Sarah Toscano: “Amarcord? La canzone giusta per Sanremo” – INTERVISTA
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A tu per tu con Sarah Toscano, alla vigilia della sua partecipazione a Sanremo 2025 con “Amarcord”. La nostra intervista alla cantante che partecipa al Festival per la prima volta
Sarah Toscano, in gara al prossimo Festival di Sanremo ci racconta in questa intervista le sue sensazioni alla vigilia del debutto sul palco del teatro Ariston in gara con “Amarcord”.
Il brano è scritto dalla giovane vincitrice di Amici 23 insieme a Federica Abbate e Jacopo Ettorre, e prodotto dal pluripremiato team ITACA fondato da Merk & Kremont. Con il Festival uscirà un 45 giri che conterrà all’interno sia “Amarcord” che il precedente singolo “Tacchi (fra le dita)”.
Sarah Toscano racconta “Amarcord”, l’intervista
Cosa ti ha spinto a dire: “Amarcord” è la canzone giusta per Sanremo?
«Avevo una concezione in testa di quello che volevo portare su quel palco, mi immaginavo solo in una maniera. Immaginavo di portare quello che sono, la mia musica e farmi conoscere in quel modo. Quando è nata “Amarcord”, mi sono detta che era esattamente quello che volevo portare a Sanremo, sia musicalmente che dal punto di vista tematico. Si tratta di una canzone che parla dell’amore, ma dal mio punto di vista, quel tiro e molla che è tipico anche delle mie canzoni. Mi sento soddisfatta e felice di poterla presentare al Festival».
Mi è piaciuta molto la costruzione del pezzo e sono curioso di ascoltarla dal vivo. Visto che hai già fatto le prove, come suona “Amarcord” con l’orchestra?
«Benissimo! Il pezzo è completamente orchestrale, quindi comunque suonato, pieno di archi, quindi comunque si presta a questo adattamento e, secondo me, renderà. Me lo auguro almeno, speriamo. Però diciamo che proprio la produzione ha questo approccio».
Nella nostra precedente intervista, mi raccontavi che a Saremo c’eri già stata per Area Sanremo nel 2022, prima di Amici, e che era stata un’esperienza per te molto importante. Ci sarà spazio per quei ricordi prima di salire sul palco?
«Assolutamente sì, è stato il mio primo lancio verso la musica, dove ho fatto sentire per la prima volta una mia canzone. Poi, chiaramente, questa volta non avrò tutto il tempo per andare in giro per la città, come facevo all’epoca, però una cosa che farò sicuramente è mangiare il mio gelato, dove lo mangiavo sempre prima di andare a fare l’esibizione. Sono sicura che anche a questa volta riuscirò a ritagliarmi un attimo per prendermi il mio gelato fortunato (sorride, ndr)».
Per concludere, al di là della classifica finale, qual è l’obiettivo che ti piacerebbe raggiungere con questo Festival?
«La vittoria per me non è a livello di classifica, ma riuscire ad arrivare a fine settimana, guardarmi allo specchio e dirmi: brava, sono soddisfatta di quello che hai fatto, sono fiera di te! A volte mi preoccupo di avere talmente tanta ansia da non riuscire a vivermi il momento, perché comunque si tratta di un’esperienza incredibile e chiaramente l’ansia sarà a livelli stellari, quindi l’unica paura è non riuscire a gestire la pressione. Mi auguro di vivermela al meglio».