Sanremo 2025, le pagelle della quarta serata delle cover

Sanremo 2025 pagelle quarta serata

Siamo al penultimo atto del Festival di Sanremo 2025, commentiamo in diretta le esibizioni con le nostre pagelle della quarta serata delle cover

L’Italia torna a sintonizzarsi con il palco dell’Ariston per il Festival di Sanremo 2025, ecco dunque le nostre pagelle della quarta serata cover, in onda venerdì 14 febbraio.

Sanremo 2025, le pagelle della quarta serata cover

  • Rose Villain con Chiello – Fiori rosa, fiori di pesco (Lucio Battisti)

L’accoppiata è di quelle strane, sembrano due personaggi tirati fuori da un manga, anche la scelta della canzone è apparentemente lontana dal mondo sia di Rose che di Chiello. Invece il risultato è super trascinante, ottimo per inaugurare la serata. Voto 7

  • Modà con Francesco Renga – Angelo (Francesco Renga)

E pensare che sono passati vent’anni dalla vittoria di “Angelo”, un’era geologica sanremese fa. Il brano viene eseguito bene da Kekko e Francesco, una bella riscoperta. Voto 6.5

  • Clara con Il Volo – The Sound of Silence (Simon and Garfunkel)

Quattro voci che spiazzano tutti per intensità e potenza. Clara regge l’importante confronto con Gianluca, Piero e Ignazio e la scelta del pezzo si rivela ultra azzeccata. Voto 8

  • Tony Effe con Noemi – Tutto il resto è noia (Franco Califano)

Senza infamia e senza lode. Ma apprezziamo la scelta di aver cantato insieme nella serata cover accogliendo la possibilità concessa dal regolamento. Voto 6

  • Francesca Michielin con Rkomi – La nuova stella di Broadway (Cesare Cremonini)

Sulla carta poteva sembrare un duetto sproporzionato, ma Francesca e Rkomi si dividono bene le parti e rendono bene in coppia. Voto 7.5

  • Lucio Corsi con Topo Gigio – Nel blu, dipinto di blu (Domenico Modugno)

La canzone e l’idea del duetto non sono classificabili, fanno una gara a parte. Senza voto

  • Serena Brancale con Alessandra Amoroso – If I Ain’t Got You (Alicia Keys)

Duetto azzeccato e mozzafiato. Serena e Alessandra incantano l’Ariston e il resto del mondo. Voto 9

  • Irama con Arisa – Say something (A Great Big World e Christina Aguilera)

Questa scelta non l’ho capita. Già i pezzi in inglese non mi fanno impazzire nella serata cover di Sanremo, ma almeno sceglietene uno che si possa intonare o fischiettare. Loro bravi, ma ce n’erano almeno mille di pezzi in cui potevano performare meglio. Voto 6

  • Gaia con Toquinho – La voglia, la pazzia (Ornella Vanoni)

Avere a Sanremo una leggenda come Toquinho fa sempre piacere, la prima volta in gara fu nel 1990 quando, in abbinamento con Paola Turci, si esibì al Palafiori. L’Ariston accoglie lui e Gaia con il calore giusto per una bella interpretazione come questa. Voto 7

  • The Kolors con Sal Da Vinci – Rossetto e caffè (Sal Da Vinci)

Da Sanremo a Spaccanapoli è un attimo. Surreale ma funzionale. Voto 6

  • Marcella Bella con i Twin Violins – L’emozione non ha voce (Adriano Celentano)

Una delle canzoni italiane più belle di sempre riletta da una delle nostre interpreti più possenti e passionali. Bella per Marcella. Grandi applausi per Gianni. Voto 7

  • Rocco Hunt con Clementino – Yes, I Know My Way (Pino Daniele)

Salerno + Avellino = Napoli. E poi dico che c’è rivalità e campanilismo. Bello quando la musica unisce ed è proprio questo il più grande insegnamento che ci ha lasciato Pino Daniele. Voto 8

  • Francesco Gabbani con Tricarico – Io sono Francesco (Tricarico)

Una delle canzoni più sottovalutate degli ultimi trent’anni, dotata di un ritornello pazzesco e per troppo tempo ricordata solo per il “Puttana puttana la maestra”. Grande pezzo. Notevole. Voto 8

  • Giorgia con Annalisa – Skyfall (Adele)

Confrontarsi con Adele non è certo un gioco da ragazzi, ma Giorgia e Annalisa con il talento che le contraddistingue fanno del loro meglio. L’hanno portata a casa, ma con un altro pezzo sarebbe stata tutta un’altra storia. Voto 7.5

  • Simone Cristicchi con Amara – La cura (Franco Battiato)

Grande affiatamento per Simone Cristicchi e Amara, che si confrontano con un pezzo assolutamente non facile. La prova è più che superata e le emozioni sono palpabili. Voto 8.5

  • Sarah Toscano con gli Ofenbach – Overdrive (Ofenbach)

Una scelta giusta per Sarah, un pezzo che le permette di fare bella figura, senza osare troppo. Voto 6.5

  • Coma_Cose con Johnson Righeira – L’estate sta finendo (Righeira)

Rispetto a “Cuoricini” avrei apprezzato pure la cover di “Baby Shark”. Voto 6.5

  • Joan Thiele con Frah Quintale – Che cosa c’è (Gino Paoli)

Joan è una delle belle sorprese di questo Sanremo 2025, azzecca pure la cover e l’ospite con cui interpretarla. Bene tutto, una delizia. Voto 7

  • Olly con Goran Bregović e la Wedding Funeral Band – Il pescatore (Fabrizio De André)

Forse un po’ troppo urlato Faber, a mio gusto. De André non è Vasco, ma anche se un po’ strano bisogna ammettere che non è così malvagio. Un’esibizione un po’ divisiva, poteva giocarsela diversamente Olly, però è apprezzabile la volontà di far conoscere questo tipo di repertorio alle generazioni più giovani. Qualcosa in più della sufficienza. Voto 6.5

  • Achille Lauro con Elodie – A mano a mano + Folle città (Rino Gaetano / Loredana Bertè)

Conquistano l’Ariston Elodie e Lauro, con un medley inaspettato, capace di tirare fuori aspetti inediti di entrambi. Lui sceglie di omaggiare Rino Gaetano e lei Loredana Bertè. Scelte giuste e ben eseguite. Voto 8

  • Massimo Ranieri con i Neri per caso – Quando (Pino Daniele)

Ranieri incise “Quando” nel 1997, mentre i Neri per Caso la incisero due anni prima nel loro album “Le ragazze”. Mi chiedo, che senso ha rifarla insieme? Domanda a parte, nulla da dire sul risultato, essendo il pezzo già stato rodato da entrambi. Voto 7

  • Willie Peyote con Tiromancino e Ditonellapiaga – Un tempo piccolo (Franco Califano)

Un bel trio, voci diverse e personalità artistiche che ben si sposano tra loro. Ottima scelta e bell’omaggio al Califfo, questo sì. Voto 7.5

  • Brunori Sas con Dimartino e Ricardo Sinigallia – L’anno che verrà (Lucio Dalla)

Bello tutto, dedica compresa a Paolo Benvegnù. Voto 8

  • Fedez con Marco Masini – Bella stronza (Marco Masini)

Masini in grande spolvero, Fedez non è da meno. Fanno quello che devono fare, ovvero il primo canta e il secondo rappa. Bene così. Voto 8

  • Bresh con Cristiano De André – Crêuza de mä (Fabrizio De André)

Problemi tecnici a parte, portano a casa l’esibizione e superano sia le aspettative che le mie personali reticenze iniziali. Voto 7

  • Shablo feat. Guè, Joshua e Tormento con Neffa – Aspettando il sole (Neffa)

Mi aspettavo invece parecchio i più da questo quintetto, ma siamo alla fine di una lunga serata e Shablo e compagni pagano lo scotto dell’una di notte. Voto 6

Scritto da Nico Donvito