giovedì 14 Novembre 2024

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Sanremo Giovani 2024, conosciamo meglio le Synergy – INTERVISTA

A tu per tu con il duo in gara a Sanremo Giovani 2024 per parlare del brano “Fiamma”. La nostra intervista a Lucia e Aurora delle Synergy

Tra i 24 semifinalisti di Sanremo Giovani 2024, spicca il nome delle Synergy, al secolo Lucia Battistini e Aurora Mina Cortes, entrambe classe 1999.

Il loro progetto nasce dall’unione delle loro due voci con la passione per l’R&B. Da colleghe di lavoro in un bar, l’affinità per i gusti musicali e non solo, le ha portate a provare l’avventura di Sanremo Giovani 2024 e ha passare le audizioni dal vivo.

Questa sera, martedì 12 novembre, le Synergy si esibiranno nel corso del primo appuntamento in onda su Rai2, dove proporranno il loro inedito “Fiamma”. Conosciamole meglio.

Sanremo Giovani 2024, Synergy: l’intervista

Il nome del vostro duo compare tra i 24 semifinalisti di Sanremo Giovani 2024. Come state vivendo questo momento?

«Sono dei giorni molto intensi, perché comunque ci stiamo preparando vocalmente per l’esibizione. Ci sono tante cose da fare, tante cose a cui pensare. In questo ultimo periodo abbiamo vissuto tutto da zero a cento, proprio per questo stiamo vivendo in un mondo nuovo, molto bello e molto impegnativo allo stesso tempo».

“Fiamma” è il titolo del brano che avete scelto di presentare in concorso. Com’è nato e cosa vi ha spinto a proporlo per Sanremo Giovani?

«Questo brano in realtà l’abbiamo realizzato appositamente per Sanremo Giovani, è stato l’unico su cui abbiamo messo mano dall’inizio alla fine con l’idea di candidarci. Piano piano le idee hanno preso forma e il risultato ci ha convinto., così a quel punto non abbiamo neanche dovuto fare una scelta. Il brano parla delle esperienze che abbiamo vissuto e delle consapevolezze che ci hanno dato queste stesse esperienze, il tutto racchiuso in uno star bene emotivo inteso sia in una relazione che in un rapporto di amicizia. È un messaggio molto importante, secondo noi, che vogliamo far arrivare a più gente possibile».

Come vi siete conosciute e quando avete deciso di dar vita al progetto Synergy?

«Ci siamo conosciute a lavoro, mentre stavamo lavorando nello stesso bar a Gambettola. Avevamo entrambe il turno serale, è capitato di scambiare qualche chiacchiera nei momenti di pausa. A un certo punto è passata una canzone e da lì abbiamo creato su due pieni un’armonia, accorgendoci così che le nostre due voci stavamo bene insieme. È stato incredibile. Da lì si è scoperchiato per entrambe il vaso di Pandora e abbiamo iniziato a parlare senza fine. Entrambe ci siamo date forza a vicenda per continuare a credere nel sogno della musica».

Siete sempre state spettatrici di Sanremo o come molti vostri coetanei vi siete avvicinate al Festival più di recente? 

«Abbiamo sempre seguito il Festival di Sanremo, siamo sempre state fan, lo guardavamo in famiglia dal divano, immaginandolo come un qualcosa di inarrivabile. Pensare che ci esibiremo per giocarci la nostra possibilità di calcare il palco dell’Ariston… è per noi davvero qualcosa di incredibile».

Per concludere, al di là del passaggio e della possibilità di giocarvi la finalissima di Sanremo Giovani a dicembre, cosa sperate di ottenere attraverso questa esperienza?

«L’obiettivo è quello di fare un passo avanti e poter migliorare, per il resto… o la va o la spacca. Si tratta per noi di un’opportunità bellissima, della quale siamo contente e fiere».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.