Uno dei vincitori di Sanremo Giovani si è raccontato
L’intervista a Sethu, in gara al Festival di Sanremo 2023 in quanto risultato uno tra i 6 selezionati dal circuito delle Nuove Proposte di Sanremo Giovani. Il brano che proporrà sul palco del Teatro Ariston, “Cause perse“, ha un titolo forte che parla anche di lui e del suo fratello gemello, Jiz, da sempre con lui anche in veste di produttore. Di seguito le sue parole sulla proposta musicale, sulle paure e sui suoi obiettivi.
Ciao Sethu, partiamo dalla tua ultima esperienza: aver vinto una competizione come Sanremo Giovani ti avvantaggerà? Avrai un approccio competitivo al Festival o sarà solamente un’occasione per te?
“A Sanremo Giovani è un discorso diverso, lì l’obiettivo era passare, era soprattutto una sfida con sé stessi. Al Festival l’obiettivo è quello di spaccare, di proporre al meglio la mia musica. Non competo con Giorgia, sono Sethu e va bene così”.
Il titolo del brano che proporrai è “Cause perse“. Quali sono le battaglie a cui non vale mai la pena rinunciare?
“L’importante è non mettere da parte sé stessi. Non ripaga quasi mai. Le battaglie personali, invece, sono sempre importanti, e ne parlo anche nel pezzo. Non vale mai la pena rinunciare a battaglie che, nonostante sofferenze o fallimenti, alla fine ti rendono felice”.
Il tuo partner nella musica è Jiz, il tuo fratello gemello. Come gestisci il duplice rapporto familiare-lavorativo?
“E’ difficile da spiegare. Siamo una cosa unica da sempre. Ognuno completa l’altro, senza di lui mi sentirei incompleto. Il pezzo è stato scritto in cameretta, ora verrà suonato all’Ariston. Siamo contentissimi”.
Sanremo è spesso definito come un “tritacarne” per via dell’esposizione mediatica. Hai paura delle critiche?
“Quando si sceglie di partecipare a Sanremo si deve fare anche i conti con questo. Ognuno reagisce a modo diverso. Io faccio musica da tempo, continuerei comunque per la mia strada. Ci sono anche critiche che, se metabolizzate, ti possono aiutare. Magari al Festival in un primo momento mi farò prendere dallo sconforto, ma poi me ne farò una ragione”.
Per la serata cover hai scelto di proporre “Charlie fa surf” dei Baustelle. Che cosa hai preparato?
“Il casino (ride, ndr). Faremo un’esibizione movimentata, d’impatto. Dico solo questo.”
Tornando a “Cause perse“, quale aspetto della canzone pensi che arriverà di più al pubblico dopo la prima serata? Sound o testo?
“Non sono conosciutissimo, non verrò ascoltato con le orecchie ‘drizzate’ dal pubblico al primo ascolto e, anche per questo, credo che emergerà il sound per prima cosa. Poi, negli ascolti successivi, avranno spazio anche le sfumature più personali del testo”.
Nella serata cover duetterai con i bnkr44. Come è stato collaborare con loro?
“Bello, tra di noi c’è chimica. Sono stato anche ospite da loro ad Empoli, non siamo insieme solo per fare il duetto a Sanremo. Sarà molto divertente”.
Marco Fasano
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