Sanremo Giovani 2025, le pagelle delle canzoni in gara
Tutto pronto per Sanremo Giovani 2025, ecco le nostre pagelle dei 24 brani presentati dai semifinalisti del contest volto a selezionare le Nuove Proposte del Festival
Sono stati pubblicati i ventiquattro brani dei semifinalisti di Sanremo Giovani 2025, a sceglierli è stata la commissione musicale presieduta dal direttore artistico Carlo Conti. Abbiamo ascoltato le proposte e stilato le nostre pagelle, in attesa dei “gironi eliminatori” che andranno in onda in seconda serata su Rai2, e in simulcast su Rai Radio2, l’11, il 18, il 25 novembre e il 2 dicembre, con la seminale in programma del 9 dicembre e la finalissima attesa su Rai1 il 14 dicembre, trasmessa in diretta dal Teatro del Casinò di Sanremo.
Ci siamo presi del tempo, qualche giorno e qualche ascolto in più per assimilare al meglio le proposte e stilare al meglio questi giudizi che, naturalmente, tengono conto della versione in studio ed esulano dalla prova live, dove l’interpretazione potrà riservare sorprese sia in positivo che in negativo. Il livello generale è molto buono, al punto che siamo curiosi di capire la reazione del pubblico, sia giovane che più adulto, considerando che diverse tra queste proposte potranno essere tranquillamente apprezzate anche dalle generazioni precedenti. Di seguito le pagelle dei pezzi di Sanremo Giovani 2025.
Sanremo Giovani 2025, le pagelle delle canzoni in gara
Amsi – “Pizza Americana”
L’ordine alfabetico ci fa partire da Amsi, al secolo Thomas Amella, propone un pezzo che sembra immediato, ma invece cresce ascolto dopo ascolto. Con lui la scuola genovese si contamina tra il passato e il presente, creandone una nuova derivazione. L’indie è ancora vivo e lotta insieme a noi. Funziona nella lunga distanza, basterà per colpire al primo ascolto in ottica degli scontri diretti previsti dal meccanismo di Sanremo Giovani? Voto 6
Angelica Bove – “Mattone”
Angelica ci riprova dopo lo scorso anno e lo fa con una canzone che mette ancora più a fuoco il suo mondo emotivo. Una ripetente di lusso, potremmo dire. La delicatezza della sua voce e l’immediatezza della melodia sono due carte vincenti. L’inquietudine si trasforma presto in consapevolezza e da sfogo sul finale, in un canto decisamente liberatorio, personale quanto collettivo. Può crescere ascolto dopo ascolto. Voto 7
Antonia – “Luoghi perduti”
Il talento di Antonia è sorprendente e inqualificabile. Onestamente, però, penso che nessun autore potrà tirare fuori davvero dentro. Malgrado la bravura di chi la accompagna adesso o la accompagnerà in futuro, solo lei potrà riuscire a descrivere tutto il suo universo, quindi mi auguro possa presto riuscire a scrivere in prima persona i suoi pezzi. “Luoghi perduti” è un buon pezzo, ma non è all’altezza della sua identità artistica così straordinaria quanto difficile da rappresentare con dei brani inediti oggi. Voto 6.5
Cainero – “Nuntannamurà”
Uno dei testi più ispirati, che ben si sposa con la voce calda, graffiata e avvolgente di Noemi Cainero. Le incursioni napoletane appaiono molto spontanee e non frutto di un voler seguire una moda, o una formula particolarmente funzionale in tempi recenti (Serena Brancale docet). “Nuntannamurà” è un brano che ha tanta personalità, a prescindere. Voto 6.5
Caro Wow – “Cupido”
Proposta strana, possiamo affermare che il ritornello corre in soccorso e salva il pezzo. Cresce ascolto dopo ascolto, ma anche durante, e non è detto che questo sia uno svantaggio, diciamo che Caro Wow se la dovrà giocare tutta con la performance live, dove dovrà tirare fuori la sua timbrica che, nella versione in studio, viene un po’ oscurata da un’eccessiva effettistica. Voto 5
Cmqmartina – “Radio Erotika”
“Radio Erotika” ha tutte le carte in regola per diventare virale e funzionare anche al di fuori del palcoscenico di Sanremo Giovani 2025. Un potenziale tormentone, sulla carta martellante, ma che ricorda un po’ troppo qualche recente hit internazionale. L’unico pelo nell’uovo che, in una gara tra inediti, purtroppo fa la differenza. Voto 6
Deddè – “Ddoje criature”
Forte questo ragazzo, forse la proposta musicale non è perfettamente all’altezza, ma ci permette di intravedere la purezza di un talento autentico. Scrive e interpreta bene Deddè, e “Ddoje criature” ci fa un compendio di queste sue evidenti skills, anche se non aggiunge quel guizzo in più che ci aspettavamo dopo l’esperienza di Amici e che in contesti come questo fanno sempre la differenza. Voto 6
Disco Club Paradiso – “Mademoiselle”
Il groove ce lo portano tutto i Disco Club Paradiso, con tanto di sax che regala quel tocco vintage al risultato finale, insieme al battito di mani a cappella sul penultimo ritornello. Sono l’unica band di questa edizione, ma la loro irriverenza non passerà di certo inosservata. Voto 6.5
Eyeline – “Finché dura”
Giovane, ma già con le idee chiare. Partiamo dal fatto che Eyeline non ricorda prettamente qualcuno a livello vocale, e questo è decisamente un vantaggio. Enigmatica al punto giusto Voto 6
Jeson – “Inizialmente tu”
Più classica di altre ballate in concorso, per questo molto meno ancorata a riferimenti e paragoni contemporanei. Molto interessante la vocalità di Jeson, così come risulta estremamente funzionale il claim “Chi l’ha detto che i treni non partono dopo le sei”. Convince e funziona senza l’ausilio di effetti speciali. Voto 8.5
Joseph – “Fenomenale”
Ecco l’esempio di un brano costruito ad hoc su misura per un’artista. Difficilmente altri potrebbero interpretarlo. Joseph e “Fenomenale” sono l’uno complementare all’altro. Il ritornello fa la differenza, così come il bel flow. Voto 6.5
La Messa – “Maria”
Dosare l’elettronica è sempre complicato e ci scappa spesso il fattaccio. La Messa lo fa con la giusta cura, senza eccedere e senza rendere il risultato ripetitivo. Per il resto aspettiamo la prova dal vivo, per capire il suo impatto su un giudizio per il momento ampiamente sufficiente. Voto 6.5.
Lea Gavino – “Amico lontano”
Fuori dal tempo e questa considerazione potrebbe avere sia un’accezione positiva che negativa. Intanto è una proposta che si distingue fra tutti, strana quanto intrigrante, ma per giudicare la reale efficacia ci vogliono sicuramente più ascolti e la famigerata prova dal vivo. Per il momento apprezziamo l’originalità, ma con riserva. Voto 7
Mimì – “Sottovoce”
Ma la canzone più originale di tutte è “Sottovoce” e la porta in scena Mimì, vincitrice uscente di X Factor. Se dovessimo metterla sul piano dell’autenticità, la canzone sarebbe da incoronare subito vincitrice. Molto farà la performance dal vivo, perché non sarà facile riprodurre l’urlato e il sussurrato in sequenza così ravvicinata. Un pezzo autentico sia nel sound che nelle intenzioni. E il coraggio di osare va sempre premiato. Voto 9
Nicolò Filippucci – “Laguna”
Alza l’asticella il buon Filippucci che, seppur giovanissimo, sembra essere dotato di una sensibilità artistica spiccata e innata, ma questa è la quota che può mettere d’accordo l’intera famiglia, nel solco di un cantautorato contemporaneo, che si rinnova e sa come colpire nel segno. La sua è una delle proposte più decise e originali. Nicolò non ha solo talento, ma ha avuto lucidità nel decidere, insieme al suo team, la proposta più adatta, che suona molto internazionale, supportata da un ritornello avvincente. Voto 8
Occhi – “Ullallà”
Un valzer in salsa pop, trascinante quanto potente. Arrangiato in salsa contemporanea, “Ullallà” è uno di quei pezzi dalla natura senza tempo: una bella canzone, senza girarci troppo intorno. Il sound e l’adattamento del messaggio virano verso la contemporaneità, ma dietro c’è molto di più. Voto 6.5
Petit – “Un bel casino”
Ascoltando Petit in questo pezzo, viene da esclamare: “Ma quanto è cresciuto questo ragazzo in così poco tempo?”. Tra Blanco e Achille Lauro, le reference sono diverse, ma i paragoni lasciano spazio a due oggettive considerazioni: la canzone è forte e Petit ha molto talento. L’attendiamo al banco di prova della performance dal vivo, per ora convince. Voto 7.5
Principe – “Mon Amour”
Quanto mi gasa sto pezzo! La presenza di tante ballad quest’anno (forse dipesa dal fatto che lo scorso anno sia “Vertebre” che “Rockstar” si sono piazzate al primo e al secondo posto nella sezione Nuove Propose), mi fanno apprezzare moltissimo questa proposta. Principe ha un timbro molto interessante, che viene fuori soprattutto nello special e sul finale. Divertente e ben fatta. Sceglie il brano giusto per questo tipo di esperienza, portando con sé un pezzetto del suo background, pur tenendo conto del contesto. Come quando stai per andare a casa di qualcuno e prima di passare dalla pasticceria cerchi di sondare con una telefonata i gusti di chi ti ospita per poter prendere il dolce più gradito. Le buone maniere prima di tutto. Non a caso si chiama Principe. Voto 7
Renato D’Amico – “Bacio piccolino”
Più vintage di così si muore. Renato D’Amico ci permette di tornare indietro in un’altra epoca, facendo rivivere sonorità alla Enzo Carella e alla Pino D’Angiò. In contesto ultra contemporaneo, “Bacio piccolino” si distingue senza esagerare. Voto 6.5
Seltsam – “Scusa mamma”
Emoziona nonostante il ritmo, soprattutto da metà in poi, quando entra in scena la cassa per accompagnare questa bella dedica che si divide tra una richiesta di perdono e un ringraziamento sincero. Curioso di capire come il giovane Seltsam se la caverà da vivo. Voto 7
Senza_Cri – “Spiagge”
Forse un pezzo troppo poco immediato per questo tipo di contesto. Senza_Cri ha talento da vendere e il suo modo di cantare è molto personale, il che rende il tutto accattivante e non una cantilena, come sarebbe potuto diventare se il pezzo fosse stato cantato da qualcun altro. Ma c’è un’intenzione sotto che, francamente, devo ancora capire. Voto 6.5
Soap – “Buona vita”
Immediata e ipnotica. “Buona vita” è la canzone da battere di questo Sanremo Giovani 2025. Sulla carta quella costruita meglio, orecchiabile e cantabile, anche se per questi due motivi sa già di qualcosa di sentito. In attesa dell’interpretazione live, resta tra i pezzi più efficaci e immediati in concorso. Ricorda un po’ quel mondo che Stromae ha rappresentato qualche anno fa e che in Italia ancora nessuno aveva riprodotto. Il risultato è tradizionale e innovativo al tempo stesso. Voto 8.5
Welo – “Emigrato”
L’unica proposta con un messaggio sociale, per quanto mi riguarda, espressa in modo sbagliato. Per scrivere e cantare “Viani a ballare in Puglia” ci vuole credibilità e ed esperienza per risultare irriverenti e non paraculi. Perchè è un attimo che si finisce a “Vorrei avere il becco”. Mi spiace, ma l’unica vera e sonora bocciatura mi sento di darla proprio a lui, Welo. Troppi stereotipi. Voto 4
Xhovana – “Ego”
Guizzi interessanti e qualcosa poco sentito per Xhovana, che si muove leggiadra tra le modernità e credibilità. Qui il tema è decisamente meno banale e viene affrontato nella maniera giusta. Ora l’attende la prova dal vivo, ma la base c’è e sembra solida. Voto 6