venerdì 4 Ottobre 2024

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Silvia Mezzanotte, dalle piazze ai grandi Festival: prosegue il tour live “Summer Tour 2017”

Domenica 23 luglio l’ex voce dei Matia Bazar sarà di scena a Torino al ‘Parco Dora Live’ mentre continua a lavorare al nuovo album

Allora Silvia, ci siamo sentiti due mesi fa per presentare il tuo ultimo singolo “Lasciarmi andare” e fare una bella chiacchierata accennando anche al tuo tour estivo. Domenica sarai in scena a Torino nella cornice del ‘Parco Dora Live’ per un tuo nuovo spettacolo completamente gratuito e aperto al pubblico. Che cosa porterai in scena per gli amici torinesi?

<<Lo spettacolo si intitola “Regine” ed è totalmente acustico con l’ausilio di contrabbasso, batteria e pianoforte. E’ uno spettacolo totalmente teatrale, visto che il ‘Parco Dora Live’ offre la possibilità al pubblico di sedere in una sorta di arena all’aperto. Ho pensato, dunque, che potesse essere lo spettacolo più adatto all’occasione vista la sua popolarità ma anche la sua eleganza dato che, tutti gli arrangiamenti dei brani sono stati rivisti in chiave acustica. I brani che proporrò appartengono alle voci femminili, italiane e straniere, che io ho amato, ed amo, di più: si parte da Marilyn Monroe per arrivare a Noa passando per “Brava” di Mina e “Gli uomini non cambiano” di Mia Martini. Ma proporrò anche brani di Edith Piaf e Maria Callas e una versione di grande cuore di “O surdato ‘nmammurato” per celebrare Anna Magnani che aveva interpretato questo brano nel suo film “La sciantosa”>>.

Uno spettacolo, dunque, che potremmo definire internazionale e biografico in qualche modo?

<<Si è uno spettacolo in cui canto in 6 lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese e napoletano) e nel quale racconto anche particolari aneddoti di vita di queste grandi donne. Nella presentazione di Marylin Monroe, per esempio, mi piace raccontare della sua splendida amicizia con Ella Fitzgerald, la cui carriera iniziò anche grazie al sostegno di Marylin che, mentre le leggi razziali erano ancora in vigore, si espose non poco pattuendo con i gestori dei locali che la richiedevano di presenziare se avessero scritturato la Fitzgerald. Ci ho messo in mezzo tutta una serie di racconti di questo tipo che ho trovato nelle biografie delle mie “regine” perché volevo che ad emergere fossero donne di grande successo ma con vite personali non sempre semplici per mettere in mostra le difficoltà che una donna trova spesso nella propria vita professionale>>.

Uno spettacolo comunque costruito in modo diverso rispetto al tuo tour “Regine” improntato su una dimensione più pop

<<Esattamente, questo è uno spettacolo prettamente teatrale e acustico rispetto all’altra versione di “Regine” dove, comunque, i brani che propongo sono diversi come anche, ovviamente, gli arrangiamenti e i suoni. Ho comunque osato molto nell’allestire questo spettacolo perché, ad esempio, a Torino proporrò una versione completamente mia e rivoluzionata nella struttura di “Gli uomini non cambiano” pur rispettandone l’intensità che ogni volta che canto Mimì avverto>>.

Ora che l’estate è ormai bella che iniziata che bilancio parziale ti senti di poter fare di questi appuntamenti live?

<<Sono sempre straordinariamente sorpresa dell’accoglienza che la gente mi riserva ogni volta e questo non perché non abbia fiducia nella mia capacità di realizzare uno spettacolo gradevole ma perché, di fondo, non do mai nulla per scontato. Per me salire ogni sera significa riconquistarmi un pezzo di vita insieme alla gente entrando nei cuori raccontandomi. Il bilancio, quindi, è assolutamente positivo e di un rilevamento di grande affetto e grande accoglienza. Quest’anno posso dire di notare come la partecipazione a “Tale e quale show”, lo scorso anno, mi ha reso ancora più familiare alle persone: questo mi fa un gran piacere e mi rende felice insieme al fatto di essere certa di essermi fatta conoscere totalmente e senza veli dal pubblico durante le due ore di concerto>>.

Dalle piazze ai grandi Festival dunque… Già la scorsa volta parlammo del Festival di Sanremo e ora la kermesse si sta lentamente avvicinando sempre di più. Si ipotizza addirittura un possibile ritorno di Pippo Baudo (anche se tuto è ancora indefinito): ci stai facendo un pensierino?

<<In questo momento ho nel cassetto alcuni brani che potrebbero essere il modo migliore per esporre il progetto “5.0” alla commissione ma, prima, devo capire come sarà orientata la nuova organizzazione. Continuo comunque a pensare che prima di tutto debba venire il progetto discografico in sé, se poi, all’interno dell’album, ci sarà una canzone che mi rappresenta e che penso possa essere adatta al Festival ci potrei anche pensare. Al momento ho un paio di cartucce interessanti…>>.

So che nel frattempo stai continuando anche a lavorare al tuo nuovo album “5.0” ricevendo importanti brani anche da autori di grande fama e popolarità. Come sta prendendo forma questo nuovo album? A che punto sei con la lavorazione?

<<Sono molto contenta di come sta procedendo il tutto ma sono comunque cauta nel parlarne nel senso che sto facendo scelto molto oculate rispetto al tanto materiale che mi sta arrivando: ogni canzone mi deve appartenere totalmente per convincermi davvero. Sto collaborando con tanti autori e sono molto contenta del materiale che stiamo provinando insieme: sono canzoni che somigliano all’upgrade del concetto “5.0”. Per definire, poi, tutto il progetto occorrerà aspettare che finisca la stagione estiva e che ci sia maggior tempo per concentrarsi ma al momento, lo ripeto, sono davvero molto soddisfatta. Tra l’altro sto collaborando anche con penne femminili come Mariella Nava, Grazia de Michele e altre giovani cantautrici: è abbastanza raro trovare autrici donne ma io mi sento, assolutamente, portatrice del messaggio al femminile e quindi mi fa un grande piacere>>.

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.