Sanremo 2025 a mente fredda: chi ha vinto e chi vincerà davvero – Parte 3

Una riflessione su Sanremo 2025 e sulla classifica finale: chi ha vinto nell’immediato e chi vincerà davvero nel tempo? A cura di MisterY
Dietro le quinte è la rubrica che svela i segreti dell’industria musicale dal punto di vista di un insider che ha scelto di restare nell’ombra per preservare la purezza del suo pensiero. MisterY non si nasconde per paura, ma per offrire uno sguardo libero e autentico su un mondo dove spesso conta più chi parla che ciò che viene detto. Dopo la prima e la seconda parte, oggi continuiamo ad analizzare Sanremo 2025 a mente fredda, parlando di chi ha vinto e di chi vincerà davvero nel tempo.
Grazie alla sua pluriennale esperienza alle spalle, l’autore di questa rubrica ci guiderà attraverso le dinamiche, le evoluzioni e le sfide di un settore in continua trasformazione. In ogni appuntamento un tema diverso, ma sempre con lo stesso obiettivo: portare alla luce ciò che resta nascosto nel frastuono del successo.
Sanremo 2025 a mente fredda: chi ha vinto e chi vincerà davvero – Parte 3
The end: fine dei giochi. Sanremo 2025 è terminato e ci ha lasciato un bel mappazzone di nuovi elementi da valutare. Olly ha vinto e non andrà all’Eurovision per fare il suo tour nei club, palazzetti, arene. Lucio Corsi ha stravinto perché, pur essendo un nome noto nel mondo meno mainstream, è entrato da outsider ed è uscito da re con la corona, per altro insieme a Topo Gigio e con un Eurovision da giocarsi, che comunque non si sa mai… È stata la “rivincita” dei cantautori, ma anche il Festival delle donne snobbate e dei monologhi assenti. Andremo qui a prendere la classifica, le canzoni e altri fattori del caso valutando vari casi studio e commentando chi ha finito questo Festival con le ossa rotte, chi è rinato e chi forse non ci tornerà più.
Arriviamo oggi al limbo, la terra di mezzo, ovvero andremo a prendere tutti quegli artisti per cui questo Festival non ha dato, ma nemmeno ha tolto troppo. Un limbo appunto, perché la partecipazione non ha fatto da boost alla carriera e perché probabilmente si è raccolto meno di quanto si è seminato.
Partiamo da uno dei nomi più acclamati: Giorgia. Disclaimer: Giorgia è una delle voci più belle del panorama nazionale e vanta una carriera di primissimo livello. La sua canzone sta piacendo alle radio e sta andando forte nelle vendite, così come il suo tour estivo che proseguirà poi nei palasport. Il motivo della sua presenza in questa posizione dell’analisi è semplicemente dettato dal fatto che trovarsi, seppur di poco, fuori dalla top 5, è stato qualcosa di veramente inimmaginabile. Se ti chiami Giorgia e torni a Sanremo lo fai per vincere e, se non vinci, sicuramente ti aspetti un posto nella cinquina finale. Il sesto posto, al netto di tutto, rimane uno smacco.
Così anche per Irama che, dopo una lunga serie di partecipazioni, torna con una canzone in pieno stile Irama. Il risultato è un nono posto finale con numeri leggermente più bassi a livello di ascolti rispetto alle ultime sue canzoni in gara (almeno per ora). Con un tour nei palazzetti e un San Siro annunciato da riempire il giovane artista conferma di essere molto amato dal suo pubblico, ma ancora una volta manca lo scalino finale. Un Sanremo comunque gestito bene da Irama, che tuttavia non aggiunge probabilmente molto alla sua carriera. In questo caso sicuramente l’effetto ridondanza non paga.
Citiamo qui in mezzo anche i The Kolors perché la strategia di tornare nuovamente con un tormentone, dopo il successo degli ultimi singoli, sembra pagare a metà. In primis perché la sfida dei tormentoni è persa contro “Cuoricini” dei Coma_Cose, e poi perché anche qui l’effetto “stessa canzone” sembra aver condizionato pubblico e giornalisti che si sono dimostrati tiepidi nell’accogliere il brano.
Mettiamo insieme, seppur con risultati di classifica diversi, Shablo & co e Willie Peyote. Entrambi partiti senza troppe aspettative di classifica ed entrambi probabilmente sottostimati, soprattutto in relazione a due proposte musicali di valore. In questo senso la potenzialità di questi pezzi è stata probabilmente debilitata da un contesto come il palco dell’Ariston, non troppo adatto per queste proposte. Le radio comunque stanno dimostrando di apprezzare.
Stesso discorso in sincro anche per Sarah Toscano e Serena Brancale. A differenza di tante colleghe partite senza alcuna ambizione di scalare la classifica. Passate quasi inosservate durante la kermesse, stanno dimostrando che, nonostante una classifica finale non esaltante, la partecipazione a Sanremo comunque ha smosso le acque. Ora starà a loro la parte più difficile: ovvero proseguire a mettersi in mostra dopo la vetrina sanremese, evitando che questa risulti un guizzo solitario della carriera.
Appuntamento la quarta e ultima parte, dove continueremo ad analizzare il responso di Sanremo 2025.