venerdì 10 Gennaio 2025

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“Sanremo Story”, i non cantanti che hanno partecipato (o si sono presentati) al Festival

Sanremo Story: la rubrica che ripercorre le tappe fondamentali del Festival della canzone italiana, attraverso aneddoti e approfondimenti. A cura di Nico Donvito

Per molti il Festival di Sanremo è quell’evento televisivo che catalizza davanti allo schermo per una settimana all’anno, uno spettacolo colorato, uno psicodramma tragicomico collettivo, un carrozzone fiorito stracolmo di cantanti, presentatori e vallette. Negli anni, ne abbiamo lette e sentite parecchie di definizioni, tutte profondamente vere, ma nessuna realmente corretta. Sanremo non cantanti

Per dare una risposta allo slogan “Perché Sanremo è Sanremo”, è necessario riscoprire la storia di questo grande contenitore che nel tempo si è evoluto, ma senza perdere il proprio spirito. La verità è che il Festival è un vero e proprio fenomeno di costume, la favola musicale più bella di sempre, lo specchio canterino del nostro Paese. Con la sua liturgia, la kermesse non è mai riuscita a mettere d’accordo ammiratori e detrattori, forse in questo alberga la vera fonte del suo duraturo consenso. La rubrica “Sanremo Story” si pone l’obiettivo di raccontare tutto questo e molto altro ancora.

“Sanremo Story”, i non cantanti che hanno partecipato (o si sono presentati) al Festival

Nel corso degli anni, Sanremo ha rappresentato anche questo: l’incontro tra mostri sacri della musica e figure presein prestito da altri mondi, come accaduto nel 1989 con la partecipazione di Marisa Laurito, in gara con la succulenta “Il babà è una cosa seria”. E che dire di Francesco Salvi? Uno dei maggiori rappresentanti festivalieri del filone demenziale, con quattro interventi all’attivo: nel 1989 con “Esatto”, nel 1990 con “A”, nel 1993 con “Dammi 1 bacio” e nel 1994 con “Statento”.

Tra i concorrenti più insoliti della storia della rassegna, figurano numerosi comici, attori e personaggi provenientidal mondo dello spettacolo, tra cui possiamo citare: Gino Bramieri nel 1962 con “Lui andava a cavallo”, Christian De Sica nel 1973 con “Mondo mio”, Enrico Beruschi nel 1979 con “Sarà un fiore”, Francesco Nuti nel 1988 con “Sarà per te”, Brigitta e Benedicta Boccoli nel 1989 con “Stella”, Gigi Sabani nel 1989 con “La fine del mondo”, Lina Sastri nel 1992 con “Femmene ‘e mare”, Paolo Rossi nel 1994 con “I soliti accordi” in coppia con Enzo Jannacci e nel 2007 con “In Italia si sta male (si sta bene anziché no)”, Fiorello nel 1995 con “Finalmente tu”, Gigi Proietti nel 1995 con “Ma che ne sai (se non hai fatto il piano-bar)”, Lorella Cuccarini nel 1995 con “Un altro amore no”, Sabina Guzzanti nel 1995 con “Troppo sole”, Biggio e Mandelli nel 2015 con “Vita d’inferno” e nel 2010 addirittura un principe, ovvero Emanuele Filiberto di Savoia con “Italia amore mio” in trio con Pupo e Luca Canonici

Ben più lunga, invece, la lista degli “improbabili cantanti” che si sono presentati alla commissione senza superare la fase di selezione: da Cochi e Renato a Teo Teocoli, passando per Franco Franchi, Remo Girone, Milly Carlucci, Fabrizio Frizzi, Asia Argento, Neri Marcorè, Luca Sardella, Gianni Ippoliti, Fiorella Pierobon, Gene Gnocchi, Enzo Iacchetti, Giobbe Covatta, Vladimir Luxuria, il Divino Otelma, Solange, Rocco Papaleo, Alba Parietti, Violante Placido, Carla Signoris, Enrico Papi, Valeria Marini, Claudio Lippi e chissà quanti altri, compreso il campione di ciclismo Marco Pantani. Il “Pirata”, in realtà, in Riviera ha messo piede più volte in sella alla sua amata bicicletta, nella classicissima Milano-Sanremo, celebre il suo scatto sulla Cipressa a ventisei chilometri dal traguardo…