sabato 7 Dicembre 2024

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Sanremo 2024, Angelina Mango vince davanti a Geolier e Annalisa

Si è conclusa la 74esima edizione del Festival di Sanremo, l’ultima (?) siglata Amadeus; dopo 10 anni, la vincitrice è una donna, Angelina Mango, l’ultima era stata Arisa nel 2014.

Angelina Mango

La noia, che ha vinto anche il premio “Lucio Dalla”, assegnato dalla sala stampa, è senza ombra di dubbio la canzone più “completa” che abbiamo ascoltato in queste 4 lunghissime serate (30 artisti in gara sono davvero troppi).

Il testo, scritto dalla stessa Angelina e da Madame, non è scontato, la musica è accattivante: il mood generale fresco e contemporaneo senza però perdersi in quel mare piatto che ormai invade le radio.

Ecco, Angelina ha saputo conservare la propria identità artistica, senza ripetersi. Come se non bastasse, ha dato prova di una grande padronanza del palco, che ha calcato in maniera al contempo spontanea e affascinante.

Annalisa

Non possiamo dire la stessa cosa di colei che, sin dall’annuncio della sua partecipazione, era stata data per favorita, Annalisa.

Forte dei successi collezionati nell’ultimo anno, in molti avevano dato per scontato che questo sarebbe stato il suo Festival.

Ad onore del vero, seppur con un messaggio importante, il rispetto reciproco in una coppia, il risultato finale è una hit da disco in cui non è stata data priorità al senso ma alla forma. A nostro avviso, il suo lavoro meno interessante degli ultimi tempi.

Nelle sue tre esibizioni è apparsa ingessata, costruita, poco spontanea.

La sua scelta di abbandonare il suo mondo artistico per quello degli stream e delle visualizzazioni lo abbiamo compreso ma questo nuovo mood non le appartiene realmente e mai come in questo caso, la dicotomia è arrivata tutta.

Il terzo posto sembra essere più figlio di ciò che è stato prima che di quello che abbiamo visto sul palco dell’Ariston.

Geolier

Discorso a parte per Geolier, classificatosi secondo in maniera del tutto inaspettata e rischiando anche di vincere.

Il rapper napoletano è arrivato a Sanremo accompagnato dalle polemiche per la sua partecipazione: il suo “dialetto” napoletano  giudicato non in linea con le regole del Festival.

Amadeus ha fatto benissimo a difendere le sue scelte su questo punto (su altre scelte no, ma ne parleremo): se passa lo slang giovanile di alcuni testi può e deve passare anche il dialetto.

La canzone è bella: una storia può finire ma non deve mai mancare il rispetto reciproco, ed arriva anche se qualcuno può non comprendere proprio tutte le parole. Anche le sue esibizioni sono state all’altezza della kermesse.

D’altronde, se Emanuele Palumbo è in tutte le classifiche con il suo album da mesi un motivo ci sarà, piace.

A noi non sono piaciuti i fischi alle lettura delle classifiche: Geolier si è esibito, non ha certo votato: l’eventuale dissenso andrebbe manifestato in maniera civile e non in modo da mettere in difficoltà un artista che già deve reggere il peso emotivo di una manifestazione così importante.