giovedì, Aprile 18, 2024

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Sanremo 2020, la scheda di Giordana Angi – Tutto quello che c’è da sapere

Precedenti al Festival, giudizi della stampa, quote dei bookmakers, album, tracklist, autori e testo del brano

PARTECIPAZIONI A SANREMO:

Seconda partecipazione al Festival di Sanremo per Giordana Angi che, finora, aveva partecipato alla kermesse canora ligure soltanto nel 2012 nella gara tra le Nuove Proposte con il brano Incognita poesia arrivando al di fuori dei primi quattro classificati.

IL BRANO:

Per la sua nuova partecipazione alla kermesse ligure Giordana Angi punta su un brano scritto completamente, sia per il testo che per la musica, da lei stesso in collaborazione con Manuel Finotti ed intitolato Come mia madre.

COME NE PARLA LA STAMPA:

“canzone d’amore per la mamma. Stile unico. Voto 6,5” [Carmen Guadalaxara, Il Tempo]

“La seconda classificata di “Amici di Maria De Filippi” dello scorso anno, pubblica per il Festival una lettera struggente aperta, dedicata alla madre, con le parole non dette, i ‘ti voglio bene’ trattenuti, ma soprattutto il porto sicuro per le delusioni e le insicurezze. Intensa” [Andrea Conti, Il fatto quotidiano]

“Son tutte belle le mamme del mondo, la sua di più, bene solo la prova vocale. Voto: 4” [Federico Vacalebre, Il Mattino]

“Brano dedicato alla mamma, ma non incide: 4” [Gabriella Mancini, Gazzetta]

“Eccola, la classica, “vecchia” canzone sanremese. Nonostante a presentarla sia una ragazza. Giordana Angi porta un brano dedicato alla madre: «E se un giorno sarò una mamma / Vorrei essere come mia madre». Possibile che sarà “baciata” dal televoto, con un ritornello “maledettamente” da talent show (e anche da Sanremo). Voto: 3” [Laura Berlinghieri, Amica]

“Non sconvolge né stupisce: Giordana Angi fa Giordana Angi. Il testo è molto bello, la melodia è romantica ma un po’ più scontata. Chiede scusa a una persona se non le ha mai detto quanto le vuole bene, anche se è il più bel regalo dei suoi compleanni” [Giulio Pasqui, Soundsblog]

“Dedicata a lei. “Dammi la borsa che è troppo pesante, non puoi fare sempre tutto da sola…”. Orgoglio, paure, luce, “stringimi forte”. Vera, credibile. Voto: 7″ [Marco Mangiarotti, Quotidiano.net]

“Seconda classificata della scorsa edizione di Amici, non molti si ricordano la sua partecipazione a Sanremo tra i giovani nel 2012 con “Incognita poesia”. Il brano di quest’anno, una ballata che inizia sussurrata piano-voce, nel potente refrain ricorda molto Noemi. Poco rischio, risultato garantito (o quasi), se poi si parla di mamme all’Ariston, la facile emozione è dietro l’angolo” [Andrea Grandi, NewMusic.it]

“Giordana ha un talento immenso, che in questo brano non è espresso a pieno. Un tema sentito, popolare, ben interpretato, ma che ha nel testo, forse un po’ scontato, la sua pecca principale. L’arrangiamento orchestrale, grazie anche a un inciso forte, darà un impulso diverso a un brano che non rende giustizia a un’artista con grandi potenzialità autorali e interpretative. Sul finale in ogni caso arriva l’emozione vera… “Dammi la borsa che è troppo pesante. Non puoi fare sempre tutto da sola che di persone ce ne sono tante ma col tuo cuore ce n’è una sola…” Voto: 6 e mezzo” [Simone Zani, All Music Italia]

“La mamma non può mancare in un Festival di Sanremo che si rispetti: a lei si rivolge la giovane Giordana D’Angi in “Come mia madre” (4.5), struggente ballata con un testo però un po’ scontato” [Giuseppe Attardi, Pickline]

“Di mamma ce n’è una sola, ma si fatica a distinguere quella di Giordana dalle altre. La sua voce graffia. Voto: 6” [Andrea Laffranchi, Corriere della Sera]

“Canzone ampia, profonda. Giordana ha tutto per essere la Mia Martini dei giorni nostri, che sono giorni completamente diversi dai suoi, ma che mantengono e attualizzano una rabbia vocale in grado di lasciare il segno. Voto: 6,5” [Christian Pradelli, Mitomorrow]

“In un Festival “leggero” Giordana porta la sua scrittura intensa per un tema a rischio retorica come quello del rapporto figlia-madre. Il pericolo retorica è scongiurato ma i toni un po’ troppo enfatici di un ritornello a squarciagola non convincono” [Tgcom24]

“Ci siamo. Brava Giordana. Una ode alla mamma, a volere essere come lei. C’è il luogo dove si nascondono le paure. C’è il messaggio mandato dalla stazione. Mamma…ti chiedo scusa se non ti ho mai detto quanto ti voglio bene. Voto: 8” [SkyTG24]

“Giordana Angi fa Giordana Angi. Il testo è molto bello, la melodia è romantica ma anche qui parliamo di un brano abbastanza scontato. Se Pelù scrive una lettera aperta al nipote, Giordana lo fa alla madre, è un Sanremo per certi versi, molto intimo. “Se un giorno sarò una mamma, vorrei essere come mia madre” 5,5” [InsideMusic]

“Ballata pianistica sul rapporto madre-figlia. Vi ricordate «Son tutte belle le mamme del mondo»? Aggiornata al tempo della gig economy: «Ti chiedo scusa se non ti ho mai detto quanto ti voglio bene. Oppure: «Perché l0amore non è solo un posto/ È il tuo modo di fare». E quindi: «E se un giorno sarò una mamma/ vorrei essere come mia madre. Attenti al diabete»” [Il Sole 24 ore]

VOTO MEDIO DELLA CRITICA:

5.69 / 10 (18° posizione generale)

QUOTE SNAI:

7.00 (4° posizione generale)

CANZONE PER SANREMO ’70:

La nevicata del ’56 con Solis String Quartet (Mia Martini – Sanremo 1990)

IL NUOVO ALBUM:

Uscirà per Virgin Records il prossimo 7 febbraio Voglio essere tua – Sanremo Edition, la riedizione dell’ultimo album d’inediti di Giordana Angi, il secondo della sua carriera discografica.

Tracklist [autore testo – autore musica]:

  1. Oltre mare (con Alberto Urso) [Giordana Angi]
  2. Stringimi più forte [Giordana Angi]
  3. Le 4 Milano [Giordana Angi]
  4. Voglio essere tua [Giordana Angi]
  5. Ti vorrei adesso [Giordana Angi]
  6. Lola [Giordana Angi]
  7. Sempre pronti a giudicare [Giordana Angi, Manuel Finotti, Principe, Carlo Avarello]
  8. Paura di morire non ne ho [Giordana Angi]
  9. 400 proiettili [Giordana Angi]
  10. Encore [Giordana Angi]
  11. Come mia madre [Giordana Angi, Manuel Finotti]
  12. Seconda pelle [Giordana Angi, Tiziano Ferro]
  13. La tua eredità
  14. Désolé

TESTO DEL BRANO:

COME MIA MADRE
di Giordana Angi, Manuel Finotti
Edizioni Avarello/Edizioni Curci – Roma – Milano

Dammi la borsa che è troppo pesante
Non puoi fare sempre tutto da sola
Che di persone ce ne sono tante
Ma col tuo cuore c’è n’è una sola
Hai custodito le mie insicurezze
Saresti pronta per rifarlo ancora
Che di stazioni ce ne sono tante
Ma poi torniamo sempre ad una sola
Ti scriverò un messaggio
Appena uscita dalla stazione
Ci vediamo poi per pranzo
Non vedo l’ora di parlarti
Per ritornare a respirare
Ti chiedo scusa se non ti ho mai detto
Quanto ti voglio bene
Tu che hai trovato sempre un posto
Dove nascondere le mie paure
È che l’orgoglio a volte è un mostro
Che ci fa solo allontanare
E se un giorno sarò una mamma
Vorrei essere come mia madre
Nel tuo sorriso mi sentivo apposto
E non serviva più stare male
Ma l’amore non è solo un posto,
è il tuo modo di fare.
Ti chiedo scusa se non ti ho mai detto
Quanto ti voglio bene
Tu che hai trovato sempre un posto
Dove nascondere le mie paure
È che l’orgoglio a volte è un mostro
Che ci fa solo allontanare
E se un giorno sarò una mamma
Vorrei essere come mia madre
Sei tu il regalo dei miei compleanni
La luce accesa quando torno tardi
Il cuore più grande dove ripararmi
Stringimi forte a te
Stringimi forte a te
Stringimi forte a te

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.