venerdì, Marzo 29, 2024

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Sanremo 2018: la scheda di Red Canzian – Tutto quello che c’è da sapere

Precedenti al Festival, giudizi della stampa, quote dei bookmakers, album, tracklist, autori e testo del brano

PARTECIPAZIONI A SANREMO:Sanremo 1990 - Pooh

Uno soltanto il precedente di Red Canzian al Festival di Sanremo: nel 1990, insieme ai suoi Pooh, trionfò con il brano Uomini soli registrando la sua unica partecipazione, fino ad ora, alla gara canora.

IL BRANO:

Per la sua nuova partecipazione alla kermesse ligure il cantautore presenta la canzone Ognuno ha il suo racconto, scritta in collaborazione con Miki Porro.

COME NE PARLA LA STAMPA:

“Ognuno ha il suo racconto – Un accenno di rock per quel che resta dei Pooh. «Ma non c’è mai una storia uguale a un’altra». VOTO: 5” [Rita Vecchio, Il Messaggero]

“Il suono è Pooh, il brano è tosto, rock, con percussioni a tutto gas. Non c’è una storia uguale a un’altra, “C’è chi parla e ogni volta mente/C’è chi guarda e non vede”. Voto: 7” [Gabriella Mancini, Gazzetta.it]

“Red Canzian(“Ognuno ha il suo racconto”) al galoppo” [Marco Mangiarotti, QN]

“L’ex bassista dei Pooh dice di voler voltare pagina e si fa notare per l’afflato rock arrabbiato, con la chitarra che «svisa», cattiva. Red unico rockettaro all’Ariston?” [Luca Dondoni, La Stampa]

“Molti film, pardon brani, sono autobiografici come quello di potente e irresistibile rock anni 80 di Red Canzian («Ne ho fatte di soste a pensare»)” [Paolo Giordano, Il giornale]

“Una delle poche sferzate rock del Festival arrivano dall’ex chitarrista dei Pooh che usa molto mestiere nel raccontare con un sorriso le primavere che passano, i pianti, le preghiere e i pericoli scampati. Inno all’unicità del percorso umano perché «ogni uomo ha un suo preciso istinto, un suo esclusivo canto». In duetto con Marco Masini” [Avvenire]

Un brano decisamente ritmato con una forte presenza della batteria. Con le parole di Miki Porru, l’ex Pooh rivendica il fatto che se non si conosce qualcosa, forse è meglio aspettare un attimo prima di giudicare (Non c’è mai una storia uguale a un’altra)” [Billboard Italia]

“Red Canzian ha deciso di fare il nonno rock di School of rock con una canzone con una batteria che picchia, gridolini, cori deja sentù. Forse la più brutta canzone ascoltata so far del Festival, ma la lista è ancora lunga. Alla fin fine, è così trash da poter diventare oggetto di culto sanremese. Voto: 4 Frase epica: “Ogni uomo ha un suo preciso istinto, un suo esclusivo canto”. Giuro, dice proprio così: “esclusivo canto”. Gesù” [Maria Elena Barnabi, Cosmopolitan]

“Tanti brani dei cantanti in gara più agée sono dei bilanci, quando non dei testamenti artistici: da ‘Ognuno ha il suo racconto’ di Red Canzian che sceglie sonorità rock anni ’80 (e canta “ne ho dipinta di primavera/ne ho incontrata di gente cara/sono contento di me”)” [Antonella Nesi, Adnkronos]

“Chi si aspetta un brano alla Pooh o una melodia semplice, orchestrale o sanremese… rimarrà stupito già dopo i primi 10 secondi. Ci troviamo di fronte ad un up-tempo che spiazza. Un brano dalle venature rock con una sezione ritmica che incalza e un testo che pur non avendoo niente di eccessivamente originale (le rime “specchi / occhi – mente / niente / rose – cose” sono un’esempio) è inserito perfettamente in un meccanismo che crea alchimia. L’inciso funziona grazie anche alla presenza dei cori” [Simone Zani, All Music Italia]

Finalmente si balla. Scherzo, anche se al momento l’ex Pooh è il solo a aver proposto un brano ritmato, come se la vittoria di Gabbani l’anno scorso avesse indotto tutti alla ballata. Per rispetto della storia di Red eviterò di esprimere un parare sommario. Mi chiedo solo cosa dovevano essere le canzoni scartate” [Michele Monina, Rolling Stone]

“Pop rock si sarebbe detto al tempo dei Pooh, oggi qualcuno lo scambierà per rock, ma è l’innocuo racconto di un «sopravvisuto» che si sente investito del ruolo di «testimone del tempo», solo che il tempo non lo sa e si svela altrove. Almeno se quel tempo è il 2018. A suo merito, almeno, il tempo mosso nella palude melodica dei più. A suo rinforzo, nel giro di boa di venerdì 9 febbraio, il duetto con un altro ex vincitore, Marco Masini. Voto: 5” [Federico Vacalebre, Il Mattino]

“Parte tirato con un suono rock il pezzo firmato da Miki Porru. Carica a mille per un brano che è un bilancio di vita. “Ma non c’è mai una storia uguale a un’altra ognuno ha il suo racconto”. Uno dei pochi pezzi ritmati del Festival” [Andrea Conti, RTL 102.5]

Canzone uptempo lontana dal mondo Pooh. Ognuno ha il suo racconto e Red Canzian lo esprime con grande semplicità (forse troppa?) da uno che è “diventato testimone del tempo“. Che vuol dire però, non smettere mai di crescere” [Paola Gallo, Radio Italia]

“Voto: 5” [Mela Giannini, Fare Musica]

“Red Canzian (accompagnato per una sera da Marco Masini) con Ognuno ha il suo racconto legittima i (diversi) percorsi, perché: «Non c’è mai una storia uguale a un’altra, perché ogni uomo ha un suo racconto, un suo esclusivo canto»” [Silvia Gianatti, Vanity Fair]

VOTO MEDIO DELLA CRITICA AL PRIMO ASCOLTO: 5.9/10 (13° posizione generale)

QUOTE SNAI PER LA VITTORIA: 40.00 (19° posizione generale)

OSPITE DUETTANTE  PER LA SERATA DEL GIOVEDI’: Marco Masini

Testimone del tempo Red CanzianIL NUOVO ALBUM:

Uscirà per BMG il prossimo 16 febbraio Testimone del tempo ,il nuovo album d’inediti da solista del cantautore veneto.

Tracklist con [autore testo – compositore musica]:

  1. Ognuno ha il suo racconto
  2. Cosa abbiamo fatto mai
  3. La notte è un’alba
  4. Reviens mio
  5. Meravigliami ancora
  6. Da sempre
  7. L’impossibile
  8. Quello che sai di me
  9. Per cercare di capire le donne
  10. Presto, tardi, forse, mai
  11. Eterni per un attimo
  12. Tutto s’illumina
  13. Cantico

TESTO DEL BRANO:

OGNUNO HA IL SUO RACCONTO
di Red Canzian, Miki Porro
Edizioni BMG Rights Management (Italy)/Blu Notte Edizioni Musicali – Milano

Testimone del tempo
Ma non c’è mai una storia uguale a un’altra
Ognuno ha il suo racconto
Perché ogni uomo ha un suo preciso istinto
Un suo esclusivo canto

QUI IL TESTO INTERO

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.