Sanremo 2025, Francesca Michielin e “Fango in Paradiso” – RECENSIONE

Francesca Michielin

Tra i protagonisti di Sanremo 2025 c’è anche Francesca Michielin: ecco la nostra recensione di “Fango in Paradiso”, brano che segna la sua terza partecipazione in gara al Festival

Torna a Sanremo Francesca Michielin lo fa con un pezzo che si intitola “Fango in Paradiso”, scritto e composto con Davide Simonetta e Alessandro Raina.

Dopo aver anticipato il nostro giudizio con le consuete pagelle realizzate dopo l’ascolto in anteprima riservato alla stampa, approfondiamo il senso e il suono della canzone.

Francesca Michielin e la sua “Fango in Paradiso”, la recensione

Francesca Michielin torna sul palco di Sanremo con “Fango in Paradiso”, e non c’è davvero due senza tre per l’artista veneta, che dopo aver ottenuto due secondi posti, rispettivamente nel 2016 con “Nessun grado di separazione” e nel 2021 con “Chiamami per nome”, si ripresenta al Festival con un pezzo che ha tutte le carte in regola per conquistare il pubblico mostrando un suo lato inedito.

Con questa nuova proposta, Francesca porta con sé tutta la sua maturità artistica, partendo da un’ossatura classica che restituisce una sensazione di freschezza e modernità con la sua interpretazione. Il disagio che emerge dal testo, pur presente e tangibile, non è mai soffocante. La bellezza della canzone sta proprio nel modo in cui l’artista ci trasporta nel suo caos emotivo.

La parte musicale, seppur minimalista in alcuni passaggi, resta al servizio della voce di Francesca Michielin, che rimane la protagonista indiscussa del pezzo. La sua interpretazione, potente quanto autentica, riesce a trasmettere l’intensità emotiva che il brano richiede, senza mai eccedere, bensì lasciando che la sua voce parli da sé, con una naturalezza che rende tutto ancora più vero.

Quello che colpisce di “Fango in Paradiso” è proprio la sua capacità di evocare emozioni senza forzarle. Questo lo rende un ritorno degno di nota per Francesca, pronta a consolidare il suo posto nel cuore del pubblico con un brano che lascerà ampio spazio all’immedesimazione, proprio perché si rivolge all’organo che, nell’immaginario collettivo, rappresenta il motore umano dei sentimenti.

Scritto da Nico Donvito
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