giovedì 5 Dicembre 2024

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Sethu: “Bisogna curare le ferite della nostra mente” – INTERVISTA

A tu per tu con Sethu, in occasione dell’uscita della nuova versione di “Tutti i colori del buio”. La nostra intervista al giovane cantautore savonese

Sethu rilascia il vinile in edizione limitata del suo primo album “Tutti i colori del buio” (Carosello Records), nei negozi ed e-commerce da venerdì 1° novembre (acquistabile qui). Il progetto sarà presentato sabato 2 novembre presso il Palazzo delle Dediche di Lucca in occasione del Lucca Comics & Games 2024.

Il giovane talento savonese è uno tra i primissimi artisti italiani a realizzare un vinile zootropico: un supporto fisico di qualità premium, unico nel suo genere, che grazie al movimento circolare del giradischi vede la grafica in superficie prendere vita come una piccola opera cinematografica.

Il vinile è impreziosito da una tracklist esclusiva: oltre alle 11 tracce della versione originale, sarà possibile ascoltare su vinile anche il singolo “Croci” con Sally Cruz, la nuova collaborazione con i bnkr44 in “Sottosopra” e l’inedito “Orochimaru”. Scopriamone di più con il diretto interessato.

Sethu

Come nasce l’idea di questa nuova versione e di arricchire “Tutti i colori del buio” di nuove canzoni?

«Questo disco è arrivato dopo un periodo di difficoltà, di conseguenza ha dentro di sé un pezzo della mia vita, fatto di alti e di bassi, come per tutti. Con Sanremo 2023, ho vissuto un momento bellissimo, il più bello della mia vita, che mi ha poi portato a riflettere e ad entrare invece in un periodo più buio. Mi sono dovuto confrontare con ansia e depressione, temi legati alla salute mentale e che mi stanno molto a cuore. E in qualche modo, diciamo che l’album è stato il risultato di questo processo di riflessione e di guarigione. Nonostante le ferite che racconto, il messaggio è quello di esortare tutti a prendersi più cura della nostra mente».

In che modo la popolarità e il successo, non inteso in maniera proprio spicciola, ma come confronto con le altre persone, ti ha cambiato? Se ti ha cambiato.

«Il riscontro che ho avuto nell’ultimo periodo mi ha portato a riflettere proprio sul fatto che, indipendentemente dai successi nella vita, bisogna prendersi cura di se stessi e della propria salute mentale come se fosse salute fisica, perché sono sullo stesso piano. Tutto ciò che fai, tutto ciò che ottieni, non riesci nemmeno a godertelo fino in fondo se ci sono ferite che ignori e che finiscono per fare infezione».

Veniamo alle collaborazioni nel singolo con Sally Cruz e nuovamente con i bnkr44, come sono nate “Croci” e “Sottosopra?

«Con Sally ci conoscevamo già da qualche annetto, ho pensato di non aver mai fatto troppe collaborazioni femminili, così ultimato questo pezzo ho pensato subito alla sua voce, al fatto che potesse star bene vicino alla mia. Tutto è nato in maniera molto naturale, proprio come con i bnkr44, che ormai sono i miei fratelli. Ci siamo divertiti ancora una volta in studio e rappresentano un pezzo importante della mia storia».

Sei uno dei primi artisti italiani a realizzare un vinile zootropico, come è nata questa idea?

«La proposta è arrivata dall’etichetta e ho capito subito che si trattava di una figata, anche perché abbiamo sempre voluto curare l’aspetto dei visual. Credo che riportare questo aspetto sul vinile renda bene ed è proprio un bell’oggetto da avere. Con mio fratello Jiz abbiamo sempre collezionato vinili, ma credo che questa evoluzione consenta anche ai ragazzi più giovani di avvicinarsi a questo mondo, perchè unisce una certa qualità nell’ascolto a questo aspetto visivo che oggi è molto importante. E credo si andrà sempre di più avanti anche in questa direzione».

Il 2 novembre terrai un incontro all’esclusivo store di Sony Music presente al Luca Comics. Sei appassionato al mondo dell’animazione, dei videogiochi e dei fumetti?

«Sì, moltissimo e sono parecchio gasato, perchè al Lucca Comics ci sono stato tante volte da visitatore, essendo un grande appassionato di anime e di manga. Non vedo l’ora!».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.