Sanremo 2025, Francesca Michielin: ”Il mio sogno? Arrivare seconda anche quest’anno”
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Francesca Michielin si racconta in conferenza stampa, all’indomani del suo ritorno a Sanremo 2025 con “Fango in Paradiso”. Le parole dell’artista che torna al Festival per la terza volta
Torna a Sanremo 2025 Francesca Michielin e lo fa con un pezzo che si intitola “Fango in Paradiso”, scritto e composto con Davide Simonetta e Alessandro Raina. La sua performance, molto coinvolgente ha coinvolto il pubblico del Festival, grazie a una canzone che le permette di tirare fuori tutto il suo mondo introspettivo-emotivo.
«Ieri c’è stato questo battesimo del fuoco per me, sono molto felice e grata – ha ammesso l’artista in conferenza stampa – per me essere al Festival quest’anno è bellissimo, perchè vengo da alcune annate difficili, tra interventi e problemi vari. Sentire il mio corpo vivo, cantare sul palco dell’Ariston è stato un grande dono. Torno con una canzone che ho scritto di mio pugno, supportata da due autori straordinari, Raina e Simonetta. “Fango in Paradiso” rappresenta l’imperfezione nella perfezione. È un brano che si esprime al meglio con l’orchestra, spero sia piaciuto perchè ho dato tutta me stessa».
Una riflessione sul momento della sua vita: «Tra una decina di giorni compio trent’anni, entro nel mondo degli adulti, anche se faccio questo lavoro da metà della mia vita. Festeggerò il 4 ottobre all’Arena di Verona, l’idea è quella di un realizzare un concerto-evento con tanti ospiti e artisti amici, persone che nel mio percorso mi hanno accompagnata. Sarà una festa di compleanno vera e propria, a cui siete tutti invitati».
Francesca Michielin ammette che il Festival non era tra i suoi piani, ma che è stata la canzone a riportarla su quel palco: «Il mio sogno? Arrivare seconda anche quest’anno. Toto Cutugno style. Scherzi a parte, sono qui perchè voglio regalarmi questo momento di godimento. Non voglio fare la vittima, non è il mio stile, ma il fatto di avere una canzone molto corporea, in cui la tecnica serve più del solito, è perchè il mio corpo dopo tutto quello che ha passato vuole il suo spazio. Poi come va va, non è la classifica che conta, mi interessa fare un bel Festival, lo devo a me stessa».
Mi ritengo una perfezionista che cerca di fare sempre tutto al meglio, ma chi è come me non si gode spesso le cose. Poi ho capito che era importante ritrovare umanità ed empatia, a discapito della perfezione. Ho sempre cercato di nascondere il mio stato d’amino, diversi gradi di separazione, per autocitarmi. Questa volta, però, voglio salire sul palco senza schemi e senza controllo. Tutto dev’essere in quel momento, anche se ci saranno delle imperfezioni non importa. E questo che voglio esprimere.