratti è struggente) è in dialetto romano. Ritorna di continuo una frase: Io non c’ho le parole ma so che ner core nun c’ho artro che te” [Billboard Italia]

“Perché Barbarossa, già cantautore di successo quasi 25 anni fa, già conduttore di successo su Radio 2, abbia deciso di tornare al Festival di Sanremo scrivendo una canzone interamente in romanesco, che suona a metà tra lo stornello romano e Franco Califano, rimane un mistero. Voto: 2 Frase epica: “Passame er sale, er sale fa male”. No ma dico, ma perché? Luca spiegami” [Maria Elena Barnabi, Cosmopolitan]

“Canzone tutta scritta in romanesco, una coppia, i litigi, la vita do ogni giorno, i figli. Un valzer lento dove «a me se me chiedi l’amore cos’è io non c’ho le parole che c’hanno i poeti». Il cantautore romano si candida a sostituire il mai troppo compianto Lando Fiorini. Il venerdì duetterà con l’attrice Anna Foglietta” [Avvenire]

“Luca Barbarossa propone poi in ‘Passame er sale’ una rivisitazione dello stornello romanesco (“Passame er sale er sale fa male/passame er tempo er tempo non c’è/passame armeno i momenti che ho vissuto con te”, è l’incipit)” [Antonella Nesi, Adnkronos]

“E’ strano come un artista che da anni lavora in radio abbia potuto scegliere per il Festival un brano così anticonvenzionale ed antico. All’inizio sembra di avere a che fare con uno stornello romano alla Lando Fiorini. Più il brano incalza (senza mai trovare una reale identità nonostante la chitarra pizzicata e arpeggiata) più ci si accorge che si tratta di una canzone d’amore. Ma rivolta a chi? Tra innamorati nel 2018 ci si rivolge ancora in dialetto romano? “Io non c’ho le parole, ma so ner core nun c’ho artro che te.” Voto: 4” [Simone Zani, All Music Italia]

Leggi il titolo e pensi al compianto Lando Fiorini. Poi senti la canzone e ti viene in mente l’America. Certo, Roma, con quel ritmo, ma a suo modo sorprende, questo uso serio del dialetto. Bella.. Forse fuori tempo massimo, ma bella. Bbbentornato, Luca” [Michele Monina, Rolling Stone]

“Un post-stornellatore tra Romolo Balzani e Gabriella Ferri (ma anche i Vianella, che non si vola sempre alto), spaesato dai tempi moderni, tanto da mischiare il vino con il sangue, gli archi con gli arrangiamenti da spaghetti western, la sua voce – nella manche delle riletture – con quella di Anna Foglietta. Voto: 7” [Federico Vacalebre, Il Mattino]

“Barbarossa si cimenta con un brano in dialetto romano. Una canzone vintage che si ricollega anche alle armosfere degli stornelli romani. Spensierato” [Andrea Conti, RTL 102.5]

Lo preferisco quando canta di amori rubati, muri da abbattere e Yuppies oppure Iappis se non mastichi l’inglese. Passame er sale è lenta e io, che oggi ero veloce, non ci sono entrata, ma proverò a ripassare” [Paola Gallo, Radio Italia]

“Voto: 6” [Mela Giannini, Fare Musica]

VOTO MEDIO DELLA CRITICA AL PRIMO ASCOLTO: 5.7/10 (16° posizione generale)

QUOTE SNAI PER LA VITTORIA: 25.00 (17° posizione generale)

OSPITE DUETTANTE  PER LA SERATA DEL GIOVEDI’: Anna Foglietta

Luca Barbarossa - Roma è de tuttiIL NUOVO ALBUM:

Uscirà per Margutta 86 il prossimo 9 febbraio Roma è de tutti, il nuovo album d’inediti del cantautore romano.

Tracklist con [autore testo – compositore musica]:

  1. Passame er sale
  2. Comme stai
  3. La dieta
  4. Roma è de tutti (feat. Fiorella Mannoia)
  5. Se penso a te
  6. La pennica
  7. Madur (morte accidentale di un romano) [feat. Mannarino]
  8. Tutti fenomeni
  9. Via da Roma
  10. La motta
  11. Lallabbai

TESTO DEL BRANO:

PASSAME ER SALE
di Luca Barbarossa
Edizioni  Margutta 86 – Roma

Passame er sale er sale fa male
Passame er tempo er tempo non c’è
Passame armeno i momenti che ho vissuto co’ te

QUI IL TESTO INTERO

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.