Tutto quello che c’è da sapere sulla partecipazione a Sanremo 2025 di Simone Cristicchi, la nostra scheda con i numeri e la biografia dell’artista
Tra i protagonisti di Sanremo 2025 c’è anche Simone Cristicchi, alla sua sesta partecipazione festivaliera con il brano “Quando sarai piccola”.
Queste le parole di Simone Cristicchi pronunciate nel corso della finale di “Sarà Sanremo” a proposito della sua canzone: «È un’emozione grandissima tornare al Festival, con un’emozione speciale. “Quando sarai piccola” è una canzone molto intima, poetica, e racconta di quando noi diventiamo genitori dei nostri genitori e restituiamo tutto l’amore che abbiamo ricevuto».
Sanremo 2025, la scheda di Simone Cristicchi
Nome: Simone Cristicchi
Data di nascita: 5 febbraio 1977
Partecipazioni in gara al Festival: 6
- 2006 – “Che bella gente” – 2° posto tra le Nuove Proposte
- 2007 – “Ti regalerò una rosa” – 1° posto tra i Campioni
- 2010 – “Meno male” – 7° posto
- 2013: “La prima volta (che sono morto)” – 11° posto
- 2019 – “Abbi cura di me” – 5° posto
- 2025 – “” – ???
I dati sulle piattaforme:
(dati aggiornati al 18 dicembre 2024)
Numeri su Spotify: 116.075 ascoltatori mensili
Numeri su YouTube: 65.500 iscritti
I numeri sui social:
(dati aggiornati al 18 dicembre 2024)
- 93.600 follower su Instagram
- non ha un canale su Tik Tok
- 341.547 follower su Facebook
Sanremo 2025, la biografia di Simone Cristicchi
Simone Cristicchi (cantautore, attore, scrittore) nasce a Roma nel 1977. Parallelamente alla passione per il disegno (è stato allievo di Benito Jacovitti) scorre un amore autentico per canzone d’autore e teatro. Nel ’98 l’incontro e avvio della collaborazione con il suo manager Francesco Migliacci e il produttore artistico Francesco Musacco. Con Sony Music nel 2005 l’uscita del fortunatissimo singolo “Vorrei cantare come Biagio“, ironico e raffinato j’accuse all’industria discografica.
La critica musicale si accorge di lui ed arriva una vera e propria pioggia di premi che ne fanno uno degli artisti italiani con più riconoscimenti tributati di sempre ad esordio di carriera: Premio Musicultura, Premio Gaber, Carosone, Nielsen, Mei, Leone d’Argento di San Marco, Premio della critica di Musica e Dischi, Premio Lunezia.
Nel 2006 con il primo album “Fabbricante di canzoni”, Cristicchi rivela le sue due anime: irriverente e ironica oltre a intima e poetica. Nel cd un capolavoro: il duetto con Sergio Endrigo. L’album riceve critiche lusinghiere in Italia e all’estero. Il settimanale americano “Stylus Magazine” seleziona il disco come “album of the week” (non accadeva dal 2003 per un disco italiano). Dopo il Festival di Sanremo 2006 e il brano “Che bella gente” arriva anche la prestigiosa Targa Tenco con plebiscito della giuria di giornalisti.
Il 2007 al Festival di Sanremo la consacrazione con “Ti regalerò una rosa“. Una lettera lacerante e commovente, microstoria di quel micro universo della follia che tanto lo appassiona. Vince il Festival e il Premio della Critica. La canzone è figlia del suo spettacolo Teatro-Canzone “Centro di igiene mentale”, del documentario e del libro che supera le 80.000 copie tanto da venir ristampato come Oscar Mondadori. Dopo un lunghissimo tour, nasce, dall’incontro con la musica popolare, un nuovo progetto: “Canti di vino, amore ed anarchia” accompagnato dal Coro dei Minatori di Santa Fiora. Salgono sul palco al suo fianco: Andrea Camilleri, Laura Morante, Erri De Luca. Nel 2010 il successo al Festival di Sanremo con “Meno male” e la vittoria del Premio Mogol 2010.
Segue la stagione teatrale 2010/2011 che lo vede protagonista con “Li Romani in Russia” poema di Elia Marcelli. Monologo dal forte impatto emotivo, che narra della tragica Campagna di Russia del 1941-43 attraverso la voce di chi l’ha vissuta in prima persona. Teatro “civile” che utilizza la metrica dell’Ottava classica (quella delle grandi opere dell’epica) e il dialetto romanesco, per rendere il racconto ancora più schietto e veritiero. Lo spettacolo con la regia di Alessandro Benvenuti non manca di sorprendere: grande la capacità di Cristicchi di calarsi con sensibilità e presenza scenica in un monologo di un’ora e venti tenendo inchiodato il pubblico e calandolo in uno dei momenti più tragico-grotteschi della storia italiana.
Nel 2011 gli viene riconosciuto il Premio Amnesty Italia per il brano “Genova Brucia”; conduce e scrive per Radio2 con Nino Frassica, il programma radiofonico “Meno male che c’è Radio2”, un programma dove alterna con Frassica gag e interventi musicali e dove lo troviamo a perfetto agio anche nella veste inedita di conduttore radiofonico. Sempre nello stesso anno, la pubblicazione di un cofanetto edizione speciale di “Santa Fiora Social Club” che raccoglie la splendida avventura di Cristicchi ed il Coro dei Minatori di Santa Fiora, con il racconto di tutto il “cammino” dalle terre dell’Amiata fino al palco del Festival di Sanremo 2010.
Nel febbraio 2012 viene pubblicato da Mondadori il libro “Mio nonno è morto in guerra”. Un vero e proprio affresco di vita e storie di soldati dell’esercito italiano, di partigiani e di civili, “vittime” della guerra.
A settembre dopo aver superato le 200 repliche dello spettacolo “Li romani in Russia”, Cristicchi riceve il plauso del Presidente Napolitano per il lavoro, a riguardo, svolto. A novembre, tratto dal suo libro pubblicato da Mondadori, va in scena, con la regia, dello stesso Cristicchi, un nuovo spettacolo teatrale: “Mio nonno è morto in guerra”, dando vita a 14 sedie, accatastate in scena, che raccontano 14 storie toccanti, e velate in alcuni casi di cruda ironia. Storie di 14 piccoli eroi quotidiani che hanno attraversato o sono stati attraversati da un terremoto della Storia: la seconda guerra mondiale.
Nel 2013 è tra i big di Sanremo 2013 con i brani “Mi manchi” e “La prima volta (che sono morto)” e relativa pubblicazione del quarto lavoro in studio dal titolo “Album di famiglia”.
A maggio 2015 l’avvio di un nuovo tour di successo di pubblico per lo spettacolo teatrale, “Il secondo figlio di Dio” (scritto assieme a Manfredi Rutelli e con la collaborazione di Matteo Pelliti). La vera storia di David Lazzaretti, chiamato “Il Cristo dell’Amiata” e “Il profeta dell’Arcidosso”. Un folle o un sognatore? Di certo un precursore dei tempi e l’ideatore di un catto – socialismo. Una storia ed un’esistenza non comune che pagò con la vita. Il 10 agosto 2015 il debutto ufficiale dello spettacolo, sul Monte Labbro, il monte dove si ergono ancora le rovine della Torre Giurisdavidica, l’eremo di David Lazzaretti. Mondadori pubblica, nel 2016, “Il secondo figlio di Dio – Vita e morte di David Lazzaretti, l’ultimo eretico”.
Sui palchi di tutta Italia, in contemporanea, va in scena con successo anche “Esodo”, racconto per voce, accompagnato da immagini, scritto e interpretato da Cristicchi. Lo spettacolo, sull’esodo istriano, fiumano e dalmata, trae spunto dalla vicenda storica contenuta nello spettacolo “Magazzino 18”.
A novembre 2017 viene nominato direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo con la seguente motivazione del Consiglio di Amministrazione dell’ente: “talento poliedrico che ha saputo entusiasmare il pubblico e raccogliere premi di prestigio sia nella scena musicale che nel teatro di prosa. Autore che ama sperimentare e mettersi in gioco”.
A febbraio 2018 è ospite, al Festival di Sanremo 2018, nel duetto del venerdì di Fabrizio Moro ed Ermal Meta interpretando il brano “Non mi avete fatto niente” con un toccante monologo introduttivo. Il brano risulterà vincitore dell’edizione.
A novembre prende il via il tour del nuovo spettacolo teatrale “Manuale di volo per uomo”, scritto da Cristicchi e Gabriele Ortenzi (con la collaborazione di Nicola Brunialti). Cristicchi, unico attore in scena, interpreta un quarantenne rimasto bambino, con un problema preoccupante: qualunque cosa guardino i suoi occhi – dal fiore di tarassaco cresciuto sull’asfalto ai grandi palazzi di periferia – tutto è stupefacente, affascinante, misterioso! Per molti è un “ritardato” da compatire, per alcuni è un genio. Un invito a non lasciarsi sfuggire la bellezza che ci circonda. Regia di Antonio Calenda.
A febbraio 2019 partecipa alla 69ima edizione del Festival di Sanremo, con il brano “Abbi cura di me”, che lo vedrà protagonista commosso di una standing ovation tributatagli dal pubblico del Teatro Ariston. Risulterà tra gli artisti più apprezzati con una 5° posizione nella classifica generale ed il riconoscimento di due prestigiosi premi: Premio Sergio Endrigo per la migliore interpretazione ed il Premio Bigazzi per la miglior composizione, premio questo, assegnato dai Maestri dell’Orchestra del Festival.
Ad Agosto 2020 prende il via l’Abbi cura di me Tour Live 2020 con intense performance come quella tenutasi nella suggestiva cornice dello Sferisterio di Macerata. Nell’ottobre dello stesso anno il ritorno sui palchi teatrali con le oltre 100 repliche dello spettacolo “Esodo” ed il secondo anno di repliche di “Happy Next”.
Nel Maggio 2021: la 63esima edizione dello Zecchino D’Oro vede il brano “Custodi del mondo” interpretato dalla piccola Anita e composto da Simone Cristicchi e Gabriele Ortenzi, aggiudicarsi la 1° posizione. Commenta Cristicchi: “È una canzone che vuole essere un messaggio sociale di speranza e di costruzione di un futuro in armonia con quella che è la nostra madre terra. Essere custodi del mondo significa prenderci cura uno dell’altro, ma anche di questo straordinario pianeta e della comunità di cui facciamo parte. Ognuno di noi è un piccolo tassello di un grande mosaico con una grande responsabilità, si deve saper essere tutti custodi di questo mondo a partire dai più piccoli… perché lasceremo a loro in eredità questo pianeta”.
Partendo da La Milanesiana 2021, a cura di Elisabetta Sgarbi, prende il via nella Reggia Venaria Reale – dal 23 giugno al 26 settembre – la prima mostra di disegni ed aforismi di Cristicchi, dal titolo “Happy Sketches / Natura umana”. “Questi disegni sono parte della mia vita artistica, ma anche un percorso di guarigione dalla ferita profonda della perdita di mio padre. Crearli mi ha aiutato a trasformare il dolore e a costruire un ponte che unisse la mia cameretta-bunker, dove mi rifugiavo, con il mondo eterno. Nonostante i volti imbronciati dei miei personaggi, la mia intera esistenza è stata tutta una ricerca di felicità. La felicità è artigianato, è provare a rendere la propria vita un piccolo capolavoro. Felicità è guardare il passato con occhi nuovi. È lasciare semi di bellezza e verità alle proprie spalle. Senza il bisogno o la presunzione di vederli germogliare. Con la consapevolezza che la vita – ogni vita! – è l’unico miracolo a cui non puoi non credere”.
Luglio 2021. L’esordio in prima nazionale, dell’opera composta da Cristicchi, “Paradiso – Dalle tenebre alla luce” è andato in scena partendo da San Miniato (Pi) per la 75ima edizione del Dramma Popolare, in occasione delle celebrazioni toscane dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. Da luglio a settembre torna sulle scene anche “Abbi cura di me Tour Live 2021” per poi proseguire la sua tournée teatrale fino a maggio 2022 con le repliche teatrali di “Esodo”, “Alla ricerca della felicità” e “Paradiso – Dalle tenebre alla luce”.
Nel 2022 Simone Cristicchi, per la prima volta sul palco al fianco della cantautrice ed interprete Amara, debutta con il nuovo spettacolo musicale “Torneremo ancora. Concerto mistico per Battiato”. Prodotto da Franz Cattini, storico manager di Battiato, lo spettacolo è un omaggio al grande cantautore siciliano, scomparso nel 2021 e al suo repertorio mistico.
Simone Cristicchi e Amara in un ideale passaggio di testimone, affrontano con grazia e rispetto il repertorio mistico di Battiato, facendosi portatori dei messaggi spirituali che hanno reso immortale la sua opera. Pochi sono quegli artisti che con le loro opere riescono a “cucire” terra e cielo, raggiungendo la rara armonia capace di risvegliare e accarezzare l’anima. Franco Battiato, pellegrino dell’Assoluto e rivoluzionario della musica, ha lasciato un’eredità preziosa in cui alla forma/canzone si sposa alchemicamente una profonda tensione spirituale: dalla preghiera universale “L’ombra della Luce” alla struggente “La cura”; da “E ti vengo a cercare” fino all’ultimo brano inciso “Torneremo ancora”, che dà il titolo al concerto.
Ad alternare l’esecuzione dei brani – nella nuovissima veste arrangiata dal Maestro Valter Sivilotti – fanno da guida alcune letture tratte dai maestri che hanno influenzato il pensiero di Battiato: Rumi, Gurdjieff, Ramana Maharshi, Willigis Jager e il teologo Guidalberto Bormolini. Il concerto mistico “Torneremo ancora. Concerto mistico per Battiato”, lontano da una sterile celebrazione, vuole essere liturgia musicale sulle tracce dell’insondabile mistero dell’Essere davanti al Divino. Un viaggio musicale che è ricerca dell’essenza nella confusione della modernità, e “rapimento mistico e sensuale” tanto necessario in questo tempo in cui viviamo, ha debuttato a Verona, in un gremito Teatro Romano, il 19 Giugno 2022.
Nico Donvito
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