Sanremo 2026, Ernia: “Non sono mai stato vicino al Festival”

In attesa di scoprire chi parteciperà al prossimo Festival, c’è chi smentisce la possibilità di una partecipazione a Sanremo 2026: in un’intervista Ernia ha confessato di non averci mai provato

Mentre cominciano a circolare i primi possibili nomi dei cantanti in lizza per Sanremo 2026, c’è anche chi si defila dai rumors attorno al carrozzone festivaliero, come Ernia, fresco dell’uscita del suo ultimo album “Per soldi e per amore”, disponibile dallo scorso 19 settembre

In un’intervista rilasciata a Gianluca Gazzoli durante una nuova puntata del podcast The BSMT, il cantante ha rivelato: «Non sono mai stato vicino a Sanremo, non ho mai aperto neppure una volta la conversazione. Solo una volta, nel 2021, mi è stato chiesto di duettare su “Superclassico”, per la serata delle cover. Stavo tentennando in quell’occasione, ma alla fine ho deciso di non andarci. Io in televisione faccio tanta fatica, non è la mia dimensione. Forse devo andarci più spesso».

Parole che seguono quelle rilasciate ad All Music Italia: «Andrà bene per chi andrà, io non sento proprio la necessità di andare. È indubbiamente un boost a livello mediatico ed economico, ma a me non interessa. Non sono mai andato virale su TikTok, chi mi ha ascoltato ed è diventato mio fan mi ha cercato appositamente, ma non sono andato a cercarli uno ad uno».

Una doppia smentita ufficiale, dunque, quella di Ernia, il cui nome è stato spesso accostato a Sanremo negli ultimi anni. L’artista milanese ha ribadito una posizione che aveva già anticipato a Il Fatto Quotidiano nel 2021, quando confessava: «Non mi piace ricevere quel tipo di attenzione. Non è il mio pubblico e anche se vincessi non mi vorrebbero bene veramente. Il pubblico di Sanremo non mi capirebbe».

Ernia è tornato sulla scena con un nuovo capitolo della sua discografia. “Per soldi e per amore” è un viaggio tra riflessioni, gratitudine e maturità, rappresenta il lavoro più intimo e introspettivo dell’artista Il disco è composto da 12 tracce, con la produzione e la direzione artistica curate da Charlie Charles, che un Festival lo vinse nel 2019 come co-produttore, insieme a Dardust, per “Soldi” di Mahmood.