giovedì, Marzo 28, 2024

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Sanremo 2023, le pagelle della prima serata

Diamo i voti in diretta a tutte le esibizioni della prima serata del Festival di Sanremo 2023

E’ arrivato il momento. Si alza il sipario sul Festival di Sanremo 2023! In questa prima serata scopriremo le canzoni di 14 artisti in gara (qui la scaletta con l’ordine di uscita) e spezzeremo il ritmo della gara con tanti attesissimi ospiti (qui per scoprirli tutti). Noi e le nostre pagelle in diretta, però, ci siamo, come sempre!

(pagelle in aggiornamento)

  • SALI (CANTO DELL’ANIMA) – Anna Oxa

L’unica diva della canzone che questo Festival ospita apre (non a caso) l’edizione e la serata. Lo fa mettendo da subito in scena il valore della sua ugola che è il vero punto forte di questa sua nuova proposta musicale. In questi anni è mancata tanto un’artista come Anna Oxa capace di guardare alla profondità, all’introspezione e alla ricerca musicale. Questo pezzo è sicuramente un buon manifesto della Oxa di oggi ma anche un buon compromesso con la Oxa che fu. Alla fine, a rimanere, è la sua voce senza eguale, un unicum di talento, tecnica ed unicità. La canzone non è delle più immediate ma, rispetto alle sue ultime partecipazioni, è sicuramente più accessibile. Bentornata diva della voce. VOTO: 7/8

  • MOSTRO – Gianmaria

Ha una bella presenza sul palcoscenico l’ex X-Factor che si dimostra a proprio agio nell’esibirsi senza troppe barriere anche nei confronti di un pezzo del tutto inedito su di un contesto così importante. La sua voce sottolinea con capacità alcuni dei passaggi più interessanti del pezzo. A non convincere è la scelta poco coerente di una musicalità che si apre furbamente ad un inciso che suona radiofonico ma poco adatto alla personalità musicale che ha mostrato finora al pubblico. VOTO: 5.5

  • SUPEREROI – Mr.Rain

E’ il classico brano “alla Mr.Rain” quello che rappresenta l’esordio di questo artista sul palco del Teatro Ariston dopo tanti tentativi andati a vuoto nel corso degli ultimi brani con pezzi anche superiori a questo. Il coro dei bambini è un altro di quegli elementi che spesso ritornano nel corso delle sue produzioni. Difficile che questo pezzo faccia breccia su un pubblico che non lo apprezzava fino ad ora. Un pezzo che gli vale la sufficienza. VOTO: 6

  • DUE VITE – Marco Mengoni

E’ un fuoriclasse Mengoni e questa canzone lo dimostra una volta di più riuscendo a dimostrarsi sufficientemente classica e tradizionale per rispettare il must della ballatona emozionale a Sanremo ma, insieme, a risultare anche contemporanea ed adatta al presente discografico. La sua performance vocale, poi, è sempre puntuale ed ottimamente all’altezza delle aspettative ma la differenza la fa la sua interpretazione che lo mostra perfettamente a proprio agio sul palco, con la telecamera e con la dimensione scenica. E’ qui per vincere. VOTO: 8.5

  • MARE DI GUAI – Ariete

Ha più di qualche problema d’intonazione la giovane Ariete mentre la sua ballata d’amore cresce. Il vero problema della sua esibizione, però, è un’interpretazione troppo soft a livello di vocale dove le viene a mancare ogni intenzione di sottolineare alcuni passaggi per dare dinamica alla canzone e al suo senso. Peccato perchè dalla sua aveva un autore importante come Calcutta, la produzione fondamentale di Dardust ed un successo tra i giovanissimi che le avrebbe consentito di sfruttare meglio l’occasione di Sanremo. O forse è solo l’effetto di venire dopo Mengoni. VOTO: 4.5

  • ALBA – Ultimo

Il suo ritorno a Sanremo è stato raccontato come chiusura di un cerchio ma in realtà dal Festival Ultimo sta cercando un classico per la sua carriera. Questa è sicuramente una bella canzone che ne conferma il talento autorale basato su di una verità e semplicità testuale. A colpo d’occhio Ultimo mostra una crescita sul palco mettendo a dimostrazione della canzone anche una teatralità e fisicità inedita che sottolinea il valore di versi su cui si crede in particolar modo. La resa vocale a tratti rischia l’urlato ma la canzone c’è e crescerà di ascolto in ascolto. Peccato solo che all’arrangiamento manchi un po’ di riempimento a momenti per far volare ancora di più il pezzo. Sono in corso, però, tentativi di innovazioni. VOTO: 8-

  • L’ADDIO – Coma_Cose

Se nel 2021 cantarono guardandosi negli occhi questa volta fanno la scelta opposta per raccontare un amore in crisi. Rispetto a ‘Fiamme negli occhi’ questa volta, però, la musicalità risulta meno coinvolgente ed avvolgente per lasciare ad un flow più spigoloso fino a quanto non parte il ritornello e le due voci, insieme, risultano più complete. Occorrerà sentire la versione incisa per comprenderne il reale potenziale radiofonico. Per ora, sul versante sonoro non convincono appieno anche se hanno uno dei testi più belli dell’edizione. VOTO: 6-

  • DUE – Elodie

E’ una Elodie attualissima e contemporanea quella di questa nuova hit che, c’è da scommettere, andrà alla grande in radio fin da domani. La sua immagina buca lo schermo e questo sicuramente l’aiuta nel corso dell’esibizione ma, anche questa volta, il brano che propone la impegna particolarmente anche sul piano della vocalità con dei passaggi non così scontati (c’è anche qualche ricorso al falsetto che mai le avevamo visto scegliere fino ad oggi come soluzione vocale). Ascolto dopo ascolto la canzone crescerà e c’è da giurare che in versione studio sarà ancora più convincente sul piano delle sonorità. Lei è qui per fare la diva. VOTO: 7.5

  • TERZO CUORE – Leo Gassmann

Si avverte forte la firma di Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari in questo pezzo e, in alcuni momenti, se ne sente anche la mancanza perchè la voce di Leo Gassamnn fatica a reggere la richiesta di energia che questo inciso necessiterebbe di ricevere. Qualche problemino d’intonazione c’è stata. Molto meglio il cantato delle strofe dove la timbrica soffiata ben rende. La canzone però c’è e crescerà di ascolto in ascolto anche se l’interprete non è forse quello più giusto. La canteremo per parecchio. VOTO: 6/7

  • LETTERA 22 – I Cugini di Campagna

Non sono pericolosamente più trash di quello che ci si poteva aspettare ma, forse, il problema è proprio questo. La canzone, scritta da La Rappresentante di Lista, ha il suo perchè e, curiosamente, non risulta essere uno di quei brani che nella nostra attualità non può avere alcuno spazio discograficamente rilevante ma che si accontenta unicamente di glorificare il passato di un’antica realtà musicale riportandola su di un palco prestigioso. Se la canzone, dunque, è gradevole e loro cantano meglio di tanti altri non si riesce a trovare il pretesto giusto per bocciare questo passaggio. Curiosi. VOTO: 6+

  • QUANDO TI MANCA IL FIATO – Gianluca Grignani

Parte lenta la progressione di Gianluca Grignani che, poi, spinge il crescendo con la sua stessa voce precedendo l’orchestrazione che, invece, rimane più soffusa fino alla seconda metà del suo sviluppo. Il bel testo di cui gode questa canzone viene a veder ridotto il suo potenziale da un cantato che si mangia più di qualche parola. Il vero problema di questo pezzo, però, è un altro: da canticchiare è praticamente impossibile e questo ne limita enormemente il potenziale. L’orchestrazione e l’arrangiamento, però, sono tra i migliori della serata. VOTO: 6.5

  • POLVERE – Olly

Arriva l’autotune in questa serata di Sanremo 2023 e c’è da dire che Olly ne sfrutta al meglio il potenziale sonoro coniugandolo, comunque, all’apporto dell’orchestra che non risulta affatto fuori luoghi con il genere. Lui si dimostra a proprio agio sul palco e con una canzone che ha comunque del potenziale rispetto allo scenario musicale attuale potendo ambire al pubblico più giovane senza risultare, tuttavia, indigesta nemmeno al pubblico più adulto e tradizionalista. VOTO: 7

  • NON MI VA – Colla Zio

Giocano con i suoni anche i Colla Zio ma poi percorrono la via di un brano più tradizionale cantato a più voci e mettendo insieme più di un genere per movimentare il tutto. Sicuramente dalla loro hanno la leggerezza, la freschezza e la voglia di suonare trascinanti ed invoglianti ma occorrerà vedere se questo basterà a far volare la canzone nei circuiti radiofonici da dove il loro percorso musicale dovrà necessariamente passare. VOTO: 5.5

  • DUEMILAMINUTI – Mara Sattei

Ha poco del pop-rock dei Maneskin ma anche della freschezza contemporanea dei suoni di thasup questa proposta di Mara Sattei che guarda piuttosto alla tradizione delle grandi ballate d’amore sanremesi pur non godendo di una di quelle voci strutturalmente importanti per reggerne il peso. Il pre-ritornello si basa si di una buona intuizione melodica ma poi tutto torna ad ammorbidirsi in un ritornello che sceglie la strada del cantato più tradizionale fatto di aria per svilupparsi. La canzone, tuttavia, c’è. Lascia qualche dubbio soltanto l’accostamento con la voce. VOTO: 7-

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.