venerdì, Marzo 29, 2024

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Sanremo 2019: la scheda di Paola Turci – Tutto quello che c’è da sapere

Precedenti al Festival, giudizi della stampa, quote dei bookmakers, album, tracklist, autori e testo del brano

PARTECIPAZIONI A SANREMO:

Undicesima partecipazione al Festival di Sanremo per Paola Turci che, finora, vanta una vittoria nella categoria delle Nuove Proposte. L’esordio arrivò nel 1986 quando gareggiò tra i Giovani con il brano L’uomo di ieri che non raggiunse la finale come accadde anche nel 1987 quando ci riprovò con Primo tango. Nel 1988, sempre tra i Giovani, ottenne l’accesso alla semifinale con Sarò bellissima ma solo nel 1989 raggiungerà il primo posto della categoria Giovani con il brano Bambini.

Nel 1990 Paola Turci segna il suo esordio tra i Campioni con il brano Ringrazio Dio che raggiunse il 12° piazzamento finale. Dopo 5 partecipazioni consecutive la Turci tornò in gara nel 1993 con Stato di calma apparente che si piazzò al 7° posto della classifica. Nel 1996 Paola torna al Festival con Volo così che ottenne la 10° posizione prima di ottenere, nel 1998 con Solo con me, la 4° posizione.

Nel nuovo millennio Paola gareggiò nel 2001 quando con Saluto l’inverno raggiunse la 5° piazza finale. Il ritorno avvenne solo nel 2017 con Fatti bella per te che raggiunse, ancora una volta, il 5° posto.

IL BRANO:

Per la sua nuova partecipazione alla kermesse ligure Paola Turci punta su un brano scritto da lei stessa insieme a Edwyn Roberts, Stefano Marletta e Luca Chiaravalli che, in particolare, cura anche la produzione del brano. Il brano è intitolato L’ultimo ostacolo.

COME NE PARLA LA STAMPA:

“Paola Turci e “L’ultimo ascolto”. Il bisogno, l’importanza di avere qualcuno accanto che ci protegga, qualcuno che soprattutto ci sappia amare sviscerato come solo la Turci sa fare” [Carmen Guadalaxara, Il Tempo]

Paola Turci“Dubbi a pacchi. Subito un’orchestrazione forte e Paola che rimane sola con un pianoforte per raccontare una storia che non scalda. Un po’ noiosetta, per la verità. E ci dispiace” [Luca Dondoni, La Stampa]

“Si emoziona cantando la figura paterna anche se la base electropo non esalta il testo” [Paolo Giordano, Il giornale]

“Paola, noi ti vogliamo bene da sempre, però basta. Mica te, tutti quanti. «Piove però/ siamo fuori pericolo». Occhio alle piogge acide” [Libero]

“Intro Duemila, il pezzo scorre piacevole ma senza la forza di imporsi alla memoria (e al suo repertorio) come la precedente sanremese Bella per te” [Raffaella Serini, Vanity Fair]

“Meglio la figura paterna di Paola Turci, sostegno forte di «L’ultimo ostacolo»” [Andrea Laffranchi, Corriere della Sera]

“Riesce sempre a regalare virgole diverse in ogni partecipazione a Sanremo. Non abbandona mai il suo stile, ma non dà necessariamente l’idea di “già ascoltato”” [Christian Pradelli, Mitomorrow]

“è una bella canzone, che le vuoi dire a Paola? Ma in questa edizione fa fatica a spiccare. Piaciuta che non vedo l’ora di vedere come si veste quest’anno” [Silvia Gianatti]

“Ci si attendeva qualcosa di più, magari il graffio di Fatti bella per te, da Paola Turci, che canta L’ultimo ascolto, scritta – tra gli altri – insieme a Luca Chiaravalli. Comunque un buon pezzo. Sarà un’interpretazione teatrale quella di venerdì sera, quando a salire sul palco sarà anche Beppe Fiorello” [Laura Berlinghieri, Amica]

“La Turci, con la sua voce sofferta, è una signora cantante. Un’artista coerente, fedele a sé stessa, ma senza auto-scimmiottarsi. È brava e, onestamente, la trovo pure parecchio sottovalutata. Un suo pezzo è sempre una boccata d’ossigeno e questo mantiene lo stesso trend. Nella serata di venerdì si esibisce con Beppe Fiorello” [Rolling Stone]

“Una ballata struggente in cui la voce graffiata di Paola Turci trova il luogo più consono. La voce appare ancor più potente rispetto al passato e a servizio di un brano differente rispetto a quello presentato al Festival di 2 anni fa. Una dichiarazione d’amore consapevole delle difficoltà che si possono incontrare nel cammino quotidiano. Nel bridge la ritmica si fa più pressante e quasi ansiogena, ma sempre adeguata. “E’ bellissimo pensare di cadere insieme”” [Simone Zani, All Music Italia]

“Paola Turci a Sanremo, negli ultimi anni, ha dato il meglio di sé, e siccome Paola Turci è una delle nostre migliori cantautrici, Paola Turci a Sanremo ha dato, negli ultimi anni, il meglio di Sanremo. Una voce e una capacità di usarla che se una canzone fosse capace di scatenare passioni che esulano le canzoni, verrebbe da farle una dichiarazione d’amore. Gigantesca” [Michele Monina, Optima Italia]

“Deve tanto a Sanremo, anche la sua seconda vita, ma forse stavolta la canzone, di cui è coautrice, non rende giustizia al suo talento, magari per colpa dell’arrangiamento. Frase clou: «Piove, però siamo fuori pericolo, riusciremo a respirare nel diluvio universale” [Federico Vacalebre, Il Mattino]

“Paola Turci svolge il suo compito dignitosamente, senza uscire fuori dai binari che ha seguito nella sua carriera: “L’ultimo ostacolo” è una canzone elettro-pop che la rispecchia, una ballata classica ben interpretata, senza infamia né lode” [Giuseppe Attardi, Pickline]

“Pianoforte e partenza intensa.  “Fragili ma sempre in verticale…Ma è bellissimo pensare di cadere  insieme”. Canzone che trascina e cambia tono come la voce di Paola. Non facile e per questo molto interessante. Una certezza” [Paola Gallo, Onde Funky]

“La canzone di Paola Turci è un banale susseguirsi di strofa e ritornello, che di certo non colpisce. La sensazione, a pelle, è che sia il classico pezzo che almeno in una serata darà il via alla gara. Scalda l’atmosfera, niente di più. Peccato” [Angelica D’Errico, Unione Sarda]

VOTO MEDIO DELLA CRITICA:

6.48 / 10 (11° posizione generale)

QUOTE SNAI:

18.00 (11° posizione generale)

OSPITE DUETTANTE:

Beppe Fiorello

IL NUOVO ALBUM:

Uscirà per Warner Music Italia il prossimo album d’inediti di Paola Turci anche se, finora, non sono ancora stati comunicati ulteriori dettagli.

TESTO DEL BRANO:

L’ULTIMO OSTACOLO
di Paola Turci, Luca Chiaravalli, Edwyn Roberts, Stefano Marletta

Ed. Music Union/Bambini – Milano – Roma

Fermati
Che non è l’ora dei saluti
Vieni qui
E abbracciami per due minuti
Guardaci
Da fuori siamo la fotografia del giorno di un mio compleanno
Ricordo quando tu mi hai detto «non aver paura di tremare»
Che siamo fiamme in mezzo al vento, fragili ma sempre in verticale
Magari no non è l’ultimo ostacolo
Ma è bellissimo pensare di cadere insieme
Piove però siamo fuori pericolo
Riusciremo a respirare
Nel diluvio universale
Vetri che
Si appannano dal nostro lato
Scriverci
Parole grandi con un dito
Lettere
Che sbiadiranno solo per metà ma che riscriveremo ancora
Che siamo fiamme in mezzo al vento
Fragili ma sempre in verticale
Magari no, non è l’ultimo ostacolo
Ma è bellissimo pensare di cadere insieme
Piove però siamo fuori pericolo
Riusciremo a respirare
Nel diluvio universale
E cambieremo mille volte forma e lineamenti per non sentire l’abitudine
Ci saranno appuntamenti che sarai obbligato a perdere
E ci impegneremo a stare meglio quando far di meglio non si può
Magari no, non è l’ultimo ostacolo
Piove però siamo fuori pericolo
Riusciremo a respirare
Nel diluvio universale
Ci vedranno attraversare
Nel diluvio universale

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.