domenica, Aprile 28, 2024

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Sanremo 2024, analisi di un Festival disegnato pensando a Spotify e alle radio

Non staremo qui a soffermarci sullo spettacolo televisivo, ma su come Amadeus ha pensato la sua quinta avventura sanremese dal punto di vista musicale. Il direttore artistico ha continuato nel suo processo di svecchiamento del Festival avvicinandolo sempre più ai giovani e ai loro gusti, ma soprattutto disegnandolo su quelle che sono le linee guida di programmazione delle radio. Merito di Amadeus è quello di aver portato sul palco più importante d’Italia artisti che in altri tempi avrebbero assistito alla kermesse soltanto davanti al televisore, ma in quasi tutti i brani ha anteposto la fruibilità e la funzionalità alla qualità e dopo 5 anni, conoscendone un pò le intenzioni, gli artisti si sono adeguati, presentando proposte musicali più orientate verso la dance.

Alcuni messaggi inclusi nei testi avrebbero trovato migliore collocazione in una ballad, la conversione è parsa evidente al momento degli ascolti. Unire preferenze musicali del momento a esigenze di share, ha prodotto ascolti record difficilmente raggiungibili, ma ne è sortita una edizione un pò piatta a livello di proposte musicali nonchè di qualità, si è puntato al refrain facilmente assimilabile tornando un pò al “sono solo canzonette” che per anni è stato lo slogan della kermesse. Una edizione probabilmente che sarà ricordata più per il boom di ascolti che per la qualità dei brani proposti.

Il direttore artistico avrà pensato che per avvicinare le canzoni sanremesi al pubblico bisogna proporre  ciò che il pubblico adesso cerca e le prime tre posizioni nella classifica generale sembrano dargli ragione, una cantante che ha quattro singoli nelle prime 100 posizioni di Spotify, il rapper del momento, lo scorso anno il più streammato dai giovani e Annalisa che con questo Festival ha definitivamente sposato la linea dance. Restiamo sempre dell’idea che qualità e ottimi risultati possano andare tranquillamente a braccetto, ma Amadeus ha voluto strafare, rischiando forse in alcuni nomi, ma non nei contenuti, in quello è rimasto fedele a sè stesso.

Ultima cosa, il numero delle canzoni, trenta brani in gara sono sembrati decisamente troppi, in alcuni casi è sembrato che Amadeus sia dovuto scendere a diversi compromessi per avere alcuni artisti dovendo inevitabilmente allungare la sua lista con altri nomi. A livello di show i 5 festival di Amadeus sono stati una macchina perfetta, una festa nazional popolare capace di catalizzare davanti al piccolo schermo l’85% della popolazione televisiva, a livello di contenuti si sarebbe potuto fare qualcosa di più.