Sanremo 2025, The Kolors e “Tu con chi fai l’amore” – RECENSIONE
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Tra i protagonisti di Sanremo 2025 ci sono anche i The Kolors: ecco la nostra recensione di “Tu con chi fai l’amore”, brano che segna la loro terza partecipazione in gara al Festival
Tornano a Sanremo i The Kolors, lo fanno con un pezzo che si intitola “Tu con chi fai l’amore?”, scritto e composto da Stash, Davide Petrella, Calcutta e Simone Tognini (Zef).
Dopo aver anticipato il nostro giudizio con le consuete pagelle realizzate dopo l’ascolto in anteprima riservato alla stampa, approfondiamo il senso e il suono della canzone.
The Kolors e la loro “Tu con chi fai l’amore”, la recensione
Ritorno consecutivo per i The Kolors, che tornano in Riviera a un anno di distanza dalla loro seconda partecipazione con “Un ragazzo una ragazza”. Se da un lato questo nuovo brano, intitolato “Tu con chi fai l’amore?” possiede elementi di novità rispetto al passato, dall’altro sembra un po’ troppo prematura questa loro rentrée.
La cassa in quattro, tipica delle sonorità da dancefloor, e quel retrogusto elettronico sono immediatamente riconoscibili. Tuttavia, qualcosa di più profondo aleggia nell’aria, come una sorta di spirito più indie che si fa strada tra gli intrecci sonori, complice la penna di Calcutta. La sua influenza è palpabile, soprattutto nei passaggi impreziositi da immagini evocative.
Il brano parla della voglia di vivere al di fuori degli schemi e del desiderio di rompere le regole per trovare la vera felicità. Dal punto di vista testuale, l’uso di un linguaggio che potrebbe sembrare semplice, ma che in realtà è ricco di sfumature, è una caratteristica che riporta il brano nella sfera più personale, lontana dall’apparente leggerezza espressa dal sound.
Tuttavia, al primo ascolto, “Tu con chi fai l’amore?” non è un brano che conquista immediatamente, nonostante il piglio “danzereccio”. L’originalità c’è, ma forse arriva troppo in maniera troppo ravvicinata rispetto a quel ragazzo che incontra la ragazza, che abbiamo ancora tutti nelle orecchie, per non parlare di “Italodisco”, che continua a vivere ancora di vita propria.