Sanremo Giovani 2025, conosciamo meglio Xhovana – INTERVISTA
A tu per tu con la giovane artista italo-albanese in gara a Sanremo Giovani 2025, per parlare del brano “Ego”. La nostra intervista a Xhovana
Tra i ventiquattro semifinalisti di Sanremo Giovani 2025, spicca il nome di Xhovana, in gara con il brano “Ego”. L’artista classe 2000 racconta con intensità e consapevolezza la lotta interiore tra luce e ombra, tra forza e fragilità, tra amore e autodistruzione.
La cantante esplora la complessità dell’animo umano: un vortice che non ha né inizio né fine, dove il protagonista e l’antagonista coincidono. Un tema universale che diventa specchio di una generazione alla ricerca di equilibrio e verità. Di seguito, l’intervista completa per conoscere meglio Xhovana, tra introspezione, forza identitaria e desiderio di libertà artistica.
Sanremo Giovani 2025, conosciamo meglio Xhovana, l’intervista
Sei tra i finalisti di Sanremo Giovani 2025, manca poco al debutto in scena. Come stai vivendo l’attesa?
«Le persone che mi danno più forza, adesso, sono famiglia e amici. È la mia prima esperienza così grande: provo ogni giorno, ma quando rientro ho bisogno di quiete per tranquillizzarmi. La loro presenza mi aiuta tantissimo».
“Ego” è il brano che porterai a Sanremo Giovani. Com’è nato e cosa rappresenta per te? E quell’ego come “arma a doppio taglio” non è un paradosso?
«L’ego è al centro di ognuno di noi: ho voluto metterlo a nudo per riconoscere quanto muovesse le mie mosse. Mi ha trascinata come un vortice: pensavo fosse solo un atto d’amore verso me stessa, poi ho capito che poteva diventare anche un atto d’odio. In “Ego” è protagonista e antagonista: ti porta in alto, sopra le persone, ma non ti dice cosa c’è dopo. È un paradosso, sì: l’unico modo per esorcizzarlo è essere consapevoli del suo potere. Quando ci sentiamo toccati, scatta la difesa e lì emerge l’ego».one.»
Il tuo nome d’arte: Xhovana. Da dove nasce la scelta della pronuncia “letterale”?
«A scuola si fermavano sempre al mio nome. All’inizio correggevo: “in albanese si pronuncia Giovana”. Poi ho deciso di tenere proprio Xhovana e costruire un alter ego su quel nome. In privato mi chiamano “Jo”, mentre sul palco sono Xhovana».
Da piccola il tuo faro è stato Michael Jackson. Cosa ti ha colpito di questo grande artista?
«Ricordo un concerto in TV quando vivevo ancora in Albania: avevo circa cinque anni. Vedevo la massa reagire, piangere, urlare. Mi sono chiesta quale potere avesse sul palco. Con la sua morte nel 2009 la mia “ossessione” è cresciuta: ho capito la portata di ciò che un artista può smuovere.»
Poi la scoperta di Tupac e la old school rap ti spinge a scrivere. Cosa ti affascina del momento della scrittura?
«Con Tupac sono emerse le barre crude, la periferia in cui mi rivedevo. L’ispirazione, però, arriva quando non la cerchi: puoi stare ore sul foglio senza una parola e poi, passeggiando, arriva una frase. Te la segni e costruisci tutto attorno a quel pensiero».
Nel 2022 hai pubblicato il tuo primo singolo in collaborazione con Chadia Rodriguez, poi ce ne sono stati altri. Come si è evoluto il tuo progetto in questi anni? Quali skill pensi di aver acquisito?
«Ho sperimentato molto col suono. Lavorare nei club e vivere la nightlife milanese mi ha portato in studio sonorità techno/elettroniche. Prima era più rap, ora c’è più club culture. L’ambiente e le persone con cui ti circondi fanno la differenza».
Il tuo album d’esordio di prossima pubblicazione si intitolaerà “Gossip Girl”. Cosa dobbiamo aspettarci?
«Parlo di Milano vista con i miei occhi: l’élite, i codici, ciò che ho osservato. C’è ironia e osservazione, ma non voglio svelare troppo: lo scoprirete presto».
Che rapporto hai con il Festival di Sanremo?
«In famiglia l’abbiamo sempre seguito, anche in Albania è molto amato. Lo guardavamo già “prima”, e negli ultimi anni ancora di più. Sanremo si è aperto: nuovi artisti, nuovi suoni. Oggi c’è spazio anche per linguaggi vicini al mio».
Il primo ricordo sanremese che ti viene in mente?
«L’eleganza senza tempo di Ornella Vanoni e la rivoluzione di Anna Oxa. Mi hanno sempre ispirata le donne forti».
Per concludere, cosa speri di ottenere da Sanremo Giovani? Quale sarebbe la tua “vittoria”?
«Farmi conoscere per quella che sono e arrivare alle persone. La musica mi permette di parlare a chi ho davanti: porterò tutta la mia energia e spero che arrivi forte e chiara».