mercoledì 4 Dicembre 2024

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Sanremo Giovani 2024, conosciamo meglio i Questo e Quello – INTERVISTA

A tu per tu con il duo in gara a Sanremo Giovani 2024, per parlare del brano “Bella balla”. La nostra intervista ai Questo e Quello

Tra i ventiquattro semifinalisti di Sanremo Giovani 2024, spicca il nome di Stefano d’Angelo e Francesco Mannella, in arte i Questo e Quello, in gara con il brano “Bella balla”.

I due giovani cantautori amano ascoltare e farsi ascoltare con uno sound accattivante, energico, fresco e innovativo caratterizzato da molti componenti ritmici e testi che affrontano tematiche di vita quotidiana. Entrambi ventenni, vivono tra Genova e Milano e scrivono, producono, suonano e cantano le loro canzoni, incorporando un mix di stili musicali che spaziano dalla tradizione al contemporaneo.

Durante la quarta puntata di Sanremo Giovani 2024, in onda su Rai2 martedì 3 dicembre, i Questo e Quello si esibiranno con il loro inedito “Bella balla”. Conosciamoli meglio.

Sanremo Giovani 2024, i Questo e Quello: l’intervista

Il vostro nome compare tra i semifinalisti di Sanremo Giovani 2024, come state vivendo questo momento?

«Forse ce ne stiamo rendendo conto soltanto ora, perché si tratta comunque di una grandissima cosa. Siamo alle stelle per questo risultato, ma lo consideriamo un bel punto di parte. Non vediamo l’ora di poter fare veramente questa esperienza e quando canteremo penseremo anche alla fortuna che abbiamo nel goderci quel palco davanti al pubblico in studio e a tutti quelli che ci guarderanno da casa dall’altra parte dello schermo».

“Bella balla” è il titolo del brano che avete scelto di presentare in concorso. Com’è nato e cosa rappresenta per voi?

«L’idea di partecipare a Saremo Giovani con questo brano ce l’ha data Sandro della nostra etichetta, noi gli abbiamo mandato subito la demo di “Bella balla”, l’unica che avevamo pronta. Poi è stata lavorata dal produttore Lorenzo Di Blasi, che ha riarrangiato il pezzo restituendogli un vestito più sanremese, rendendola un po’ diversa da quella che era all’inizio. Dobbiamo ammettere che ha funzionato!».

Siete sempre stati spettatori di Sanremo o come molti vostri coetanei vi siete avvicinati al Festival più di recente? 

«Ricordiamo di averlo visto da bambini con le nostre rispettive famiglie, ma le vere dinamiche del Festival le abbiamo cominciate a seguire soprattutto da grandi e più di recente. Negli ultimi due anni siamo anche stati a Sanremo durante la settimana della kermesse, a suonare in giro per le strade e dobbiamo ammettere che c’è un’atmosfera pazzesca!».

Per concludere, al di là del passaggio e della possibilità di giocarti la finalissima di Sanremo Giovani a dicembre, cosa speri di ottenere attraverso questa esperienza?

«In primis essere notati da un grande numero di persone, speriamo di ottenere la visibilità di cui abbiamo bisogno per farci conoscere sempre di più e per continuare a suonare in giro per l’Italia. Questo è l’obiettivo per entrambi, riuscire a vivere di musica».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.