lunedì 18 Novembre 2024

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Sanremo Giovani 2024, conosciamo meglio Grelmos – INTERVISTA

A tu per tu con la cantante in gara a Sanremo Giovani 2024, per parlare del brano “Flashback”. La nostra intervista a Grelmos

Tra i ventiquattro semifinalisti di Sanremo Giovani 2024, spicca il nome di Greta Jasmin El Moktadi, in arte Grelmos, in gara con il brano “Flashback”, prodotto da Paolo Muscolino e Cocobeatz per Orange Italy.

Con milioni di follower sui social, ha fatto il suo esordio discografico nel 2019 con il singolo “Fux”, seguito da “Nos” e “Illegal”. La svolta arriva nel 2022 con “Freestyle” e l’anno successivo con “Calda”.

Durante la seconda puntata di Sanremo Giovani 2024, in onda su Rai2, martedì 19 novembre, Grelmos si esibirà con il suo inedito “Flashback”. Conosciamola meglio.

Sanremo Giovani 2024, Grelmos: l’intervista

Il tuo nome compare tra i ventiquattro semifinalisti di Sanremo Giovani 2024. Come sono andate le audizioni e come stai vivendo questo momento?

«Sinceramente non me l’aspettavo, perché quando ho fatto le audizioni ero parecchio emozionata e non mi sono esibita al massimo della forma, mi sono fatta prendere dall’emozione. Quindi, è stata una sorpresa e adesso voglio giocarmela al meglio».

“Flashback” è il titolo del brano che hai scelto di presentare in concorso. Com’è nato e cosa ti ha spinto a presentarlo per Sanremo Giovani?

«In realtà, il brano è nato con l’idea di presentarlo a Sanremo Giovani, non l’ho scelto tra altri, l’ho pensato proprio per questo contesto. Infatti è molto diverso dalle altre canzoni che ho realizzato finora,. Parla di una relazione tormentata e che pensavo fosse la più bella della mia vita, invece poi alla fine si è rivelata una delusione. Ho imparato che non bisogna arrendersi e che, in ogni caso, bisogna andare avanti e continuare a credere nell’amore».

Nel testo evochi delusione e sfiducia, ponendo l’accento sul tema della resilienza. Quali riflessioni e da quali stati d’animo hanno favorito la nascita di questo testo?

«Scrivere questo pezzo mi ha permesso sicuramente di sfogarmi, anche se ogni volta che lo canto penso a quella persona, però diciamo che da una cosa negativa sono riuscita a tirarne fuori una positiva. Lo considero un bel pezzo, il brano che può aprirmi tante porte e darmi un’opportunità per il mio percorso musicale».

Sei sempre stata una spettatrice di Sanremo o come molti tuoi coetanei ti sei avvicinata al Festival più di recente? 

«Mi sono avvicinata più nell’ultimo periodo, da quando c’è stata Chiara Ferragni, due anni fa. Se non sbaglio era anche lo stesso anno in cui partecipava Lazza con “Cenere”, lì penso che il Festival sia molto cambiato e abbia avvicinato definitivamente la mia generazione e i ragazzi più giovani che ascoltavano generi diversi. Sanremo si è aperto tanto ai giovani, anche grazie al lavoro fatto da Amadeus».

Per concludere, al di là del passaggio e della possibilità di giocarti la finalissima di Sanremo Giovani a dicembre, cosa speri di ottenere attraverso questa esperienza?

«L’obiettivo è sicuramente far ricredere le persone, perché comunque in tanti hanno dei pregiudizi nei miei confronti. Voglio dimostrare quello che so fare, quello che posso fare».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.