sabato, Aprile 20, 2024

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Sanremo 2020: il dado è tratto – Il nostro cast definitivo

Ecco i 22 che Amadeus potrebbe scegliere

Tempo scaduto. O almeno così ha fatto intuire Amadeus quando qualche giorno fa, nel presentare la prima serata televisiva dedicata alle ‘Nuove proposte’ del Festival di Sanremo 2020, ha dichiarato di aver definitivamente chiuso anche il cast dei 22 big che parteciperanno alla kermesse musicale dal prossimo 4 febbraio.

Il numero, dunque, è ufficialmente salito a 22 aumentando, quindi, di due posti il cast che inizialmente si voleva andare a delineare. Ma, a differenza di quanto dichiarato dal conduttore di Ravenna, i giochi sono tutt’altro che chiusi: alcuni degli artisti sono già sicuri al 100% di essere entrati a far parte dell’edizione numero 70 del Festival visto che hanno ricevuto l’attesa chiamata dal Direttore Artistico che, però, si è riservato almeno altri 5 o 6 posti non ancora del tutto definiti. Le vacanze di Natale porteranno consiglio…

Mentre i rumors, dunque, si sprecano e alcuni artisti hanno già prontamente smentito la loro partecipazione al Festival nascondendo, forse, la delusione per un’esclusione non sperata (qui) la lista dei 22 prende lentamente forma. Occorrerà aspettare il 6 gennaio per leggere i nomi ufficiali ma mi sento di poter lanciarmi ora in un ultimo disperato tentativo di azzeccarli tutti. Si fa per scherzare (il gioco è bello finchè dura poco e questo è durato abbastanza). Ecco, dunque, i 12 nomi già sicurissimi di far parte del cast:

I sicurissimi:

Amadeus vuole dare spazio alla contemporaneità e alla giovane musica italiana. Ecco, dunque, che sbarcano sul palco dell’Ariston nomi come i Pinguini Tattici Nucleari che il grande pubblico forse non conosce ma che si propongono come la quota indie pronta a sconvolgere le carte come fu qualche anno fa per Lo Stato Sociale. C’è il rap di Anastasio, che in realtà porta con sè un brano piuttosto intenso e teatrale, e la musica senza confine di Achille Lauro che quest’anno farà ballare.

Ci si è spesso lamentati della scarsa presenza femminile negli ultimi tempi al Festival e, dunque, ecco arrivare un nome fresco come Elodie (forse accompagnata da un misterioso rapper non partenopeo) e la regina delle ultime estati Giusy Ferreri che, alla fine, ha trovato un compromesso presentando un brano nè troppo leggero nè eccessivamente sanremese. Attenzione alle due cantautrici d’annata, Levante Giordana Angi: entrambe arrivano da debuttanti ma hanno voglia di dare filo da torcere alla classifica e, perchhè no, di regalare sorprese.

Per accontentare il pubblico più tradizionalista di Rai Uno spazio, poi, a Marco Masini, che festeggia i 30 anni di carriera con un brano centrato, l’accoppiata di Bugo e Morgan, che hanno dalla loro un pezzo dal piacevole appeal radiofonico, e un cantautore importante come Samuele Bersani che andrà sul sociale. Quote più fresche e spensierate sono quelle di Diodato, ancora in ascesa, e dell’ex-vincitore Francesco Gabbani che proverà a riconfermarsi con un brano che guarda più al futuro che al passato.

  1. Achille Lauro
  2. Anastasio
  3. Bugo e Morgan
  4. Diodato
  5. Elodie
  6. Francesco Gabbani
  7. Giordana Angi
  8. Giusy Ferreri
  9. Levante
  10. Marco Masini
  11. Pinguini Tattici Nucleari
  12. Samuele Bersani

Ci sono, poi, altri 10 posti da riempire (di cui almeno 5 o 6, come dicevo prima, non sono ancora stati definitivamente assegnati). A giocarsela è stata una rosa di circa 20 artisti e non è un caso che Amadeus abbia parlato di “10 esclusi con dispiacere”. Dieci di loro, dunque, entrano, dieci rimangono fuori. Abbiamo provato a ridurre al minimo la rosa portandola a 15 nomi ma le sorprese, mai come quest’anno, sono dietro l’angolo visto che gli esperimenti di laboratorio compiuti in extremis dal Direttore Artistico sono stati diversi.

Gli innesti:

E’, soprattutto, la mezza generazione che apprezzerà il ritorno sul palco dell’Ariston di Irene Grandi, a lungo principessa del rock made in Italy che stavolta ha superato l’ostacolo di essere un’artista indipendente discograficamente mettendo sul piatto un brano firmato da Vasco Rossi, e de Le Vibrazioni, che hanno rimandato il loro tour nei teatri e vinto lo scontro diretto con i The Kolors per l’unico altro posto affidato ad una band dopo quello dei Pinguini Tattici Nucleari.

Di ritorno dallo scorso anno dovrebbe esserci anche Enrico Nigiotti, il cui nuovo album è pronto come un tour nei teatri organizzato da Ferdinando Salzano, e, forse, Rancore, che ha proposto un pezzo davvero importante a sfavore del quale gioca soltanto la competizione interna con altre proposte similari (Anastasio in primis). Al debutto, invece, sono Alberto Urso, che andrà a coprire la quota “vocioni” con un brano d’ispirazione internazionale, e Piero Pelù, che da Sanremo ci passa per la prima volta con un brano firmato da Manuel Agnelli.

Ancora rap potrebbe arrivare con Ghali, nome a sorpresa che Amadeus ha corteggiato a lungo, e Junior Cally, che fonti interne danno già per certo al 100%. Raphael Gualazzi è il nome su cui Sugar Music pare puntare maggiormente per quest’annata.

Interessante sarebbe l’approdo solista di Francesco Bianconi dei Baustelle che, però, è rimasto indeciso fino all’ultimo mentre, invece, le porte non si sono del tutto spalancante per il ritorno di Massimo Ranieri in gara per il quale, fino a qualche tempo fa, si avrebbero fatto carte false. Per Riki sono ancora vivissime delle speranze. Le sorprese dell’ultimo momento parlano di un arrivo di Paolo Jannacci e di un duetto classico tra Francesco Renga ed una cantante lirica che, in qualche modo, avrebbero potuto mettere i bastoni tra le ruote al giovane Urso.

  1. Alberto Urso
  2. Irene Grandi
  3. Enrico Nigiotti
  4. Francesco Bianconi
  5. Francesco Renga
  6. Ghali
  7. Le Vibrazioni
  8. Massimo Ranieri
  9. Michele Zarrillo
  10. Paolo Jannacci
  11. Piero Pelù
  12. Rancore
  13. Raphael Gualazzi
  14. Riki
  15. Junior Cally
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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.