domenica 6 Ottobre 2024

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Silvia Salemi: “Mia Martini è grande perchè è con noi anche quando non c’è” – INTERVISTA

Intervista alla cantante intervenuta per ‘Buon compleanno Mimì’

Reduce dai preparativi della partenza in teatro con lo spettacolo “Non si uccidono così anche i cavalli?”, dove reciterà nel ruolo di protagonista accanto a Giuseppe Zeno, per la regia di Giancarlo Fares, abbiamo incontrato Silvia Salemi in occasione delle prove di “Buon compleanno Mimì”, rassegna volta ad omaggiare e tenere vivo il ricordo di Mia Martini, giunta alla sua settima edizione.

Ciao Silvia, bentrovata. Quanto ha inciso la figura di Mimì sul tuo percorso e sulle generazioni successive?

«Non solo ha inciso su di me, ma credo abbia lasciato un solco, una traccia indelebile, cosa che non riesce a fare più nessun artista. Ci ha lasciato una notevole eredità vocale, lei è sempre presente nella musica e sono certa che sia questa la sua grandezza: esserci anche quando non c’è, riuscire ad arrivare ancora oggi, a distanza di anni, con la stessa forza».

Con quale canzone hai scelto di omaggiarla?

«Mi è arrivata una “La nevicata del ‘56” e non l’ho mandata via perchè sono trent’anni che la voglio cantare, pensate un po’ da quanti anni ce l’ho nel cuore. Credo sia una delle canzoni più di pathos e d’impatto di Mimì, quindi sono felice di poterla interpretare ma, allo stesso tempo, anche molto spaventata perchè quel graffio non ce l’ha nessuno».

Sei attualmente impegnata in una nuova recita teatrale, ci racconti di che si tratta?

«È una pièce molto importante e impegnativa: recito con Giuseppe Zeno, una band, un corpo di ballo straordinario, per la regia di Giancarlo Fares, alla Sala Umberto di Roma a partire dal prossimo 26 settembre. Mi vedrete sia cantare che recitare e ballare, non sarà facilissimo ma sono contenta di fare parte di questi gruppo».

Per concludere, qual è la caratteristica che più ti manca di Mimì?

«Una sola non c’è, la prima che mi viene in mente è la capacità di stare sul palco, di emozionare attraverso il suo graffio che rimane indelebile anche quando finisce la sua performance. Un graffio che non ti lascia angoscia, bensì ti regala forza e potenza».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.