A tu per tu con il cantautore romano, in gara tra le Nuove Proposte di Sanremo 2021 con il brano “Goal!”
Mancano pochi giorni alla partenza ufficiale di Sanremo 2021, tra gli otto protagonisti della sezione Nuove Proposte ci sarà. Simone Avincola, in arte semplicemente Avincola (qui la nostra precedente intervista), in gara al Festival con “Goal!”, brano che anticipa l’album “Turisti”, in uscita il 26 febbraio. Alla vigilia di questo doppio importante appuntamento, lo abbiamo incontrato per scambiare con lui quattro piacevoli chiacchiere.
Ciao Simone, bentrovato. Come stai vivendo questo momento di attesa e di preparazione che ti separa dal Festival?
«Beh, collegandomi a “Goal!” posso dirti che sto facendo parecchi giri di campo, scaldo la voce e palleggio con le parole della mia canzone. È un momento per me molto emozionante, diverso, unico».
C’è una frase che, secondo te, riassume e spiega al meglio il significato profondo di questa canzone? Se sì, perché?
«A me piace costruire le canzoni come se fossero delle scene di un film. La prima frase “Voglio stare bene, stare bene e basta, ma io giro la testa e tu giri la pasta” è la scena che per me rappresenta un’immagine molto evocativa: il momento di stasi e di routine quotidiana che non vede l’ora di essere spezzata».
Quali sono i feedback, i commenti, gli apprezzamenti, che ti hanno più colpito riguardo la canzone?
«Ce ne sono parecchi, forse i più belli sono quelli che dimostrano come tanti siano riusciti a sentire le stesse emozioni che ho cercato di evocare con la mia canzone».
Dal punto di vista musicale, come sei arrivato a questo tipo di sound?
«L’arrangiamento di “Goal!” è opera mia ma non avrei mai raggiunto questo tipo di sound se non avessi incontrato Emiliano Bonafede, il mio produttore artistico. La sua idea è sempre stata quella di non snaturare il mio rapporto profondo con le parole, regalando a loro un vestito che potesse essere il più contemporaneo possibile. Un mix di strumenti acustici ed elettronici che camminano insieme e condividono lo stesso viaggio».
Che ruolo gioca la musica nel tuo quotidiano?
«La musica per me è tutto. Trasforma le mie giornate, mi racconta chi sono e chi voglio essere. Sono un ascoltatore “aggressivo” nel senso che spesso mi fisso con un genere in particolare e lo consumo. La musica non mi ha mai tradito, siamo fidanzati da sempre. Qualche volta litighiamo ma facciamo subito pace…».
A livello di ascolti, ti reputi abbastanza onnivoro oppure tendi a cibarti di un genere in particolare?
«Dipende dai periodi. Non conoscendo l’inglese, mi capita di ascoltare playlist con canzoni di cui non capisco il contenuto testuale per lasciarmi trascinare esclusivamente dalla musica e dal mood. Quasi sempre però, essendo un appassionato della parola, tendo a “cibarmi” di cantautorato italiano. Mi piace scavare nelle parole, sono affascinato dal suono che possono provocare e dal sentimento che può destabilizzare il mio stato d’animo».
Il 26 febbraio esce il tuo album “Turisti”, cosa rappresenta per te?
«Ci ho lavorato tanto negli ultimi anni e ci tengo tantissimo. È una parte di me, del mio vissuto ma allo stesso tempo si immerge in vicende del quotidiano che hanno a che fare con tutti noi. Un viaggio fatto di sentimenti e relazioni col mondo esterno e con quello che nascondiamo nelle pieghe del nostro cuore».
Per concludere, al di là della vittoria, cosa rappresenterebbe per te il riconoscimento più importante, il traguardo personale più alto di questo tuo Sanremo?
«Sanremo è un punto di passaggio importante del mio percorso artistico, ma è uno dei tanti obiettivi. Pensarmi sullo stesso palco dove hanno cantato gran parte degli artisti più importanti della storia della musica italiana, tra tutti l’immenso Vasco Rossi, è un’emozione gigante. Il traguardo personale è senz’altro il riconoscimento di tanta gavetta fatta insieme alla mia band – Edoardo, Matteo, Emiliano, Luca, Toto – che mi hanno sempre circondato di affetto tenendo il piede premuto sull’acceleratore fino alla fine, anche nei momenti più difficili. Non vedo l’ora che questa brutta situazione si sblocchi per ricominciare con i concerti».
© foto di Matteo Casilli
Nico Donvito
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