Sayanbull: “Voglio rimanere coerente con me stesso e con chi mi segue” – INTERVISTA

Sayanbull

A tu per tu con Sayanbull che si racconta in occasione dell’uscita del suo primo album “La voce della gente”, disponibile dal 20 giugno. La nostra intervista alla cantante salentina

“La voce della gente” è il primo album di Sayanbull, pubblicato lo scorso 20 giugno in uscita su tutte le piattaforme digitali sotto licenza esclusiva di Altafonte Italia, con la produzione artistica di Dr. Wesh.

Diverse le collaborazioni presenti nella tracklist del disco, da Guè a El Matador, passando per Ntò, Skinny, Lil Kvneki, Pa Pa, Poli Ok, Naver, Suburbio e Wave DB. Ecco cosa ci ha raccontato.

Partiamo dal titolo del tuo album: “La voce della gente”, da cosa è stato ispirato?

«L’ispirazione del progetto arriva dal mio percorso di vita fino ad oggi, dalle esperienze e dal quartiere in cui sono nato, Tor Marancia a Roma. E’ proprio qui che ho deciso di lanciare il primo album, per dare forza al messaggio del disco e per essere sempre più vicino alle mie origini».

Nel disco racconti storie che partono dal basso, senza costruzioni narrative. Quanto è importante per te restare fedele alla tua realtà?

«È importantissimo, è tutto! Essere sempre la stessa persona anche dopo aver attraversato determinate realtà, mi ha comunque fatto rimanere vicino alle persone grazie alle quali sono quel che sono oggi ed è anche grazie ai miei trascorsi che riesco ad empatizzare con la gente (non solo la “mia). Non voglio cambiare, ma cercare di rimanere coerente con me stesso e con chi mi segue, musicalmente parlando e non solo».

“Padre Nostro” e “Rodolfo Valentino” hanno anticipato l’uscita dell’album. Cosa rappresentano questi due singoli nel percorso del disco?

«Sono i brani di partenza di questo progetto e quindi rappresentano l’inizio del racconto su “La voce della gente. “Padre nostro” rappresenta la mia vita, la mia infanzia, è un singolo con cui posso trasmettere quello che sento di forte dentro. “Rodolfo Valentino” invece, è un po’ stato il battesimo dell’album e da chi meglio potevo farlo battezzare se non da Guè?!?».

Tra gli ospiti ci sono nomi come Guè, El Matador, Ntò e altri nomi importanti della scena. C’è stato un criterio sulla scelta degli artisti da coinvolgere?

«In realtà no, sono tutti artisti a cui tengo e che rispetto, e con cui nel tempo ho stretto un legame di amicizia».

A livello musicale, che tipo di lavoro c’è stato con il producer Dr. Wesh per quanto riguarda la costruzione del sound di questo lavoro?

«Con Dr. Wesh c’è un rapporto di fiducia incredibile, a livello psicologico c’è stato un grande lavoro introspettivo. Un conto è fare rap, un altro è scendere nell’abisso interiore e tirare fuori le immagini più crude senza scudi e senza difese. Quello che abbiamo fatto in studio è metterci a nudo, esattamente quello che volevo senza preoccuparci di ciò che la gente potesse pensare. Una volta tirati fuori i temi, lui ha cucito la colonna sonora giusta per quello che volevo dire».

Per concludere, quali elementi e quali caratteristiche ti rendono orgoglioso di un disco come “La voce della gente”?

«Fondamentalmente tutti i miei amici artisti e la mia squadra operativa che mi sta fortemente supportando e motivando nel dare voce a “La voce della gente”».

Scritto da Nico Donvito
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