venerdì, Aprile 19, 2024

CLASSIFICHE

SUGGERITI

Sanremo 2021 si, Sanremo 2021 boh

Quali presenze ci convincono di più, quale ci convincono meno per il prossimo Festival di Sanremo

Sanremo si:

  • AIELLO: una delle novità che ci si sente di inserire tra le più attese. Negli ultimi due anni è riuscito ad affermarsi e a crescere partendo dalla forza delle emozioni senza godere di un particolare appoggio delle radio e, ancor meno, delle televisioni. Canta di cuore e lo fa con un linguaggio tradizionalmente pop/soul il che rende la sua proposta musicale una boccata d’aria fresca per quanti chiedono da tempo a gran voce un ritorno del sentimento all’interno della musica italiana. A Sanremo se porterà una ballata struggente saprà prendersi lo scettro del nuovo pop sanremese contemporaneo grazie alla duttilità vocale di cui dispone. Ha tra le mani un jolly importante. 
  • ARISA: è nata e cresciuta a Sanremo e su quel palco ha mostrato le cose più belle della sua carriera musicale per questo un suo ritorno sulle scene del Teatro Ariston risulta sempre incredibilmente gradito. Canta come un usignolo e per questo ritorno ha promesso una canzone classica alla Whitney Houston il che è come promettere un capolavoro. Se avrà definitivamente capito che da lei ci si aspettano brani strappalacrime che ne esaltino la classicità timbrica avrà fatto centro. Un’altra volta.

Arisa studio di registrazione

  • MALIKA AYANE: altra protagonista della del bel canto all’italiana e altra voce assolutamente in grado di incantare il pubblico con la propria ugola d’oro. A Sanremo ha regalato negli anni episodi di rara raffinatezza pur senza scadere mai nella nicchia ma riuscendo, piuttosto, ad abbracciare il largo pubblico e a portarlo dalla sua parte. Dopo qualche anno di voluta lontananza sarà nuovamente della gara per ribadire a tutti che la voce e la particolarità timbrica possono fare ancora la differenza.
  • MAX GAZZE’: il protagonista più istrionico e folle tra le presenze maschili di questo Festival. Ha sulle spalle altre partecipazioni che lo rendono navigato ed esperto rispetto ad un palco impegnativo come quello dell’Ariston. Tornerà e lo farà riproponendosi con un brano che ha tutta la fama di essere sufficientemente istrionico ed ironico secondo la sua miglior tradizione canora e musicale. Attenzione al nuovo tormentone sanremese by Max Gazzè.
  • NOEMI: La leonessa è ormai di casa in Riviera e se in questi anni si è districata tra successi e sonori tonfi questa volta ha tutta la voglia di riprendersi le scene con convinzione ed efficacia. Ha in serbo una nuova trasformazione (non solo musicale) e vista l’atmosfera che la circonda c’è da scommettere che questa possa essere la volta buona per tornare a ruggire.

Sanremo boh:

  • ANNALISA: lei è una grande voce e spesso all’Ariston ha mostrato grandi cose. Lo farà senza ombra di dubbio anche questa volta ma il grande “boh” che ci riserviamo di riservarle alla viglia riguarda le premesse: ancora non è riuscita a trovare il giusto equilibrio nella sua proposta musicale e per l’ennesima volta proporrà al Festival una ballad d’impatto per poi lanciare un album con suoni contemporanei e ricette musicali estranee. Insomma l’ennesimo Festival che ci farà gridar alla sua bravura ma che poi verrà ad essere smentito poco dopo.
  • BUGO: questa sua seconda partecipazione in Riviera suona più come un risarcimento che come un premio. E’ indubbio che i fatti dello scorso anno lo hanno estremamente danneggiato, da una parte, ma è anche vero che gli hanno consentito di essere in scena all’Ariston per una seconda opportunità. Non ci fosse stato l’affaire Morgan sarebbe davvero anche di questa partita? Forse la canzone ci farà ricredere ma per ora…

Bugo 2020

  • EXTRALISCIO e DAVIDE TOFFOLO: realtà poco conosciuta anche se con diversi anni di carriera alle spalle nelle balere di tutt’Italia. Ciò non toglie che così, sulla carta, la loro presenza si giustifica con difficoltà e non pare essere così convincente come, invece, avrebbe potuto risultare qualche altro nominativo. Dovranno stupire e convincere per davvero se vorranno confermare l’enorme fiducia che si sono visti riposti da Amadeus e da tutta la commissione musicale della kermesse.
  • GIO EVAN: promette benissimo ma, al momento, il suo rimane un nome non così noto all’interno di questo cast e non troppo ben identificato né da parte del pubblico che della critica. La verità è che probabilmente stupirà tutti quanti ma fino al 2 marzo rimarrà un nome che, finora, non ha conquistato chissà quali riconoscimenti nel mondo della discografia d’oggi. Zero certificazioni FIMI, zero comparsate televisive o radiofoniche negli ambienti che contano, zero occasioni importanti. Questa sarà la prima e c’è da augurargli di sfruttarla al massimo per giustificare il suo posto tra i big.
  • ORIETTA BERTI: è l’unica “regina” di questo cast ma è anche un nome che non circola da parecchio nel mondo discografico e radiofonico con un progetto ed una proposta credibile. Il suo ritorno appare poco attinente con il mercato discografico d’oggi ma, cosa ancor peggiore, con le sue ambizioni di continuare poi a fare musica per davvero dopo il Festival. Tra le tante “vecchie glorie” si avrebbe forse potuto optare per qualcuno ancora attivo discograficamente (l’ultimo album d’inediti di Orietta Berti risale addirittura al 1989).
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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.