domenica 6 Ottobre 2024

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Sanremo Young, intervista a Luna Farina

A tu per tu con la giovane artista italo-tedesca, tra i protagonisti del popolare teen talent di Rai Uno

Luna Farina
© foto di Assunta Servello

Luna Farina ha 16 anni e vive a Moers, nel distretto di Düsseldorf, in Germania, dove frequenta il secondo anno di scuola superiore. La passione per la musica le è stata trasmessa da papà Francesco. Suona e studia il pianoforte e il basso, scrive la musica e i testi delle sue canzoni e ama ballare.

Ciao Luna, benvenuta su Recensiamo Musica. Presentati in un tweet: hai massimo 280 caratteri per raccontarci chi sei e quali sono le tue passioni

«Sono una ragazza di sedici anni e vivo in Germania. Mi sono avvicinata alla musica seguendo mio padre musicista, che mi ha trasmesso questa passione. Ho iniziato a studiare e a propormi tramite i social e da qualche anno anche in TV. Quindi la mia vita ruota attorno alla musica».

Come e quando ti sei avvicinata alla musica e quali sono stati gli ascolti che hanno accompagnato la tua crescita?

«Fin da piccola, perché in casa mia tutto sapeva di musica. Grazie alla passione della mia famiglia, sono cresciuta ascoltando “What’s up” (4 non blondes), “True colors” (Phil Collins) alcuni cantautori italiani e blues an jazz».

Quali sono le tue impressioni a caldo? Come hai vissuto questa esperienza di SanremoYoung?

«È sicuramente un’esperienza più completa rispetto a quelle già vissute, per la presenza di un’orchestra e di una Academy composta da diversi tecnici, che vanno dal canto alla musica in radio e sui social, ect.».

C’è un momento, un commento, un consiglio o un’esibizione che ricorderai in particolare?

«I consigli dei componenti dell’Academy mi hanno resa ancora più sicura, come quello di Paolo Bonolis quando mi ha definita la “bestiolina da palcoscenico”, oppure Mara Maionchi che mi ha incoraggiata a puntare sulle canzoni scritte da me, oppure Baby K che mi ha detto di puntare sulla musica e non solo sulla mia immagine social e che devo essere me stessa, con la mia dolcezza e semplicità».

Quando si saranno abbassate le luci dei riflettori dell’Ariston, cosa ti aspetti dal tuo futuro in campo artistico?

«Proseguirò a studiare per continuare a scrivere e cantare, senza perdere di vista il mio grande sogno: poter un giorno far ascoltare le mie canzoni al grande pubblico».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.