giovedì 21 Novembre 2024

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Sanremo 2023 immagina i testi, ‘giocando’ con i titoli

Cosa raccontano i titoli delle canzoni del prossimo Festival di Sanremo?

Le parole nelle canzoni, un intrigante ‘gioco’ di importanza metrica, stilistica e semantica. Spesso, quando parliamo di canzoni ci concentriamo sugli aspetti musicali, a discapito di quelli testuali. La scelta delle parole da usare nel pezzo è, invece, un lavoro fondamentale, fin dal titolo; da qui, nasce la curiosità verso i brani, ancora prima di conoscere il contenuto. Dal titolo, possiamo fantasticare sull’argomento della canzone, immaginarlo e metterlo in relazione con gli altri pezzi.

Guardando i titoli dei partecipanti al prossimo Festival di Sanremo 2023, notiamo la presenza del numero ‘due’ e delle sue declinazioni: ElodieDue; Marco MengoniDue vite; Mara SatteiDuemilaminuti; Cugini Di CampagnaLettera 22.

Parliamo di LazzaCenere e di OllyPolvere: due pezzi con un termine sinonimo nel titolo, il cui significato può fare riferimento sia ad un ambito chimico-fisico sia a quello della mineralogia e della religione. Cosa avranno da raccontarci?

Sarà una travolgente storia d’amore, che nasce da un ballo sensuale e appassionato, quella che possiamo immaginare con i titoli di TananaiTango e di Paola & ChiaraFurore? Mentre, Mr. RainSupereroi; Colapesce, DimartinoSplash; gIANMARIAMostro, potrebbero portarci al mondo dei fumetti, dominato da personaggi dotati di poteri eccezionali e ricco di parole onomatopeiche, usate per imitare rumori/suoni della vita quotidiana.

Con MadameIl bene nel male; Gianluca GrignaniQuando ti manca il fiato; Leo GassmanTerzo cuore; Anna OxaSali (Canto dell’anima) entreremo in una dimensione più introspettiva, per osservare le esperienze in modo soggettivo ed autonomo? E  magari, scoprire aspetti di noi che non conoscevamo; che non saremmo disposti ad ammettere, o che, semplicemente, avremmo negato, perfino a noi stessi. In questa prospettiva, potremmo ritrovarci a essere come le canzoni di ShariEgoista; WillStupido; o semplicemente, come LevanteVivo.

Per un viaggio di questa portata, è necessaria, però, una certa predisposizione, perché, se dovesse essere come il titolo di Colla ZioNon mi va, diventerebbe la canzone di SethuCause perse. Del resto, questo è il finale di molte storie, non necessariamente d’amore: finire ugualmente al titolo di ArieteMare di guai , anche solo a causa di quello che canterà GiorgiaParole dette male.

Quando non ci sarà più la prospettiva di andare avanti insieme, sarà il caso di dirsi con i ModàLasciami, e celebrare con i Coma_CoseL’addio? Tanto, per una porta che si chiude, un piccolo varco di speranza si apre, dove proiettarci a cercare un futuro nuovo. Lo stesso che potremmo percepire col titolo di LDASe poi domani e di UltimoAlba. La settimana sanremese, certamente, è un’alba che stiamo aspettando con trepidazione, sicuri che sarà come per gli Articolo 31Un bel viaggio, in grado di farci emozionare e sognare, ma anche di far conoscere la musica italiana nel mondo, grazie a una kermesse col marchio di Rosa ChemicalMade in Italy.

Per concludere, un dato è tratto: in assenza del testo, il titolo è l’essenza della canzone che verrà e, fino a quel momento, ogni pezzo sarà quello che sapremo immaginare. A questo punto, ricominciamo il ‘gioco’ senza ripassare dal ‘via’: quale testo vi passa per la testa?

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Francesco Penta

Appassionato della parola in tutte le sue forme; prediligo, in particolar modo, la poesia a schema metrico libero. Strizzo l'occhio all'ironico, all'onirico e al bizzarro. Insieme alla musica sia la parola. Dopo la musica si ascolti il silenzio; da questo "vuoto sonoro" nasca un nuovo concerto.