Sanremo 2025 a mente fredda: chi ha vinto e chi vincerà davvero – Parte 1

Una riflessione su Sanremo 2025 e sulla classifica finale: chi ha vinto nell’immediato e chi vincerà davvero nel tempo? A cura di MisterY
Dietro le quinte è la rubrica che svela i segreti dell’industria musicale dal punto di vista di un insider che ha scelto di restare nell’ombra per preservare la purezza del suo pensiero. MisterY non si nasconde per paura, ma per offrire uno sguardo libero e autentico su un mondo dove spesso conta più chi parla che ciò che viene detto. Oggi analizziamo Sanremo 2025 a mente fredda, parlando di chi ha vinto e di chi vincerà davvero nel tempo.
Grazie alla sua pluriennale esperienza alle spalle, l’autore di questa rubrica ci guiderà attraverso le dinamiche, le evoluzioni e le sfide di un settore in continua trasformazione. In ogni appuntamento un tema diverso, ma sempre con lo stesso obiettivo: portare alla luce ciò che resta nascosto nel frastuono del successo.
Sanremo 2025 a mente fredda: chi ha vinto e chi vincerà davvero – Parte 1
The end: fine dei giochi. Sanremo 2025 è terminato e ci ha lasciato un bel mappazzone di nuovi elementi da valutare. Olly ha vinto e non andrà all’Eurovision per fare il suo tour nei club, palazzetti, arene. Lucio Corsi ha stravinto perché, pur essendo un nome noto nel mondo meno mainstream, è entrato da outsider ed è uscito da re con la corona, per altro insieme a Topo Gigio e con un Eurovision da giocarsi, che comunque non si sa mai… È stata la “rivincita” dei cantautori, ma anche il Festival delle donne snobbate e dei monologhi assenti. Andremo qui a prendere la classifica, le canzoni e altri fattori del caso valutando vari casi studio e commentando chi ha finito questo Festival con le ossa rotte, chi è rinato e chi forse non ci tornerà più.
LA Top 5 e il “cantautorato”
Partiamo subito da Olly per celebrare il suo successo. La premessa da fare qui è che il giovane artista genovese avesse comunque già una super solida fan base, creata e fatta crescere grazie a una serie di scelte curate in maniera perfetta, con la scelta di singoli ben piazzati accompagnati nei mesi precedenti al Festival da un album che ha saputo subito ingranare registrando ottimi numeri.
Al netto delle polemiche abbastanza inutili (avere una manager brava nel suo lavoro è una colpa???), Sanremo per Olly è stata la certificazione di un momento d’oro, con la canzone giusta nel momento giusto. I palazzetti così sono raddoppiati e sono state aggiunte due date evento a Milano con 70.000 tagliandi staccati in poche ore. Il momento è quello in cui tutto va alla grande, da capire solo se il giovane artista saprà confermarsi anche dopo il biennio 2025/26. La strada pare però tracciata.
Di Lucio Corsi abbiamo già parlato nell’introduzione e ci ribadiamo a dire che a livello di “guadagno” da Sanremo, forse nessun artista negli ultimi 15 anni ha giovato di tale escalation. Lucio è entrato in punta di piedi ma con anni e anni di esperienza e gavetta sui palchi veri, ergo non poteva sbagliare. La canzone c’è ed è arrivata, probabilmente anche oltre le sue stesse aspettative. Il pubblico generalista l’ha capito ed amato ed ora viaggia sul milione di follower su Instagram, andrà all’Eurovision e dopo un tour nei club porterà live la sua musica con due appuntamenti giganti a Roma e Milano. Piace a tutti: grandi e bambini, inoltre ha il merito di aver portato sul palco finalmente la versione fragile di un uomo che è l’opposto di quella super abusata o stereotipata dal mondo trap/urban italiano. Chapeau.
Il discorso riguardo Brunori Sas è leggermente diverso perché, seppur artista non propriamente definibile commerciale, il cantautore calabrese ha sapientemente saputo allargare il proprio bacino d’utenza negli anni, senza per altro dover ricorrere in stratagemmi rischiosi (poca tv, poca promo o altre scorciatoie).
Insomma, Brunori il suo pubblico lo aveva prima di Sanremo ed era certo di averlo anche dopo, anche perché i palazzetti li fa da un po’. Altrettanto vero che l’arrivo sul podio lo ha certificato come uno dei vincitori anche al televoto. Dimostrando che saper aspettare per prendersi il proprio meritato posto, anche in un mondo confusionario come quello dello spettacolo, alla fine paga eccome. Insomma Brunori avrà pensato “sai cosa? adesso vado a Sanremo con una bella canzone, così anche le mamme della domenica sapranno che sono bravo”, lecito.
Mettere Simone Cristicchi e Fedez nello stesso discorso sembra folle, eppure entrambi hanno portato sul palco, in modo diverso, canzoni da temi pesanti ed entrambi ne sono usciti bene. Se per Cristicchi non è una novità, visto che ha dimostrato con ogni sua partecipazione al Festival di saper colpire puntando sull’emozione, per Fedez c’erano moltissimi rischi, soprattutto dopo il gossip pre-Festival condito dai racconti di mr. Corona.
Il rapper milanese ha invece sorprendentemente rigato dritto, puntando tutto sulla musica, su una canzone che è piaciuta tanto al pubblico e sono una comunicazione asciutta. I fan (e non solo) hanno apprezzato e ora, grazie a questo Sanremo, Fedez ha impostato la sua vita di nuovo sulla “modalità musica”, annunciando due Forum e la lavorazione a nuovi progetti discografici. Simone Cristicchi ha parlato di malattia, Fedez pure. Il pubblico e la sala stampa li ha comunque premiati: questo significa che forse tutto sommato c’è ancora voglia di sentire storie impegnate anche sul palco dell’Ariston?
Cosa ci dicono queste considerazioni? Che Sanremo è e sarà nei secoli dei secoli lo specchio del nostro paese? Può essere, ma questa top 5 ci dice soprattutto che probabilmente alla gente piace l’idea di artisti che si scrivono da soli le canzoni, rendendole quindi più personali e riconoscibili. Ci dice che nel momento del caos musicale più totale, fatto di playlist, collaborazioni, squadre di lavoro da 800 autori, tormentoni da Tik Tok e chi più ne ha più ne metta, i tempi potrebbero essere maturi per una nuova era musicale fatta di cantautorato puro in classifica. Sarà così per davvero?
Appuntamento alla seconda parte, dove continueremo ad analizzare il responso di Sanremo 2025.