Sanremo 2025, cronaca dell’ultima conferenza stampa (domenica 16 febbraio)

Sanremo 2025 ultima conferenza stampa

Cala il sipario su Sanremo 2025, ecco il resoconto della conferenza stampa di oggi, domenica 16 febbraio, in scena al Roof del Teatro Ariston

Sanremo 2025 chiude i battenti con l’ultima conferenza stampa in scena oggi, domenica 16 febbraio, scopriamo insieme le parole dei protagonisti e il loro bilancio di questa 75esima edizione del Festival della canzone italiana.

Queste le parole del direttore artistico e conduttore Carlo Conti: «Non faccio l’elenco dei ringraziamenti, ma ringrazio e inglobo tutti. Ho accettato questo impegno non come sfida, più per riprendere il lavoro inaugurato nel 2015 e proseguito alla grande sia da Baglioni che Amadeus. Penso che nessuno di noi svolga questo compito per se stesso, ma per far gioire tutto il Paese. I risultati mi fanno sorridere, il problema vero sarà per chi dovrà farlo il prossimo anno (ride, ndr)».

La serata finale del Festival di Sanremo 2025 è stata seguita da 13 milioni 427 mila spettatori con il 73,1% di share (Total Audience). A tal proposito, l’Amministratore delegato Rai Giampaolo Rossi e il Direttore generale Roberto Sergio hanno commentato: «L’edizione del Festival di Sanremo che si è appena conclusa – coronata da un grandissimo successo di ascolti – è stata un evento entusiasmante, capace di coinvolgere il Paese in uno splendido affresco della musica italiana. Un Festival davvero di tutti, un perfetto mix di spettacolo, musica e storie del nostro presente. A Carlo Conti – che di questo Festival è stato la vera anima – e a tutte le donne e gli uomini della Rai, che hanno mostrato il meglio del Servizio Pubblico, va la nostra profonda riconoscenza».

Per quanto riguarda il sistema di televoto e il verdetto, Carlo Conti ha precisato: «Il dissenso in sala credo che faccia parte del DNA del Festival di Sanremo. Preferisco questo Ariston rispetto a quello di qualche anno fa, molto taciturno. Io sono rimasto sorpreso di alcune posizioni, proprio come il pubblico. Ad esempio, come ho detto sul palco a Giorgia, quella standing ovation valeva più di ogni cosa. La classifica di Sanremo è sempre la fotografia di un momento di votazione, ma tutto sommato credo che il sistema adottato sia rappresentativo e fedele».

A proposito del prossimo anno, Conti ha dichiarato che potrebbe svolgere solo il direttore artistico: «L’azienda mi ha chiesto di divertirmi su Sanremo per due anni come direttore artistico. Deciderò cosa fare strada facendo, ma il Festival è soprattutto organizzazione, condurlo è decisamente meno impegnativo. Spero di continuare in futuro a seguire l’esempio di Pippo Baudo, colui che ha inventato il Festival per quello che è oggi».

Scritto da Nico Donvito