Sarà Sanremo, le pagelle della finalissima (14 dicembre)
Tutto pronto per la finalissima di Sanremo Giovani 2025, ecco le nostre pagelle della puntata in onda domenica 14 dicembre in prima serata su Rai 1
Si conclude martedì 14 dicembre, in prima serata su Rai 1, l’avventura di Sanremo Giovani 2025, con la conduzione di Carlo Conti e Gianluca Gazzoli. In diretta dal Teatro del Casinò di Sanremo si sfideranno i sei artisti finalisti: Angelica Bove, Antonia, Nicolò Filippucci, Seltsam, Senza_Cri e Welo. Tra loro solo due riusciranno a conquistare un posto tra le Nuove Proposte. Il meccanismo resta quello della sfida diretta, con scontri testa a testa che decideranno chi farà il salto verso il Teatro Ariston.
A giudicarli come sempre la Commissione musicale composta da Ema Stokholma, Carolina Rey, Manola Moslehi, Enrico Cremonesi e Daniele Battaglia, insieme ai “giurati fuori onda” Carlo Conti (direttore artistico del Festival di Sanremo) e Claudio Fasulo – Vicedirettore della Direzione Intrattenimento Prime Time. Al termine della serata, il pubblico scoprirà finalmente chi dei giovani accederà al Festival, completando il mosaico di un Sanremo 2026 che promette di essere ricchissimo di nuove voci, storie da raccontare e canzoni da scoprire.
Sanremo Giovani 2025, le pagelle della finalissima
Angelica Bove – “Mattone”: Rispetto alla versione in studio, Angelica restituisce dal vivo una performance bellissima, impeccabile. Il pezzo acquisisce intensità e spessore. Una ripetente di lusso, potremmo dire, considerata la partecipazione dello scorso anno, forse meno a fuoco. La delicatezza della sua voce e l’immediatezza della melodia sono due carte vincenti. L’inquietudine si trasforma presto in consapevolezza, per poi dare sfogo sul finale, in un canto decisamente liberatorio, personale quanto collettivo. Merita il palco dell’Ariston e un’orchestra a suo supporto. Voto 8.5
Welo – “Emigrato”: L’unica proposta di questa edizione a contenere in maniera evidente un messaggio sociale. E questo è un dato. Per quanto mi riguarda, però, il tutto è espresso in maniera poco coerente. Per arrivare a scrivere e cantare “Vieni a ballare in Puglia” ci vuole credibilità e ed esperienza per risultare irriverenti e non paraculi. Perchè è un attimo che si finisce a “Vorrei avere il becco”. Dal vivo il pezzo funziona, ma non bisogna fare troppo caso agli stereotipi presenti nel testo. Voto 5.5
Nicolò Filippucci – “Laguna”: Alza l’asticella il buon Filippucci che, seppur giovanissimo, sembra essere dotato di una sensibilità artistica spiccata e innata. La sua è la quota che può mettere d’accordo l’intera famiglia, nel solco di un cantautorato contemporaneo, che si rinnova e sa come colpire nel segno. Nicolò non ha solo talento, ma possiede lucidità e gusto nel decidere, insieme al suo team, le proposte più adatte per la sua timbrica e la sua attitudine. Voto 8
Seltsam – “Scusa mamma”: È uno dei brani che sta andando meglio in streaming, e il pubblico ha sempre ragione. Seltsam è bravo e il pezzo emoziona nonostante il ritmo, soprattutto dalla metà in poi, quando entra in scena la cassa per accompagnare questa bella dedica che si divide tra una richiesta di perdono e un ringraziamento sincero verso la propria mamma. Dal vivo se la cava e il risultato suona molto international. Voto 7
Antonia – “Luoghi perduti”: Il talento di Antonia è sorprendente e inclassificabile. Onestamente, però, penso che nessun autore potrà tirare fuori davvero quello che ha dentro. Malgrado la bravura di chi la accompagna adesso o la accompagnerà in futuro, solo lei potrà riuscire a descrivere tutto il suo universo, quindi mi auguro possa presto riuscire a scrivere in prima persona i suoi pezzi. “Luoghi perduti” è un buon pezzo, ma non è all’altezza della identità, del suo potenziale artistico così straordinario quanto difficile da rappresentare con dei brani inediti oggi. Voto 6
Senza_Cri – “Spiagge”: Forse un pezzo poco immediato per questo tipo di contesto. Senza_Cri ha talento da vendere e il suo modo di performare è molto personale, il che rende il tutto accattivante e non la solita cantilena, come sarebbe potuto diventare il pezzo se fosse stato cantato da chiunque altro. Ma c’è un’intenzione di fondo che va a braccetto con l’intensità. “Spiagge” arriva come un diesel, ma arriva. Voto 6.5