venerdì, Marzo 29, 2024

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Sanremo 2021 e l’elogio alla canzone d’autore

Diramato il regolamento della 71esima edizione del festival della canzone italiana, la seconda targata Amadeus

Svelato il regolamento del prossimo Festival di Sanremo, appuntamento fisso per il pubblico italiano da oltre settant’anni che, per la prima volta nella sua storia, vive un momento di profonda incertezza per quanto riguarda la possibile messa in onda. Previsto dal 2 al 6 marzo 2021, il destino della manifestazione dipenderà dall’evoluzione dell’emergenza sanitaria, situazione che nessuno di noi può prevedere (ne abbiamo parlato dettagliatamente qui).

Nel frattempo, la macchina organizzativa è ufficialmente ripartita. Al suo secondo mandato, Amadeus è già al lavoro, impegnato nel duplice ruolo di reclutare i giovani della sezione Nuove Proposte assieme alla commissione, nelle consuete audizioni in programma proprio in questi giorni, oltre a dedicarsi agli ascolti delle prime canzoni e cominciare a disegnare, almeno mentalmente, un profilo ideale del cast dei venti artisti che comporranno la categoria Campioni.

Tra le novità più sostanziali (qui il regolamento completo), spicca la serata dedicata alla canzone d’autore, in programma il giovedì. I big saranno chiamati ad interpretare delle cover a tema, non necessariamente legate alla storia del Festival e, proprio come accaduto lo scorso anno, il voto peserà sulla graduatoria finale. Quindi è più che mai fondamentale proporre il pezzo giusto, per non correre il rischio di perdere posizioni in classifica o, viceversa, per cercare di guadagnarle.

Scegliere come tema la canzone d’autore è un segnale importante, che traccia a grandi linee quella che potrebbe essere l’idea di partenza del direttore artistico, alla ricerca di brani di qualità, proprio come accaduto lo scorso anno con il vincitore assoluto Diodato e la vincitrice morale Tosca, nonostante il cast fosse in generale di respiro contemporaneo e strizzasse l’occhio più al mainstream che al cantautorato impegnato. Proprio per questo motivo, molti pezzi hanno funzionato e avuto una vita in radio, una volta abbassata la serranda dell’Ariston.

In più, dobbiamo considerare che venivamo comunque da due annate targate Baglioni, passatemi il termine, leggermente pesantucce. Le scelte di Amadeus sono state ben ponderate, risultando nella maggior parte dei casi vincenti. Dunque, giusto proseguire nel segno della continuità, ma non si può non tener conto del buon esempio dello scorso anno, ma anche di ciò che sta accadendo a livello sociale ed emotivo. Per cui, un brano come Musica (e il resto scompare) ci poteva stare nel 2020, ma personalmente non me lo immagino nel 2021.

Tra l’altro, gli artisti che si presenteranno il prossimo anno, dovranno necessariamente proporre oltre alla propria canzone inedita anche una cover d’autore. Ve la immaginate la Lamborghini (a cui vogliamo simpaticamente un bene enorme) cantare un pezzo di Luigi Tenco, Fabrizio De Andrè o Francesco De Gregori? Già lo scorso anno con “Non succederà più” non è che le sia andata benissimo. Lei come tantissimi altri. Potrei citare a caso una Baby K o un Tommaso Paradiso, un esempio di due tra i nomi che sono circolati in queste ultime settimane.

Ecco, la scelta della serata dedicata alla canzone d’autore può essere interpretata come una sorta di indizio su quelle che potrebbero essere le identità dei venti ignoti (almeno per il momento), giusto per citare una formula tanto cara ad Amadeus. Questo potrebbe indurre un pensierino da parte di artisti del calibro di Fiorella Mannoia o Samuele Bersani, nomi al momento poco probabili vista la recente pubblicazione dei loro rispettivi lavori, ma che potrebbero essere invogliati da una direzione artistica votata alla qualità.
Che dire? Il dado non è ancora tratto, ma è appena stato lanciato.

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Nico Donvito

Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
Nico Donvito
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