Sanremo 2025, Coma_Cose e “Cuoricini” – RECENSIONE

Coma_Cose

Tra i protagonisti di Sanremo 2025 ci saranno anche Coma_Cose: ecco la nostra recensione di “Cuoricini”, brano che segna la loro terza partecipazione in gara al Festival

Tornano a Sanremo Coma_Cose, lo fanno con un pezzo che si intitola “Cuoricini”, scritto e composto con Antonio Filippelli e Gianmarco Manilardi.

Dopo aver anticipato il nostro giudizio con le consuete pagelle realizzate dopo l’ascolto in anteprima riservato alla stampa, approfondiamo il senso e il suono della canzone.

Coma_Cose e la loro “Cuoricini”, la recensione

I Coma_Cose tornano sul palco dell’Ariston, e lo fanno per la prima volta da marito e moglie. Se il loro percorso negli ultimi anni è stato caratterizzato da successi apprezzati dal pubblico e dalla critica, con “L’addio” che nel 2023 aveva messo d’accordo tutti e con “Malavita”, uno dei brani più radiofonici del 2024, in questo nuovo brano la direzione sembra essere più incerta, meno innovativa. 

“Cuoricini” segna una evidente inflessione rispetto ai pezzi pubblicati in precedenza e rappresenta, forse, un passo indietro rispetto alla freschezza e l’immediatezza a cui ci stavano abituando Fausto e California, portando in scena un brano che suona come un netto ritorno al passato. Si gioca con melodie orecchiabili e toni zuccherosi, forse troppo in ambedue i casi.

C’è da dire, tuttavia, che i Coma_Cose sono sempre stati abili a giocare con i contrasti, anche se in questo caso la formula sembra essere un po’ meno ispirata. Le immagini evocative che erano diventate la loro firma, si riducono a metafore banali e poco incisive. “Cuoricini”, in quanto tormentone, siamo certi che maniera fede a questa definizione. Si spera nella maniera ameno traumatica possibile.

Scritto da Nico Donvito
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