“Si tratta dell’amore” di Edoardo Bennato: te la ricordi questa?

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Si tratta dell’amore” di Edoardo Bennato
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 2000 con “Si tratta dell’amore” di Edoardo Bennato.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “Si tratta dell’amore” di Edoardo Bennato
Nel 2000, all’interno della raccolta “Sembra ieri”, Edoardo Bennato inserisce tre inediti. Tra questi, spicca “Si tratta dell’amore”, una riflessione musicale che unisce lucidità disillusa e meraviglia istintiva, in perfetto equilibrio tra ragione e sentimento.
Il brano si apre con un interrogativo quasi scientifico: “Chissà qual è la chiave, il meccanismo irrazionale”. Il cantautore napoletano analizza l’amore come se fosse un oggetto di studio, un sistema da scomporre e spiegare. Ma già dall’inizio emerge il paradosso: ciò che si cerca di spiegare è per sua natura “incontrollabile”, “irripetibile”, “inimitabile”. Le parole chiave ricorrono come mantra disillusi e affascinati, a sottolineare l’impossibilità di codificare l’emozione amorosa.
L’amore, ci dice Edoardo Bennato, non è un’equazione, non è una legge della fisica, non segue regole certe. È “una scienza inattendibile”, un territorio dove l’istinto vince sulla logica. In tal senso, “Si tratta dell’amore” si mostra come un invito a smettere di cercare risposte e a lasciarsi guidare dall’inspiegabile. In un tempo in cui tutto è analizzabile, quantificabile, misurabile, questa canzone ci ricorda che i sentimenti sanno sfuggire ancora a ogni definizione.
Il testo di “Si tratta dell’amore” di Edoardo Bennato
Chissà qual è la chiave
il meccanismo irrazionale
che ci fa andare fuori di testa
e ci abilita a sognare
e chissà qual è il sensore
che ti ha fatto diventare
indispensabile, indispensabile.
Chissà qual è l’impulso
che ci attiva alla passione
che ci fa fare cose prima mai fatte
e ci amplifica ogni emozione
qual è il segnale responsabile
di questa condizione
incontrollabile, incontrollabile.
Non c’è
nessuna risposta
si tratta dell’amore
nessuna certezza
niente è dimostrabile
è una scienza inattendibile.
Si tratta dell’amore
è l’istinto che ci fa volare
perché non c’è nessun circuito
più affidabile dell’intuito
e poi non c’è ragione
di frenare un’emozione
irripetibile, irripetibile.
Non c’è niente di scientifico
né di calcolo matematico
niente di catalogabile
tutto è sempre imprevedibile
fuori da ogni geometria
è soltanto una magia
inimitabile, inimitabile
Non c’è
nessuna risposta
si tratta dell’amore
nessuna certezza
niente è dimostrabile
è una scienza inattendibile.
Niente regole da studiare
niente formule da imparare
niente leggi da ricordare
niente corsi da frequentare