giovedì 21 Novembre 2024

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Sanremo 2025, appello per attribuire a Iva Zanicchi il Premio alla Carriera

Sanremo 2025 potrebbe essere l’occasione ideale per incoronare Iva Zanicchi come regina del Festival, a sessant’anni dal debutto e con tre vittorie all’attivo

Con l’avvicinarsi della 75esima edizione del Festival di Sanremo, che si svolgerà al Teatro Ariston dall’11 al 15 febbraio 2025, desideriamo lanciare un accorato appello al direttore artistico Carlo Conti e al Comune di Sanremo per attribuire a Iva Zanicchi il prestigioso Premio alla Carriera.

Il prossimo anno rappresenterà un anniversario significativo per l’Aquila di Ligonchio, poiché ricorrono i sessant’anni dal suo debutto in gara con il brano “I tuoi anni più belli”. Era il 1965, infatti, quando la cantante emiliana si presentò per la prima volta in Riviera, reduce dal successo di “Come ti vorrei”, versione italiana di “Cry to me” di Solomon Burke.

Iva Zanicchi si diventata poi una delle interpreti più appezzate della canzone italiana, avendo all’attivo ben tre edizioni del Festival, un traguardo che la colloca tra i grandi della musica, seconda solo a Domenico Modugno e Claudio Villa, entrambi con quattro trionfi festivalieri. La sua straordinaria merita un riconoscimento proprio su quel palco.

Iva Zanicchi e le undici partecipazioni sanremesi

Dopo il debutto poco fortunato del 1965, in coppia con Gene Pitney, Iva Zanicchi tornò in gara alla kermesse l’anno seguente, classificandosi questa volta per la finale con “La notte dell’addio”, insieme a Vic Dana. Ma è nel 1967 che arriva il primo trionfo, in abbinamento con Claudio Villa sulle note di “Non pensare a me”.

Dopo la parentesi in sordina del 1968 con “Per vivere” insieme a Udo Jurgens, composta da Umberto Bindi, la cantante si aggiudica un anno dopo il secondo titolo con “Zingara”, considerato universalmente il suo cavallo di battaglia, in coppia con Bobby Solo.

Sesto Festival consecutivo quello del 1970 e terzo posto con “L’arca di Noè”, in abbinamento con Sergio Endrigo. Dopo tre anni di pausa torna sul gradino più alto del podio con “Ciao cara, come stai?, raggiungendo il terzo primato.

Torna in scena nel 1984, per la prima volta all’Ariston dopo aver partecipato sempre al Casinò, con “Chi (mi darà)”, mentre sono tre le partecipazioni del nuovo millennio: nel 2003 con “Fossi un tango”,  nel 2009 con “Ti voglio senza amore” e nel 2022 con “Voglio amarti”.

Sanremo 2025, appello per attribuire a Iva Zanicchi il Premio alla Carriera

Il prossimo anno, più che mai, un riconoscimento alla carriera per Iva Zanicchi sarebbe non solo un atto dovuto, ma anche un gesto di amore e rispetto nei confronti di un’artista che ha attraversato generazioni e ha contribuito in modo indiscutibile alla storia della musica italiana. A questo si aggiunge il momento personale delicato che sta affrontando, dopo la perdita del marito Fausto, rendendo questo tributo ancora più significativo e sentito.

Su suggerimento di un nostro lettore, Francesco di Ravenna, ci sentiamo di estendere l’appello a chi di dovere. Chiediamo quindi al direttore artistico Carlo Conti e al Comune di Sanremo di tenere in considerazione questa proposta.

In un contesto musicale in continua evoluzione, Iva Zanicchi rimane un simbolo di passione e autenticità, un’artista che ha segnato sia il mondo della canzone che quello dello spettacolo. Al di là della proverbiale simpatia che l’ha resa un personaggio molto amato del piccolo schermo, sarebbe giusto rendere omaggio al suo talento senza tempo con un riconoscimento che sottolineasse i meriti artistici di una autentica signora delle sette note.

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.